SIAMO PIU' FORTI DI TE !










 

Questa è la storia di Evelina e Domenico e loro è la storia di un amore che dura da oltre mezzo secolo. Una delle frasi più ricorrenti tra i due, la diceva la donna: “Stai sempre su questo divano a guardare le partite di calcio!”. Ma a quel rimprovero, l’uomo sorrideva e la invitava a sedersi accanto a lui: “Vieni qui amore mio! Ti faccio capire che il calcio è una scienza esatta”. La donna, con disappunto, gli si sedeva acconto e lui spiegava sempre il “fuorigioco” mettendo, sul piccolo tavolino davanti a loro, tutti i vari oggetti per illustrare l’azione. Era il momento più bello per Domenico perché in pochi metri quadri aveva il suo mondo: la sua passione e il suo amore. Evelina quella regola non la capiva, ma si mostrava interessata. Restava lì! Per nessun motivo al mondo voleva essere in un posto diverso da quello. Purtroppo con l’andare del tempo, l’Alzheimer spegneva pian piano la mente di Domenico concedendogli sempre meno spazi di lucidità. Evelina si prendeva cura del marito facendosi in quattro. Piangeva tanto vedendo consumarsi davanti agli occhi, ricordi e felicità. Una mattina si guardò allo specchio e vide i suoi occhi completamente rossi: aveva pianto troppo! Si sciacquò il viso e iniziò a ripetere sempre più convinta la stessa frase: “Siamo più forti di te!”. Anche se per qualche attimo, Evelina voleva regalare a Domenico alcuni momenti di felicità. Grazie all’aiuto di un vicino, fece in modo che la televisione del marito trasmettesse sempre la finale di calcio del 2006, in cui la nazionale italiana vinse il mondiale: era la partita che in assoluto lo aveva entusiasmato. Passava le sue giornate seduta accanto a lui. Evelina quella partita l’avrà vista centinaia di volte tenendo stretta la mano del marito. La gioia era enorme quando, negli  spiragli di luce della mente di Domenico, iniziavano le spiegazioni del  fuorigioco e lei lo rimproverava con la solita frase “Stai sempre a guardare le partite!”. Evelina era felice.


Abbiate sempre cura della felicità anche quando facciamo fatica a riconoscerla, c’è sempre!

 

 


GIORGIO LA MARCA

 

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