INCONTRO CON L'AUTORE

#IOLEGGOTUSCRIVIIOSCRIVOTULEGGI

Lavori realizzati dagli alunni della TERZA B

Scuola Primaria MAZZINI


IC "PERLASCA" - MASERA' DI PADOVA (PD)


Insegnante referente: Sig.ra MADDALENA ROSSO  

UN BRUTTO SCHERZO

In un castello viveva un pipistrello di nome Leonardo.

Come ogni giorno egli saltava perché era molto felice e allegro.

Un giorno, decise di uscire dal suo castello per la prima volta, per guardare la natura e conoscere il mondo che c’era fuori.

Il pipistrello camminò molto e arrivò al mare, molto lontano vide una barca abbandonata e ci salì.

Nell’acqua profonda vide un cattivo pescecane di nome Rango.

Anche il pescecane lo vide e decise di fargli un brutto scherzo.

Decise di far affondare la barca e di far morire il pipistrello.

Il giorno dopo si mise all’opera e la nave cominciò ad affondare;

il pipistrello provò a scappare, ma era troppo tardi: la barca affondò e purtroppo egli morì.

Il pescecane lo vide morire e rise di lui.

 

Davide Pacilli



Una grande amicizia 

C’era una volta una pattinatrice di nome Lory . Lory  viveva in Campania . Un giorno trovo una grotta buia . Dentro c’ era  un pipistrello. Il pipistrello cercava di  scacciarla   via perché era entrata nella sua casa .Lory,che era molto gentile, gli  disse:” Stai  tranquillo! Io sono buona, mi chiamo Lory. E tu?”

“Io mi chiamo Ruby “.

“ Vuoi essere mio amico?” ,disse Lory .

“ Siiiii!!!!!!!!!!!!!”.Il pipistrello era commosso. Nessuno li aveva mai chiesto di essere suo amico. Tutti avevano paura di lui.

 Lory vedendo la sua casa  disse :”Vuoi vivere con me ?”

Il pipistrello accettò subito…però quella casa era molto luminosa. La casa di Lory era anche molto grande così fece un “reparto ”per lei  con tende ,vetri oscurati ,pareti  grigie   e un comodo letto con coperte calde e pulite. Tutte e due realizzarono il loro  sogno ,quello di diventare  dei bravi pattinatori. E ora sono famosi in tutto il mondo.

 

Adele Benigno



UN’ AMICIZIA SPECIALE

C’era una volta un panino di nome Lucrezia, che cercava i suoi amici ingredienti che si erano persi in campagna. Girò dappertutto per cercarli, ma non li trovò. Lucrezia era molto triste di stare da sola. Dopo un po’ che camminava vide una scritta: “SUPERMERCATO”. Entrò e cominciò a girare per le corsie. Al reparto gastronomia vide un prosciutto tutto solo e triste. Si avvicinò, si trasformò in una persona e prese una fetta di quel prosciutto. Poi però pensò: “Manca il formaggio!”. Insieme cercando lo trovarono, si unì nel panino e andarono a casa. Durante la strada incontrarono un pesce che disse a Lucrezia: “Hai preso   dei nuovi ingredienti panino Lucrezia? Non sarai buono come prima!” Lucrezia gli rispose: “Beh, forse non sarò buona come prima, ma a me basta avere trovato nuovi amici!” Il pesce disse: “Ok, se lo dici tu”. Il panino rispose “Chi mi aveva mangiato era stato molto soddisfatto, sono certa che gli piacerò ancora!”. E se ne andò per la sua strada.


SOFIA BARALDO



Il maialino Luca e il pappagallo Romolo

C’era una volta un maialino di nome Luca, che se ne stava beato in camera sua.

La sua camera però aveva un buco sul tetto e per Luca questo era un grosso problema. Primo, perché aveva freddo quando nevicava, secondo, perché quando pioveva si bagnava tutto.

Ma la difficoltà più grande era che c’era un pappagallo di nome Romolo, che era cattivo e dispettoso.

Quando Luca dormiva, il pappagallo, attraverso il buco sul tetto, faceva pupù sul suo pigiama.

Allora un giorno Luca decise di riparare il tetto per avere finalmente un po’ di pace.

Romolo però aveva portato con sé un martello poco pesante, che mollò al volo e ribucò il tetto che Luca aveva appena aggiustato.

Il porcellino disperato usò l’astuzia: vicino al buco del tetto mise una bella ciotola piena di semi. Il pappagallo affamato appena li vide, si buttò a mangiarli e Luca lo catturò con un retino.

Da allora, mise Romolo in una bella gabbia e lui tornò a dormire tranquillo.

 

Alessandro Bovo



IL MIO AMICO LUCA

Un giorno il mio amico Luca  stava passeggiando a Cartura. Il giorno dopo , Luca stava uscendo dalla casa con un panino tra le mani e un procione fiutò il delizioso boccone e volle mangiarlo. Allora Luca scappò però il procione era più veloce di lui! Lo distrasse con un uccello. Il giorno dopo Luca uscì di nuovo dalla casa, questa volta con cento panini per fare una festa con i suoi amici. Il procione Romeo però fiutò di nuovo i panini, ma sapeva che non poteva mangiarli tutti perciò chiamò anche suo fratello Giacomo. Insieme lo inseguirono, ma non ci riuscirono e Luca scappò. Da quel giorno Luca, cambiò strada, non incontrò più i cattivi procioni e visse felice e contento.


BRIAN BALDIN




“Il panda e il picchio”

C’era un panda che si chiamava Luca e viveva in campagna. Era felice perché aveva finalmente trovato un nuovo amico: il procione Gastone, che era un po’ cicciotello, ma molto simpatico perché faceva battute e raccontava sempre barzellette. Il panda con lui rideva sempre. Ogni giorno panda e procione giocavano a nascondino, ma il procione visto che era bianco si faceva trovare subito e doveva sempre contare. Un giorno il picchio era stufo di sentirli ridere allora cominciò a picchiarli in testa tutti due. Il giorno seguente il picchio chiese scusa per come si era comportato e spiegò che voleva solo diventare loro amico. Panda e procione, decisero di perdonarlo e da quel giorno giocarono sempre insieme.

 

Alberto Varotto



IL PAPPAGALLO LUCA E IL PROCIONE RICCARDO

C’era una volta un pappagallo che si chiamava Luca, e si trovava in un parco dove giocava tranquillamente. Dietro ad un albero c’era un procione di nome Riccardo, che voleva imprigionare Luca, ma non sapeva come fare perché il parco era pieno di gente. Decise così andare a casa sua, per travestirsi così non lo avrebbe riconosciuti nessuno. Decise di travestirsi da giovane donna:

Con sé prese anche una corda per legarlo. Riccardo andò al parco, si avvicinò piano piano a Luca e quando fu vicino a lui gli disse: “Senti piccolo

Pappagallo, vuoi venire a casa mia a mangiare una torta?” Il pappagallo ci pensò e disse: "Sì, andiamo perché ho anche fame”. IL procione lo portò con sé lo fece entrare e dopo …  “ZACCHETE” lo catturò in un solo colpo. IL pappagallo Luca gridò più forte possibile, ma nessuno poteva sentirlo, perciò

Fece finta di svenire. Per lo spavento. Riccardo, credendo lo morto lo abbandonò lungo una strada. Appena sene fu andato Luca,

Si liberò e scappò il più veloce possibile. IL procione Riccardo finì in prigione per 5 mesi e il pappagallo visse felice e contento nel suo parco.

 

CANTARAGIU ERIKA



“ Il pavone coraggioso “

Un giorno un pavone che si chiamava Lucy andò a fare una passeggiata vicino al lago,dove vide i vermi di un pescatore. Essendo lui una buona focchetta,era grosso e lento,vabbè dicamolo,era anche un po’ pigro,voleva a tutti i costi quei vermi così corse per prenderli,ma un pescegatto americano che stava nuotando là vicino si arrabbiò. Gli disse che lui non poteva mangiare quei vermi squisiti e che da troppo tempo era rinchiuso in quel brutto lago; il pavone però si accorse che Rodolfo lo osservava con sguardo minaccioso. Il pavone si spaventò e fece per allontanarsi,quando il pescatore gli disse: ”Perché vai via,non ti piaccio?” “No no” disse Lucy,” e per Rodolfo,il pesce più crudele del lago! ”Allora corse via anche lui,il pescatore gli disse: ”Non mi sono ancora presentato:mi chiamo Re.” ”Ma…ma come quelli che comandano,sono scorbutici e viziati?” “No,questo è il nome che mi hanno dato i miei genitori! “Vabbè però adesso dobbiamo sconfiggere Rodolfo! Non badare al mio nome!” “Si! Adesso sconfiggeremo Rodolfo una volta per tutte!” “Ok,dobbiamo fare un piano: vieni a casa di mio nonno lui ci aiuterà! ” Il pavone e il pescatore partirono,e fecero un lungo viaggio faticoso. Arrivarono alla casa del nonno che disse il piano. Lucy e Re entrarono in azione!Presero un foglio a testa e scrissero il piano.Il nonno li nominò cavalieri fedeli e seguendo le sue istruzioni sconfissero Rodolfo,con un po’ di fatica,ma ci riuscirono proprio mentre faceva giardinaggio. Lucy all’improvviso si svegliò e scoprì che era tutto un sognio!! Questo sogno gli aveva insegnato però che alcune persone nel mondo possono essere cattive, ma possono anche cambiare. Quando aveva sconfitto Rodolfo a capito che doveva cambiare e così fu: divenne tranquillo. Questa storia ci insegna ad aiutare tutti,tranne quelli che commettono ingiustizie.

 

Davide Vaccari



“Il pavone e il pirata”

C’era una volta un pavone di nome Leoncino che stava saltando allegramente sui colli.

Sul giornale aveva letto che c’era un tesoro che conteneva 40.000 euro. Bisognava però fare 400 salti per arrivare a una grotta.

Un giorno venne a sapere che anche un cattivissimo pirata voleva i soldi. Il cattivo si chiamava Razzio. Razzio stava comandando la sua nave, mentre anche Leoncino partì con la sua barca. Il pavone dopo 2 ore di navigazione incontrò Razzio che gli sparò contro la barca. Il pavone però aveva più cannoni e così vinse e affondò la nave. Il pirata allora andò in barca a remi. Il pavone arrivò per primo alla grotta, riuscì a fare i 400 salti e prese il tesoro. Tornò a casa sano e salvo così la sua famiglia che era molto povera diventò molto ricca.

Da quel giorno vissero tutti felici e contenti.

 

Tommaso Rigato



IL PESCE LEONARDO

Il pesce Leonardo saliva le scale della metropolitana, quando vide un pescatore di nome Ronaldo;” Devo andare in campagna”. ”Ah… io in città”, rispose il pescatore che invece prese lo stesso treno di Leonardo perché voleva mangiarselo. Leonardo vedendo il pescatore sullo stesso treno , capì che c’era qualcosa di strano così il pesce cambiò treno e si salvò per un pelo. Arrivato in campagna Leonardo incontrò un topino che li chiese: “Come ti chiami?” “Mi chiamo Leonardo e tu?” “ Io mi chiamo Grigetto vuoi diventare mio amico?” Grigetto  rispose di sì, insieme passarono l’ estate a ridere,scherzare e giocare, mentre d’ inverno dormivano come dei ghiri.


LIONELLO SOFIA



“IL PICCOLO PROCIONE LUCKY”

Un piccolo procione di nome Lucky, viveva tutto solo in un bidone della spazzatura perché era stato abbandonato all’età di circa 3 anni. Lo avevano abbandonato perché era diverso da tutti i suoi fratelli: aveva le orecchie abbassate e una coda molto grande. Un giorno il piccolo procione era molto affamato perciò, non sapendo che era sbagliato, decise di andare a rubare in una casa poco lontano dove viveva Rudolph, un pirata temuto da tutti perché era crudele e malvagio. Appena arrivato il piccolo procione vide dei biscotti fuori dalla porta, stava per prenderli e mangiarli quando sentì un pappagallo che gli disse: “Il cibo che lascia sul tavolo è avvelenato!!” Allora il procione non lo mangiò ovviamente e subito lo rimise sul tavolo, ma chiese al pappagallo dove poteva trovare del cibo per sfamarsi. Il pappagallo gli rispose: “Vai a Procionopoli “ e il procione gli rispose: “Perché?”, :“Ci sono dei procioni abbandonati come te e c’è tanto cibo.” Il procione Lucky partì subito per Procionopoli. Là trovò una persona molto importante, ritrovò suo fratello! Insieme si fecero molti amici e mangiò cibo delizioso. Qualche giorno dopo trovò una vecchietta procione che aveva un’aria familiare. Si ricordava di quella persona… fece delle indagini e scoprì che era sua madre! Quando lo vide andò subito da lui e capì che aveva sbagliato. Lo abbracciò e insieme vissero tutti felici e contenti!!!

 

Sara Scudellaro



IL POMODORO LORENZO

In un negozio al reparto ortofrutta un pomodoro saltava con i suoi amici. Ad un certo punto, un papà lo prese e se lo portò a casa per fare una bella insalata. La sera dopo lo prese dal frigo per lavarlo e lo mise in una scodella. Poi il papà lo posò nel suo piatto e quando lo stava per mangiare, il pomodoro saltò via dal piatto e provò a scappare! Il papà però lo riprese e provò a rimetterlo sul piatto, ma ogni volta il pomodoro saltava via. Questo si ripetè per molto tempo, finche il papà si stufò, si mangiò delle carote e si mise a dormire. La mattina quando uscì per andare al lavoro, il pomodoro cercò di scappare, ma non riuscì perché tutte le porte erano chiuse. Quando il papà tornò era deciso a mangiarlo, così si nascose in un angolo e, quando il pomodoro passò di lì, lo afferrò, lo tagliò a fettine e lo mangiò. A questo punto il pomodoro purtroppo morì.


FEDERICO  MATTIELLO



“Il porcellino Leonardo”

C’era un piccolo porcellino di nome Leonardo, che amava molto il fango. Era in cucina e stava saltando, della felicità perché aveva trovato una macchina e voleva andare da sua sorella. Il pappagallo Rino però, era invidioso della sua gioia e voleva impedirgli di andare da sua sorella. Leonardo aveva già preparato la valigia e decise di bere un tè prima di partire. Rino nel frattempo gli ruppe lo scarico della macchina. Il porcellino si accorse del guasto e chiamò il meccanico. L’ippopotamo gli aggiustò l’auto e Leo partì felice. Rino andò via tutto triste, perché il suo piano era fallito.


BERTO SAMUELE



La Pantera Lucia e la sua cassetta della musica

Una pantera di nome Lucia viveva sulle rive del mare della Sardegna e stava ascoltando della musica.

All’ improvviso, un pescecane di nome Riccardo si avvicinò alla riva e rubò, alla pantera, la cassetta.

Lucia era disperata perché non solo quella cassetta aveva una bella musica ma

perché gliel’aveva regalata il suo migliore amico.

Arrivarono anche dei pescatori e la pantera disse loro:” Mi aiutate a ritrovare la

cassetta della mia musica preferita?”

I pescatori dissero di sì, partirono in barca e dopo un’ora che pescavano, la ritrovarono che galleggiava al largo e la portarono alla pantera.

La pantera ringraziò molto i pescatori, e poté di nuovo ascoltare la sua musica del cuore.

 

Michele Alemanno



LA PAPPAGALLA E IL PESCE

Una volta una pappagalla di nome Lisetta viveva in una bella casa, ma era stanca di stare nella sua gabbietta. Così decise di andare via. Un giorno salì le scale e fuggì dalla casa. Andò nel parchetto dove c’era un lago e decise di bere. Dentro quel lago però c’era un pesce molto pericoloso che faceva delle maledizioni a tutti quelli che bevevano. Quando Lisetta cominciò a bere il pesce morsicò il suo becco e le fece molto male. Lisetta disse al pesce: “ Perché mi hai morsicato il becco?” Il pesce rispose:” Perché non puoi bere! Quest’acqua è mia!” quando finì di parlare le fece una maledizione. La trasformò  in una formica. Lisetta era molto triste, ma fortunatamente trovò una soluzione e pensò:” Aspetta…questa è una maledizione, quindi se passa un giorno la maledizione si spezzerà”. Passò un giorno e la maledizione si spezzò e Lisetta poteva di nuovo volare. Prese il pesce e lo portò in un altro lago, molto più sporco. La pappagalla tornò dalla sua padroncina e visse felice e contenta nella sua gabbietta.


Nataly Goxha



“LA PIGNA LAURA”

C’era una volta una pigna di nome Laura che era in camera. Mentre dormiva sognava e ad un certo punto sentì dei rumori.

Guardò fuori dalla finestra, e vide un pescatore che si chiamava Riccardo; la pigna disse al pescatore: “Ma devi fare così tanto rumore?” Il pescatore le rispose: “ Beh…..e allora? Sto giocando con i miei pesci finti ti disturbo?”

La pigna Laura pensò che forse era meglio tornare a letto e continuare a sognare.

Ma il pescatore continuò a fare rumore, a urlare, e giocare con i suoi pesci finti.

La pigna Laura s’innervosì, stanca di sentire tutti quei rumori provenienti dal giardino, andò giù, prese il secchio con i pesci dentro e lo buttò nell’acqua del lago.

Il pescatore si mise a piangere, si arrabbiò tantissimo e disse: “Sei proprio una pigna cattiva! Non devi fare questo”.

La pigna si mise a piangere e il pescatore rise, perché aveva fatto piangere anche lei.

 

MENEGHETTI MARTINA



LA PRINCIPESSA E IL PRIGIONIERO

C’era una volta una principessa di nome Laura; era in un campo di fiori e stava sognando ad occhi aperti. In mezzo al bosco c’era una piccola casa nella quale viveva un vecchio prigioniero che era scappato dalla galera e si nascondeva lì.

Voleva rapire la principessa Laura e portarla a casa sua. Mentre la giovane stava sognando lui si avvicinò e le disse:” Vieni a casa mia? Ti offro un bel the “. Lei accettò con gioia. Mentre il cattivo stava versando il the nelle tazze, in quella della principessa, sciolse una polvere avvelenata. La giovane bevve, ma non le accadde niente. Poco dopo però si sentì svenire e cadde sul pavimento. Il prigioniero prese una corda e la legò ad una sedia.

Verso sera passò di lì un giovane principe che vedendo la giovane legata, la prese in braccio, la mise sopra al suo cavallo e la portò via. La principessa si rianimò, e visse con lui. Divennero re e regina del regno, si sposarono ed ebbero due figli.


FRANCESCA FANTI 




LA VENDETTA DEL PESCESPADA

C ‘era in un paese molto lontano, un pescatore gentile di nome Leo, che aveva gli occhi azzurri come il cielo e tutte le donne si innamoravano di lui.

Vicino a casa sua c’era un canale; un giorno arrivò il suo amico Ciop e decisero di  andare a pescare; dopo 15 minuti  Ciop sentiva che un pesce aveva abboccato  ed era  enorme. Allora chiamò Leo,tirano insieme e presero un pescespada gigantesco . Non era un normale pesce perché era molto cattivo, voleva infatti rubare la carta di mille $ e perché  picchiava tutti i pesci e gli squali che incontrava. Quel pesce si chiamava  Rady  e si mise al lavoro per rubare la carta, ma i due amici che la difendevano gli dissero : “Ehi tu vattene!” Il pesce rispose: ” Non mi dai niente! Allora rapirò Ciop” Come aveva detto lo rapì e Leo prima di piangere provò ad attaccarsi  al pesce, ma era troppo forte. Leo chiamò mamma e il suo papà, ma ormai era troppo tardi! Il pescespada  aveva  portato  via  Ciop però tutti sanno che da quel giorno  è rinchiuso nella  torre  marino del pescespada.

 

ZARAMELLA GIULIA




“L’amicizia caduta”

C’era una volta un pesce che si chiamava Luca e un pappagallo cattivo che si chiamava Raian. Aveva un piano: voleva ad ogni costo rapire il povero pesciolino.

Un giorno gli mandò una lettera per invitarlo in campagna. Il pesciolino pensava che era il suo amico Gigi, invece era il pappagallo cattivo.

Luca arrivò ed entrò nella tenda per giocare, ma arrivò il pappagallo che lo prese per il collo.

Lo portò dentro la fattoria e lo chiuse nell’acquario. Luca era molto triste.


Martina Perin




“LO SCHIZZA-ACQUA”

C’era una volta un panettiere molto gentile e sempre con il sorriso, di nome Leonardo. Aveva un’ottima caffetteria con una splendida vista sulla campagna, dove molti clienti venivano a prendere il caffè. Nella caffetteria c’era un acquario con dentro un pesciolino molto carino di nome Rito che disse al panettiere: “ Ma cosa stai servendo?”. Il panettiere rispose: “Sto servendo un caffè espresso e una brioche con crema pasticcera.” Il pesce disse al cliente: “Scusi signore … è buona la brioche? Perché mi viene fame!” Il signore rispose con la brioche in bocca: “E’ buonissima!” Qui sono veramente bravi! I miei complimenti!”. Il panettiere rispose: “Grazie! Potrai venire quando vuoi anche il sabato e la domenica, siamo a tua disposizione!”. Ma dentro all’acquario c’era un altro pesce molto dispettoso di nome Ambrogio che si divertiva a schizzare l’acqua ai clienti e le persone infastidite andavano via. Il panettiere ad un certo punto si stancò dei dispetti e decise di liberarlo, mandandolo nel lago di un bel parco. Da quel giorno tutti i clienti andarono a gustarsi in santa pace le delizie del panettiere.


BENEDETTA ZAMPOLLO



UN BRUTTO INCONTRO

C’era una volta un pesce che si chiamava Luca, che era tutto colorato. Viveva nel fiume Po, tutto solo, ma aveva una cucina meravigliosa, dove si cucinava di tutto. Un giorno venne a piovere fortissimo. Luca si prese il raffreddore, il vento e la corrente lo portarono via dalla sua casa. Ad un certo punto le nuvole passarono e il sole divenne caldissimo. Luca, che amava il clima più favorevole, si scaldò con piacere. All’improvviso vide nel fiume un piragna; si chiamava Rocco e stava giocando tranquillo e tutto solo. Luca voleva giocare anche lui ed era felice di avere un nuovo amico, così si avvicinò. Ma il piragna non voleva farlo giocare, e così se lo mangiò. Il povero Luca morì in bocca ad un altro pesce.

 

Luca Muzzolon



IL PAPPAGALLO LUCKY E LO STUDENTE

In una cantina c’era un pipistrello di nome Lucky che sapeva tutto o quasi del mondo.

Ma…ma sapeva anche che il sole era il suo grande nemico. Un giorno sentì la porta aprirsi e vide un bambino che gli disse: “ Pipistrellino..ti voglio! Io sono Ron, uno studente della AIUEI e anche il proprietario di questa casa!”

Lucky sapeva che non era più al sicuro, quindi si nascose perché Ron non la trovasse. Ogni giorno però il ragazzo tornava ad osservare la cantina. Passarono i giorni e Lucky era stanca di nascondersi anche di notte, così pensò ad una soluzione. Un giorno costruì una trappola per poter fuggire e aspettò che la notte Ron arrivasse. Ron come sempre arrivò e casco nella trappola preparata da Lucky che velocemente corse alla porta e volò via. Ron le disse: “Ti ritroverò un giorno!!!”

Ma Lucky corse in un bosco, si nascose in una caverna e da allora non vide più Ron e visse contenta.

 

GABRIELLE TUPAZ