CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

Lavori realizzati dagli alunni della Classe

QUARTA B

Scuola Primaria "MARCONI"

ALBIGNASEGO (PD)


Insegnante referente: Maestra VALENTINA BOZZA 

BACCARIN BIANCA


 “LIBERTÁ!!!”

Tanto tempo fa c’era un prigioniero di nome Fernando.

Ormai era tanto tempo che stava in prigione, in una cella buia e tenebrosa con una piccola finestrella e una sedia in legno rotta.

Fernando stava guardando fuori dalla finestrella quando sentì un tintinnio di chiavi e la porta della sua buia e silenziosa prigione si spalancò.

Il povero prigioniero udì una risatina malvagia e vide che, a comparire nell’ombra fu l’ultima persona che avrebbe voluto avere vicino: il consigliere del re, Alessandro. Era stato proprio lui a imprigionarlo, anche se era innocuo.  Il consigliere aveva in mano un coltello lurido e un po’ sporco di sangue. Disse  :<< La tua ora è arrivata: ti ucciderò!>>. Fernando disse tutto tremante: << N- n- non p-puoi, nessuno ti h-ha d-detto che lo p-p-puoi fare!>>. E fece qualche passo indietro afferrando una boccetta con dentro l’aceto avanzato dall’insalata del suo pranzo. << Non riuscirai a scappare!>> disse il perfido Alessandro. In quel momento Fernando gli lanciò l’aceto negli occhi e il consigliere iniziò a urlare.

Fernando svelto gli sottrasse le chiavi dalla tasca e aprì la finestrella. In un batter d’occhio era saltato giù.

<< NOOOO!>> esclamò Alessandro.

L’ex prigioniero atterrò qualche metro sotto e per fortuna senza farsi male. Invece, il consigliere Alessandro, quando si fu ripreso dal bruciore degli occhi, aveva cercato di saltare giù anche lui ma la gamba destra si era incastrata nella sedia rotta.

Alla fine il giudice scoprì che il consigliere del re (Alessandro) era un assassino e in prigione ci finì lui.

<< Libertà!!!>> esclamò Fernando e così, felicissimo, tornò dalla sua famiglia e visse per sempre felice e contento.

 


BALDIN ALICE         


LA PANTERA FELIX

C’era una volta una pantera nera con gli occhi giallastri di nome Felix. Lei viveva in un circo tutto colorato e gioioso, ma per la pantera era tutto il contrario, perché la torturavano e la bastonavano ,insomma le facevano del male per far ridere i bambini.

Quella notte l’animale stava gironzolando nella sua gabbia e piano piano si stava per addormentare

quando sentì una voce cupa e scura dire:

” E’ questa la pantera?”

 Poi sentì una voce tonante rispondere :

”Sì, signor cacciatore, io sono il suo proprietario e ormai non mi serve più, quindi può anche prenderla e spararle”.

La pantera udì quelle parole e mentre il padrone stava aprendo la gabbia, lei scappò più veloce del vento, ma il cacciatore si mise a inseguirla guidando la sua veloce jeep.

Alla fine Felix si nascose dietro ad una capanna, vide il cacciatore sfrecciare diritto lungo la strada e riuscì a leggere il suo nome sulla targhetta del vestito nero:

il suo nome era Alessandro!

Dopo un po’di anni l’uomo, diventato anziano, trovò per caso la pantera ancora viva in un bosco lontano .

Si sentì triste perché nella sua vita aveva sparato a un sacco di animali senza motivo, buttò la pistola e Felix si fidò di lui.

Alcuni giorni più tardi il cacciatore adottò Felix come animale domestico e vissero felici e contenti.


 

BELLON ALESSANDRO


IL PANDA FORTUNATO

Tanto tempo fa c'era un panda di nome Franco, che stava giocando nel prato di una foresta  con un gioiello. Di lì passò un carabiniere rubacchione che vide il panda e il suo gioiello, e  pensò di rubarglielo. Ad un certo punto il carabiniere andò dal panda e gli chiese: " Cosa fai  con quel gioiello? Lo sai che è pericoloso? Forse è meglio che lo dai a me." Allora il panda gli  rispose " Ma cosa dici! Questo gioiello non è pericolo e anche se lo fosse non mi farei male".  Allora il carabiniere disse che era meglio se non lo faceva arrabbiare. Allora il panda replicò  "Altrimenti cosa mi farai?". Il carabiniere gli puntò la pistola e il panda spaventato si mise a  piangere. La famiglia del panda, sentendolo piangere, andò in suo soccorso. Il padre disse al  carabiniere: " Brutto cattivo, lascia stare mio figlio." Il carabiniere sparò in aria e allora i  panda gli andarono addosso e lui cadde in acqua. Loro, perciò, pensarono di essersi liberati  di lui, ma purtroppo no! E proprio in quel momento il carabiniere uscì dall'acqua e disse:  "Pensate di aver vinto? Se è così vi state proprio sbagliando!" Poi scappò via. 

 Un anno dopo il carabiniere tornò, però questa volta non era da solo, ma con lui c'erano  taglialegna, un plotone di carabinieri ed i muratori.Volevano abbattere la foresta e costruire  un'altra città, ma anche i panda avevano degli amici: leoni, tigri, gorilla, aquile e tantissimi  altri animali. Fecero una guerra, gli animali vinsero ma molti alberi furono distrutti. Allora  tutti si misero al lavoro e piantarono tantissimi alberi e dopo la brutta avventura furono tutti  felici e contenti. 

 


BERION BENEDETTA


FRANCESCA E IL SUO PADRINO ALBERTO

Tanto tempo fa, la pantera Francesca diventò mamma. Era felicissima perchè lei e

il suo marito Sergio  avevano appena comprato  una  casa nuova, era  blu e  gialla

all’esterno, all’interno arancione, rossa, marrone, azzurra e verde.

Francesca  aveva  voglia  di gironzolare un po'. Ad un certo punto  sentì degli spari:

BAM-BAM!!! Era Alberto, sì Alberto il suo padrino, Francesca  anche se era un  po'

spaventata  disse: “Ciao Alberto   sono felice  di   vederti, vorrei  sapere  cosa   stai

facendo    con   il   fucile” “Sono   felice   di  vederti   Francesca!! Mi     stavo  solo

esercitando, sai  ieri  ho  visto   un   tipo  entrare  in   casa   mia  e   uscire   con   il mio  libro  “Zanna  bianca”  così  mi vorrei vendicare!!”  disse Alberto;  Francesca

corse  verso casa sua, aprì  la porta e disse a  suo marito “Sergio cosa  hai fatto??” 

Sergio disse: “Io?? Niente!!”  “Sicuro?”  disse Francesca “Allora mi spieghi  il  libro

“Zanna bianca”  sul  tuo  comodino?” “E va bene” disse Sergio “In questo periodo

non ci  vedo  bene,  pensavo  che  quella fosse  casa  mia!! Mi  puoi  perdonare??”

”Sì certo!!” Disse  Francesca “Però non ti ho mai detto che  lui  è  un  cacciatore!!”

Francesca   andò   fuori   per  chiarire  tutto,  però   Alberto  era  già  davanti   alla porta con  il fucile  in mano, Francesca  spiego’  l’accaduto e lui comprese. 

Allora  lì  la famiglia si riunì.                                                         

E vissero per sempre felici e contenti, fino al COVID-19, ma quella è  tutta  un’altra storia!

 


BETTIO MANUEL


DUE AMICI ANIMALESCHI: IL PANDA FRANCHECCO E IL CANE ALESSIO

Franchecco era un panda di ventuno anni, che amava mangiare tantissimo bambù cinese, salato.

Un giorno,dopo tre anni di assenza,il panda tornò a scuola .

Il panda entrò in una grande classe, piena di  animali tutti con la mascherina, perchè  c'era una pademia chiamata Covid 19.

Il maestro koala quando lo vide arrivare disse:"Ben ritornato panda Franchecco! Come stai?"

Il panda rispose :"Una meraviglia!  Sono pronto e carico"e andò a sedersi al suo posto, ma appena si sedette si addormentò. Ad un certo punto venne svegliato dallo scoiattolo e dal dinosauro, due compagni di classe, che gli proposero di andare fuori a giocare a rotolare. Mentre giocavano arrivò il cane Alessio. Era un Rottweiler con i denti aguzzi, di colore nero e marrone, che spesso era arrabbiato e distruggeva tutti i giochi degli altri.Cominciò a saltare tra il panda , lo scoiattolo e il dinosauro per rovinare il loro gioco e dare fastidio .

Allora il panda Franchecco disse :"Perchè fai così?"

E il cane Alessio rispose :"Perchè vorrei giocare con voi, però non so come fare ."

Allora tutti e tre gli dissero:"Se non distruggi niente e ti comporti bene,puoi giocare con noi ."Così iniziarono a diventare amici tutti e quattro,e furono felici".                    

 


BIONDI BEATRICE


L'AVVENTURA

C’era una volta, tanto tempo fa, un puma di nome Filippo che per sbaglio cadde in una cantina segreta.

Era buia e sporca, il puma Filippo era spaventatissimo!

Dopo qualche minuto trovò una bella palla rossa, si mise subito a giocare, la paura scomparve e si sentì subito tranquillo.

Il puma Filippo giocando fece rumore.

Il cacciatore Albert sentì del rumore provenire dalla cantina segreta, ma visto che il cacciatore era molto esperto di animali, capì subito che si trattò di un puma.

Il cacciatore era da molti anni che cercava di cacciare un puma per avere la sua morbida pelliccia.

Iniziò a sparare all’impazzata e il puma Filippo si spaventò molto e si nascose dietro dei sacchi di farina per evitare di essere trovato dal cacciatore.

Il cacciatore non vide niente, pensò subito che era uno di quegli scherzetti dei soliti ragazzini maleducati.

Mentre se ne andava vide una coda sbucare, si avvicinò di soppiatto e vide un puma spaventato.

Il cacciatore pensò che era fatta, dopo tanti anni di ricerca, finalmente era lì davanti ai suoi occhi.

Il cacciatore capì che l’animale era spaventato perciò non voleva più ucciderlo.

Decise che lo voleva adottare.

Il puma fu felicissimo di avere un padrone che gli voleva bene.

I due vissero per sempre felici e contenti.

 


BUCCOLIERI ALESSIA


LA CORONA RUBATA

C’era una volta una principessa di nome Francesca che viveva in un castello circondato da mura forti e resistenti impossibili da scavalcare. Ma un giorno qualcuno ci riuscì; Era una carabiniera di nome Agata che voleva rubare la corona della principessa per farle un dispetto perché stufa di stare al suo comando e ai suoi capricci.

 Un giorno la carabiniera Agata si alzò all’alba per elaborare il suo piano e quando passarono due ore finalmente finì. Aveva pensato di distrarla con un piccolo cucciolo di labrador anzi visto che la principessa adoravi i cagnolini penso che tre cuccioli l’avrebbero distratta di più e più a lungo.

 La mattina successiva, la carabiniera Agata arrivo fuori dal castello con i tre cuccioli e vide la principessa che come ogni giorno era in giardino a giocare a palla. Allora Agata sguinzaglio i cagnolini che subito corsero verso la palla.  Ma voi vi starete chiedendo come i cagnolini siano riusciti ad entrare nonostante ci fossero muro impossibili da scavalcare.  Beh visto che erano piccoli fortunatamente riuscirono a passare dal portone di ingresso fatto di acciaio grigio color topo.  la principessa fu sorpresa dall'arrivo del tre cagnolini,, dei batuffoli di pelo color miele ,e subito fu distratta da loro.

 Finalmente la carabiniera Agata,, poteva mettere in atto il suo piano quindi era il momento di scavalcare le mura con l'aiuto di una corda. 

Dopo un po riuscì a scavalcare e finalmente fu in giardino e la sua missione poteva continuare.

 Iniziò a correre oltrepassando le guardie senza farsi notare, dirigendosi verso le scale della torre dove era custodita la corona.  Arrivati in cima alla torre, Apri una grande porta di oro e vide la corona al centro della stanza sotto una lucida teca di cristallo.  velocemente prese la corona e scappo ma l’allarme che inizio a suonare fece svegliare le guardie che catturarono Agata e la portarono dalla principessa.

 La principessa Francesca fu gentile nonostante Agata avesse tentato di rubare la sua corona preziosa e così la lascio andare.

La carabiniera Agata invece promise di ritornare con un nuovo piano.

 


CAMPEGGIO LORENZO


IL PIRATA E IL CAVALIERE

Un giorno un pirata di nome Francesco camminava nel castello di suo cugino, gironzolava e stava pensando che …… Se avesse ripreso la sua barca sarebbe potuto di nuovo  navigare nel mare, cosa che lui amava tanto. C’erano altri problemi, suo fratello, che era un cavaliere, non voleva che prendesse la barca perché non amava che suo fratello stesse via tanto tempo in mare e questo era un problema per lui.

Lui non poteva neanche uscire dal castello perché il cavaliere Alberto non voleva che lui andasse a navigare nei mari e quindi gli tolse le armi. Dopo un po’ prese coraggio e provò, era pomeriggio e cercò di riprendersi la barca di nascosto, ma c’era suo fratello che la proteggeva. Il pirata Francesco penso di combattere una volta per tutte, suo fratello il cavaliere lo vide e disse:  “Non ti lascerò riprendere la barca” e iniziarono a combattere. Il pirata vinse e disse al fratello: “ Io ti lascerò stare ma mi devi lasciare andare a navigare”. E cosi fece.

Il cavaliere tornò, capì di aver sbagliato e disse : “Posso venire a navigare con te nel mare?”.

E il pirata Francesco disse: “Si certamente.”

Da allora vissero per sempre felici e contenti

 


CHECCHIN GAIA


UNO SCONTRO STRANO

C’era una volta una principessa di nome Francesca. Aveva capelli castani lunghi, occhi azzurri e portava un vestito rosa con i fiocchi e aveva 11 anni.

Stava giocando con le sue bambole nella sua adorata cameretta rosa, quando all’improvviso bussarono.

Era il suo messaggero che le disse che era stata invitata ad un circo a vedere uno spettacolo di tanti clown. Il circo era gioioso, spazioso e grande. Il presentatore era un clown cattivo che voleva prendersi tutte le ricchezze della nobile.

Si chiamava Aronne. Aveva capelli rossi, occhi marroni.

Il giocoliere sapeva una cosa sulla principessa: era una fata che quando lo diventava era bellissima, aveva capelli sempre castani, occhi truccati di rosa.

La principessa andò al circo riconobbe subito il pagliaccio. Era il suo nemico giurato perché uccise strozzando la regina.

Lei si infuriò un sacco ma lui scattò e la mise in prigione e l’avrebbe liberata solo se avrebbe dato le sue ricchezze.

Era l’ora dello spettacolo e lei non aveva dato ancora le sue ricchezze quindi le fece bere una cosa per farla diventare una fata verde. Lei la beve e si sentì strana. Era verde, lei urlò un sacco ma non la sentirono.

Lui uscì con la gabbia per mano e le lanciò pomodori ma lei scorse il padre e lo chiamò. Lui la sentì e con le guardie ordinò al clown di liberale Francesca e di farla tornare normale e se non l’avesse fatto sarebbe stato ucciso.

Lui lo fece ma il re lo fece uccidere lo stesso.

Tornò al castello e festeggiarono e vissero felici e contenti.

 


COCCATO VERONICA


LA PRINCIPESSA CONTRO IL CLOWN

C’era una volta una piccola principessa di nome Francesca. Ella viveva in una casa bellissima con un sacco di stanze, moltissimi camerieri e tante maestose piante.

Un giorno, proprio quando la principessa stava per iniziare a giocare, arrivò il clown Alex, un simpatico ragazzo che la protagonista era solita trattare male.

Come sempre, anche quel giorno Alex iniziò ad intrattenere la piccola con dei grandi balzi, ma Francesca, infastidita, gli disse: “Tu pensi di far ridere ma in realtà fai piangere!” e continuò: “Sei solo un vecchio! Non sai nemmeno saltare!”. Il povero clown, ormai stanco di essere sempre trattato male dalla piccola principessa, decise dunque che l’avrebbe uccisa.

Nei giorni successivi la piccola, vedendo che il clown la guardava in malo modo, capì di essere in pericolo e andò quindi a chiedere aiuto a suo padre, il re. Quest’ultimo, che possedeva molte armi nel suo arsenale, dopo aver ascoltato le preoccupazioni della figlia, la rasserenò: “Piccola mia, stai tranquilla, ci penserò io! Una di queste notti andrò da quel pazzo e porrò fine alla sua vita!”

Giunse la fatidica notte in cui il re avrebbe dovuto ammazzare il clown ma, ahimè, il sovrano si addormentò e tutto si concluse con un nulla di fatto. Caso volle che la notte seguente fosse proprio quella pensata dal clown Alex per uccidere la principessa. La notte successiva, infatti, il clown arrivò al castello con una spada che teneva nascosta in una borsa che portava con sé. Una volta davanti alla principessa, Alex estrasse la spada, facendo urlare di paura la piccola. All’udire delle grida, il re corse incontro al clown anch’egli armato di spada e, con un gesto di mano deciso, la conficcò dritta nel cuore del clown, uccidendolo.

Dopo questo triste episodio, il re e la principessa assunsero come clown una gentile signora che voleva molto bene a Francesca. Il re si innamorò molto presto di questa signora, i due convolarono a nozze e vissero felici e contenti insieme alla piccola principessa.

 


DALLA MORA NICOLO’


IL PANDA CORAGGIOSO

C'era una volta un panda di nome Francesco, viveva in una cantina che era stata sistemata da due bambini. Un giorno Francesco stava  giocando, e ad un tratto un cacciatore di nome Andreas che si  trovava nei paraggi urlo' “ Oggi vorrei mangiare un bel panda!”.Il panda fu presto scoperto nella sua cantina,ma fortunatamente  riusci a scappare. Il cacciatore inizio' a sparare per cercare di  colpirlo, ma Francesco schivo' le freccie velenose e nel frattempo  riusci a costruire una trappola per difendersi dal cacciatore.  Quando Andreas il cacciatore cadde sulla trappola e rimase  intrappolato il panda disse “Mi dispiace! Ma io torno nella mia  cantina”. Il cacciatore disse “Ehi no aspetta! Aiutooo!”,il panda  non lo libero' perché aveva paura di essere inseguito ancora. Cosi  Francesco continuo' a vivere felice e contento nella sua cantina,e  poteva giocare sempre senza essere minacciato dal cacciatore.

 


FASOLATO FRANCESCO


I DUE AMICI SCONFISSERO IL CAVALLO

Tanto tempo fa c’era un pappagallo che gironzolava per la sua grande casa e tante belle stanze. Ad un certo punto entrò un cavallo molto grande e spaventoso con una brutta faccia: insomma, un mostro! Il pappagallo Fafo si spaventò e volò fuori dalla finestra. Scappando si fece male. Il cavallo intanto era giunto davanti a lui. Il pappagallo disse:”Sono spacciato, dai mangiami!” Però, ad un certo punto un'ape e con il suo pungiglione punse il cavallo, che disse:”Ahia! Che male!”. L’ape, mentre il cavallo stava male, si trasformò in una tigre e portò via il Fafo nella sua tana. Fafo pensò che fosse spacciato e invece la tigre non gli fece male anzi lo curò, il pappagallo sbalordito disse:”Non vuoi mangiarmi?” e la tigre rispose:”ma certo che no!” Allora Fafo gli chiese cosa voleva farne di lui .E la tigre rispose che voleva diventare sua amica, intanto lo curò e tornò in forze, e insieme sconfissero il cavallo!

 


FIOROTTO GIACOMO


IL CACCIATORE E IL PANDA

C’era una volta un panda di nome Flavio che stava gironzolando in una casa abbandonata. La casa abbandonata era tutta rotta, senza tetto e senza finestre.

A un certo punto il panda da dentro alla casa vide il cacciatore di nome Alessandro che lo stava cercando da anni e anni perché aveva un baule con tantissimo oro però non era mai riuscito a trovarlo.

Il panda quando lo vide scappò subito perché aveva il baule in mano che doveva portare all’isola di Madagascar, il baule d’oro serviva al re, ma il cacciatore lo voleva a tutti i costi perché dentro al baule c’era un sacco di ricchezze.

Mentre il cacciatore guardava se c’era il panda, lui era già scappato in strada ma il cacciatore lo vide e lo rincorse fino al porto. Al porto il panda andò in mare con una barca a remi e pure il cacciatore.

A un certo punto Alessandro sparò alla barca del panda e quindi affondò, e poi anche quella fece la stessa fine a causa di un pescespada che gli aveva fatto un buco.

Cominciarono a nuotare e si diedero tantissimi pugni, poi cavalcarono delfini, squali e balene. Alla fine, arrivarono all’isola e portò il baule al re. Tutti i panda che c’erano quando videro il nemico lo rinchiusero in una gabbia.

Così alla fine il cacciatore ebbe lo stesso trattamento che voleva dare a loro.

Chi la fa l’aspetti.

 


LANDO SOFIA


IL PIRATA FOZE E LA CESTA ASIN

C’era una volta un pirata di nome  Fonze, era alto, bello con una barba abbastanza lunga piena di perline colorate..

Abitava in un mondo parallelo in una barca volante con, con la sua ciurma. Stavano per conquistare una

terra ma… Uno strano buco nero apparve proprio davanti a loro ed un cartone animato dentro in una Cesta sbucò fuori..il suo nome era  Asin.

Era grandissimo, pauroso e  con denti affilati più di uno squalo.

Disse:” Se non mi date il gioiello magico porterò via il pirata Fonze, perché quell’amuleto è molto potente”. E accadde. Il Cartone Asin prese il pirata Fonze e lo portò in una cantina.

Il pirata Fonze si era dimenticato che aveva il gioiello magico in tasca e a sua insaputa, il cartone Asin gli portò una bevanda con un veleno. Il pirata Fonze lo bevve e si addormentò. Il cartone Asin se ne approfittò e prese la gemma magica e la nascose. All’improvviso si chiuse la porta. Era il pirata Fonze che si era svegliato dal veleno e si era liberato.

Lui provò a creare un portale per ritornare dalla sua ciurma e combattere il malvagio Cartone Asin tutti insieme, però non ci riuscì e quindi facendosi coraggio, combatte da solo.

Fonze vinse anche se era stanco e ferito, riuscì a trovare la pietra nel magazzino che il Cartone Asin aveva nascosto e Con l’aiuto della pietra riuscì a tornare nella sua barca con i suoi amici.. Pronto a  conquistare nuove terre.

 


LENZO ADELE    

    

LA PRINCIPESSA CORAGGIOSA

C'era stato un tempo dove i principi e le principesse   governavano i paesi.

Non era molto bello per gli abitanti di quei paesi perché dovevano sempre, ma proprio sempre, obbedire alle leggi.

Però un giorno nacque una bambina di nome Francesca e cambiò tutto o, per lo meno, cambiò tutto per un piccolo periodo di tempo. Francesca era una bambina dal cuore d'oro e si capiva già dalla nascita.

Quando Francesca ebbe otto anni i suoi genitori le regalarono Anna. Si proprio cosi, Francesca ebbe una sorellina. Era una giornata d'estate, precisamente era il 21 Settembre, e Francesca stava giocando con la sua sorellina Anna, giocavano a prendere il tè. Ad un certo punto Anna era andata dentro casa per prendere un altro po' di tè ed era tornata con la teiera piena. Si aspettava di rivedere Francesca, ma non la vide più e disse: "È scomparsa ". Ebbene sì, Francesca era scomparsa. L'aveva catturata Alessandro, il più cattivo del paese nonostante intorno alla casa ci fossero delle mura". Infatti c'erano delle mura, ma lui con tutti i suoi gadget era riuscito a scavalcare il cancello. Appena lui aveva toccato il cancello era scoppiato un allarme, la principessa non senti l'allarme perché era dall'altro lato del giardino. E cosi la principessa Francesca fu catturata. La sua sorellina che faceva KARATE, andò a cercare Francesca. C'erano delle guardie che stavano alle telecamere di sicurezza e si accorsero che Anna stava uscendo dalla casa, e la rinchiusero nella camera.

Però la camera aveva una finestra e dato che aveva guardato molte volte Rapunzel sapeva come uscire;

Infatti prese tutti i suoi vestiti e fece una corda. Anna si ricordò a che ora le guardie dormivano, e cosi scappò di casa. 

Si ritrovò in un bosco, non ritrovò Francesca, ma vide un pezzo del suo vestito. Per la piccolina quel pezzo di vestito bastava e avanzava. Infatti camminando e camminando scoprì il rifugio di Alessandro ma, dato che la principessa era piccola abbastanza da nascondersi, lo fece. Cercò di spaventare Alessandro ma non ci riuscì. Alessandro catturò anche Anna. Ma per fortuna dopo un po' il cattivo era andato via per controllare se c'era qualcuno che lo stava seguendo, cosi Anna e Francesca riuscirono ad elaborare un piano. Il piano era di prendere la limetta per unghie di Francesca e grattare la corda. Una cosa che non ho detto è che Alessandro le aveva legate. Francesca prese la limetta per unghie e tagliò la corda, cosi si liberarono.

La cosa brutta è che riuscirono a scappare ma non a catturare Alessandro. Dopo un po' di tempo Alessandro ritornò sempre più cattivo, però questa volta non erano solo le principesse Anna e Francesca a combattere, ma c'era tutto il paese al loro fianco, cosi riuscirono a sconfiggerlo e a metterlo in prigione per sempre. E il paese divenne un posto migliore.

 


NARDELLA ALESSANDRO


IL CACCIATORE E FABIO

C’era una volta un panda di nome Fabio.

Fabio stava giocando in un cortile pieno di fiori con i suoi amici.

Ad un certo punto, sentì degli strani colpi, si trattavano dei colpi del cacciatore Antonio.

Tutti i suoi amici scapparono via, ma Fabio no. Il cacciatore  Antonio era medio di altezza, portava un cappello rosso,e indossava degli stivali. Lo scopo del cacciatore era di sparare al panda per cuocerlo e mangiarselo. Da una finestra i suoi amici lo guardavano terrorizzati,e anchela mamma di Fabio lo guardava ansiosa e spaventata.

Intanto il cacciatore aveva già preso il fucile.

Sparò tantissimi colpi per poterselo portare a  casa, ma Fabio li schivò tutti.

Dopo un quarto d’ora arrivò suo papà con l’auto e rimase  scioccato  da quello  che vide,

Antonio il cacciatore aveva rotto il vetro dell’ auto. Il papà scappò subito, chiuse l’ auto e  entrò in casa .

Si affacciò anche lui come gli altri.

Così adesso i suoi amici ,la sua mamma, e il suo papà lo stavano osservando.

Il cacciatore sparò tre colpi, ma Fabio gli schivò di nuovo tutti.

Ad un certo  punto il cacciatore sbagliò colpo.

Arrivò un orso che aveva sentito sparare dalla foresta e inseguì il cacciatore.

Fabio entrò in casa e disse a tutti che il cacciatore era fuggito e inseguito dall’orso.

Così la mamma preparò una torta con i mirtilli che piacevano a Fabio,e fecero una festa.

E vissero tutti felici e  contenti.

 

 

RAMPAZZO GIACOMO


L'IMMENSA BATTAGLIA TRA IL CICLOPE ED IL PRINCIPE

C'era una volta un principe di nome Francesco che abitava in una castello molto grande ed elegante e per passare il tempo giocava sulla torre più alta del castello.

Da lassù un giorno vide in lontananza un altro castello e chiese al suo papà chi vivesse in quel castello così brutto ed abbandonato.

Il padre gli raccontò che in quel castello viveva un ciclope gigante, cattivo e viscido con un solo occhio grande grande e che quel ciclope era un pericolo per tutti i reami vicini.

Francesco voleva andare dal ciclope ma il suo papà non glielo permise perché era troppo pericoloso, allora una notte Francesco uscì di soppiatto, prese il cavallo e cavalcò nel deserto fino al castello del ciclope.

Quando arrivò, il ciclope dormiva ancora ed il principe Francesco si cacciò in guai seri infilzando la sua spada nella schiena del ciclope che si svegliò ed iniziò ad inseguirlo pieno di rabbia.

Il ciclope cercò Francesco ovunque, arrivò al castello di Francesco e lo distrusse in mille pezzi, poi scappò nel deserto.

Quando il principe arrivò vicino alle macerie vide il suo papà morto e si mise a piangere disperato giurando vendetta al ciclope.

Francesco ci mise un anno e creò un esercito per combattere il mostro gigante; ma anche il ciclope aveva i suoi “scagnozzi” per difendersi e così iniziò un immensa battaglia che durò moltissimi anni.

Nella battaglia morirono tutti, tranne Francesco ed il ciclope, il principe  riuscì ad infilzare la spada nell'occhio grande del ciclope e lo uccise come lui aveva fatto con il suo papà.

Alla fine non vinse nessuno perché la guerra non porta mai nulla di buono.

 


TOGNON GIOIA


UNA MISSIONE IMPOSSIBILE

C’era una volta una principessa di nome Francesca che si trovava in un cortile pieno di rose rosse, margherite, tulipani… La principessa stava guardando i suoi fiori. Ad un certo punto una cacciatrice di nome Anna, con trecce more e occhi verdi, era nascosta tra i cespugli del castello. Anna si avvicinò pian piano al cortile e prese la pistola e cominciò a sparare. La voleva uccidere perché voleva conquistare il castello, così se Francesca fosse morta suo papà si sarebbe arreso e lei avrebbe conquistato il regno. La principessa si accorse di lei e scappò dentro il castello terrorizzata. Dentro il castello corse da suo papà e gli disse: “Papà c’è una cacciatrice che mi vuole uccidere!” e il padre rispose: “Francesca, tesoro, andiamo a vendicarci! Prendiamo dei fucili, delle pistole e vai a chiamare tua sorella Marina!”. Francesca andò a vendicarsi sparando alla cacciatrice. Anna si accorse di quello che stava accadendo perciò scappò. Anna tornò con il suo esercito, Francesca la vide e allora andò a chiamare il padre e Marina. Francesca li aveva chiamati ed erano tutti fuori davanti all’esercito. Tutti cominciarono a combattere, la famiglia di Francesca vinse e vissero tutti felici e contenti!  

 


ZALUTCHI DENIS


IL CLOWN ASSASSINO

Tanto tempo fa c’era una persona che si chiamava Filippo.

Erano le dieci di sera ed era a casa sua ma non riusciva a dormire. Dopo un po’ sentì il grido di una donna.

Per Filippo sembrava provenire dalla chiesa dove abitava un clown impazzito.

 Nel 1886 Gecson, che era un famoso scienziato che trasformava le persone in  mostri quindi come sua ultima invenzione aveva trasformato un umano in un clown  assassino che si chiamava Andrea.

Filippo entrò nella Chiesa.

La Chiesa era tutta insanguinata, c’era anche un disegno del clown.

Dopo un po’ lo vide: aveva i denti appuntiti e insanguinati e una parrucca tutta  scura.

Filippo si accorse che il clownn seppelliva la donna e Filippo aveva molta paura.

Il clown vide Filippo e disse : ” Ti ho portato dove volevo, adesso ti uccido, lo sai  perché? Perché Gecson mi ha trasformato in un mostro e anche perché non mi  ricordo niente.”

Aveva una voce gelida.

Filippo scappò però venne catturato.

Intanto il clown scavò una buca, Filippo scappò grazie al coltello e ritornò a casa. Filippo aveva molta paura e quindi decise di non ritornare più.

 Passarono 13 anni.

Filippo che aveva 21 anni circa assoldò un cecchino e uccise il clowun. E Filippo diventò famoso.

 


ZANATTA GIULIA


LA GEMMA RIPRESA

C’era una volta un principe di nome Federico che viveva in un bel castello grande e molto colorato. Il principe Federico gironzolava nella sua stanza a pensare.

A un certo punto si sentì un rumore strano, mai sentito prima, allora il principe si affacciò subito alla terrazza della camera e vide un cacciatore che stava entrando nel castello.

Il cacciatore si chiamava Andrea, aveva un aspetto molto cattivo e aveva una pistola in mano. Il principe pensò che quel rumore di prima era un colpo di pistola del cacciatore.

Il principe vedendo che il cacciatore stava salendo andò subito a fermarlo, lo portò fuori dal castello e gli chiese: “Come ti chiami?”

Il cacciatore rispose: “Andrea!”

“Cosa vuoi da me?”, gli chiese il principe.

Ma il cacciatore non rispose e cominciò a sparare perché aveva visto la gemma dentro la tasca del principe e la voleva .

Il principe non capiva cosa volesse il cacciatore, poi vide che stava guardando i suoi pantaloni e allora capì che voleva la gemma ed esclamò: “Non l’avrai mai questa gemma!”

Intanto stava anche cercando di schivare gli spari del cacciatore. A un certo punto il principe si distrasse e il cacciatore lo colpì, riuscì a prendere la gemma e scappò via .

Il principe riuscì a rialzarsi e iniziò a rincorrere il cacciatore.

Alla fine lo raggiunse, riprese la sua gemma e la pistola. Così il principe riuscì e sparare al cacciatore, chiamò subito la polizia per venirlo a prendere. Arrivarono e lo portarono via.

Da quel momento il principe visse felice e al sicuro.

 


ZHANG VITTORIO


IL PAPPAGALLO E IL COCCODRILLO

Un giorno dell'anno 3000 c'era un pappagallo di nome Francesco che giocava con un piccione con la PlayStation. Giocava solo di notte. Un giorno arrivò un coccodrillo che si chiamava Albert, che strisciava per morsicare il pappagallo. Il coccodrillo era tecnologico. Il pappagallo lo scoprì, scappò in una montagna e sulla vetta incontrò un'aquila. L'aquila era un maestro di kung fu. Il pappagallo chiese se poteva aiutarlo e lei accettò in cambio di caramelle. Quando fu pronto il pappagallo sfidò il coccodrillo. La sfida iniziò: coccodrillo fu sconfitto; nella battaglia perse l'equilibro e fu battuto. Il pappagallo diede le caramelle all‘aquila per ringraziarla; ora lei è tranquilla e finalmente a casa, e il pappagallo continua a giocare con la Playstation.

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