INCONTRO CON L'AUTORE

#IOLEGGOTUSCRIVIIOSCRIVOTULEGGI

Lavori realizzati dagli alunni della PRIMA A 

Scuola Secondaria di Primo Grado


IC "E. FALCETTI" - APICE (BN)


Insegnante referente: Prof.ssa VIRGILIA RUSSO 

INCONTRO CON L’AUTORE GIORGIO LA MARCA

LIBRO “IL CAVALIERE DEL RE”


DOPO AVER LETTO IL PRIMO CAPITOLO PROSEGUI TU IL RACCONTO…

IA I.C. “E. FALCETTI” APICE, BN

 

 

SECONDO ME...

Quella sera, quando il padre e il fratello gli dissero quella cosa Daniel non riuscì a chiudere occhio per tutta la notte. La mattina Daniel si alzò presto e si diresse verso il castello ripercorrendo il percorso che tante volte aveva fatto quando era piccolo, per andare da Camilla. Arrivò al castello con il cuore in gola e scoprì che il passaggio segreto nelle mura era stato chiuso: allora bussò alla porta principale dove lo aprirono le guardie. Si presentò e chiese di essere annunciato al re. Il re lo fece entrare però non si ricordava più di lui... quindi la sua promessa di metterlo a capo del suo esercito era svanita come l'ultimo raggio di sole nella tempesta. Lui dispiaciuto chiese di Camilla sperando che almeno lei si ricordasse di lui. Le guardie chiamarono la principessa Camilla, quando arrivò nel salone Daniel la guardò emozionato e ancora più innamorato: era diventata una donna stupenda. Camilla lo guardò e i loro sguardi si incrociarono ma Camilla gli disse: "Chi sei sconosciuto? Straniero giungi da lontano? Cosa cerchi? Chi cerchi? Io non ti conosco”. Allora Daniel, con la tristezza nel cuore, le rispose: "Sono Daniel! Non ti ricordi di me? Sono il tuo amico d’infanzia! Non ricordi tutte le nostre giornate trascorse insieme a giocare?”. A quelle parole, incuriosita, lei lo osservò meglio e gli disse: "Io non mi ricordo di te” ma il suo viso era molto triste. Daniel tornò a casa afflitto ma per nulla soddisfatto delle risposte di Camilla: era convinto che Camilla lo avesse riconosciuto ma non poteva dirlo. Quando tornò a casa dal papà Daniel chiese informazioni sulla vita del castello. Il papà gli raccontò che Camilla era stata costretta a sposare un uomo ricco di un altro regno perché il castello sarebbe andato in rovina e l’uomo che aveva sposato era molto geloso e gli impediva di parlare con qualsiasi altro uomo. Allora Daniel capì di aver ragione e cominciò a studiare un piano per riuscire a parlare con la principessa Camilla. 

Katia Napolitano

 


IL CAVALIERE DEL RE: CAPITOLO II

Daniel appena tornato dal collegio si recò direttamente al castello, li incontrò il re e non vedendo Camilla gli chiese dove si trovasse. Il re gli disse con lo sguardo spento: “Daniel, Camilla è stata portata in un monastero di suore come una prigioniera”. Il buon re spiegò anche che Camilla era stata imprigionata per aver rotto un’anfora d’oro che conteneva tutti i segreti del castello. Daniel allora andò a cercarla, ma nel monastero non lo fecero entrare; provò e riprovò, affrontando numerosi nemici ed insidie, fino a quando riuscì ad entrare e finalmente liberò Camilla. La riportò al castello ma il re si infuriò perché lui l’aveva voluta prigioniera: non era più lo stesso re che gli aveva fatto la promessa tanti anni addietro, allora chiamò le guardie ma, Daniel e Camilla, scapparono prima del loro arrivo. Il perfido re tuttavia non si arrese, ordinò alle guardie di catturarli a qualunque costo ma loro non ci riuscirono. Daniel e Camilla si rifugiarono dallo zio di lei, un principe che regnava su un reame vicino; Camilla gli spiegò tutto e gli raccomandò di non dire niente alle guardie inviate dal padre. Lo zio che voleva molto bene a Camilla, d’altronde era il suo padrino, glielo promise e mise a loro disposizione due grandi camere, lì i due trascorsero un intero anno. Il re, che nel frattempo non si era mai arreso nel suo intento di cattura, una sera, col favore delle tenebre, mandò le guardie al castello del principe che dopo tanto cercare riuscirono a catturare i due e riportarli al castello…

Vincenzo Gubitosi

 


IL CAVALIERE DEL RE: CAPITOLO II

Il ritorno di Daniel era carico di speranze e sogni, ma tutti i suoi desideri si erano infranti dopo aver ascoltato le tristi parole di suo padre. Purtroppo, il re si era ammalato e man mano le sue ricchezze erano venute meno, quindi l’unica soluzione era dare in sposa la dolce Camilla ad un giovane principe ereditiere che cercava moglie. Camilla, infatti, era in partenza per il regno di Scozia, dove lo aspettava il suo promesso sposo. Daniel però non si perse d’animo, cavalcò verso il castello per parlare con il re e offrirgli il suo aiuto. Il re lo ricevette e Daniel gli disse che era pronto a diventare Cavaliere e a mettere in pratica tutto ciò che aveva imparato, pur di salvare il regno. Camilla però era già in viaggio e il re, con rassegnazione, disse a Daniel che ormai era troppo tardi. Daniel però non si diede per vinto.

Matteo Barone

 

 

IL CAVALIERE DEL RE: CAPITOLO II

“Forse Camilla si è sposata?” Pensò…

<<No figliuolo, qualcosa di peggio>>.

<<Qualcosa di peggio? Non c’è niente di peggio oltre a pensare che Camilla si sia sposata!>>.

<<Si invece!>>.

<<E cosa?>>Daniel con gli occhi pieni di lacrime salì sopra e sbatté la porta.

<<Ci…>>. Il falegname non riuscì a finire la frase.

Claudio salì le scale e bussò alla porta <<Daniel! Daniel per favori apri! Se vuoi ti spiegherò ogni cosa>> alle parole del fratello il cavaliere aprì la porta silenziosamente.

Claudio entrò e gli disse:<<Papà cercava di dirti che purtroppo, da quando sei andato via le cose qui non sono andate molto bene… la bottega… il signore… le tasse… dobbiamo trasferirci in città, lì potremmo lavorare e guadagnare bene…>>.

<<Eh?! Come mai? Cosa è successo mentre ero via?>>. Daniel trattenne le lacrime e chiese al fratello di spiegargli per filo e per segno tutto quello che doveva sapere, alla fine, chiese del tempo per riflettere su come agire. Claudio gli consigliò di andare a salutare Camilla, poiché la mattina seguente sarebbero dovuti partire: era già tutto pronto per essere caricato sul carretto.

Daniel pensieroso gli disse:<< Di già?!>>.

<<Sì di già. Sai da quanto tempo ti stavamo aspettando?>>.

<<Va bene. Corro a salutare Camilla e il re>>.

<<Volevi dire solo Camilla?>>.

<<Perché cosa è successo al re?>>.

<<Ho un’altra brutta notizia…>>.

<<Sarebbe?>>.

<<Il re è morto>>.

<<Ah…>>.

<<Ma ora non perdere tempo, vai a salutare Camilla!>>.

<<Vado…>> montando già in sella al suo destriero, uno dei doni del defunto re.

Percorrendo l’ultima volta quel bosco di ciliegi, mentre pensava a tutti quei momenti passati con Camilla, decise di raccogliere delle ciliegie per portarle a Camilla. Arrivato al castello, rivide, dopo tanti anni, la principessa Camilla. La salutò e le fece le condoglianze per la morte del re. Le diede un abbraccio offrendole le ciliegie raccolte. Lei lo ringraziò e gli diede un bacio sulla guancia, come aveva sempre fatto quando erano più piccoli.
Daniel triste le disse: <<Lo sai che ci trasferiamo io e la mia famiglia?>>.

<<Ah, mi mancherai tantissimo, ma dove ti trasferisci?>>.

<<In città. Pare che lì ci siano migliori opportunità per tutti>>.

<<Sono felice per te! Verrò a trovarti, promesso!>>.

Mentre i due ragazzi parlavano davanti a quel cancello che aveva visto sbocciare la loro amicizia, Daniel sentì una voce che lo chiamava:<<Daniel, torna a casa!>>. Era suo padre, che si trovava lungo il sentiero del bosco dei ciliegi. <<Eccomi padre, arrivo! Ciao Camilla, mi mancherai!>>. Daniel la strinse forte e andò via con suo padre.

Angela Mesisca