CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA
CREAZIONE DI UN FUMETTO
(incipit concorso)
Erano trascorsi pochi mesi dal matrimonio tra Daniel e Camilla e dalla loro incoronazione. Tutto era ritornato alla normalità nel regno. Ma un giorno, alle prime luci dell’alba, a corte arrivò Giovanni uno dei giovani cavalieri del collegio che volle parlare con il re. Era stanco e molto provato, riuscì solo a dire “Daniel… Diego De Villamar è in pericolo, al collegio abbiamo bisogno di te”. Daniel incrociò lo sguardo spaventato di Camilla che senza indugio gli disse: “Vai!”.
Senza esitare un attimo, Daniel prese il suo cavallo e partì con Giovanni.
Fu un viaggio lungo e faticoso, durante il quale Giovanni spiegò al compagno l’accaduto.
“La sera del 4 agosto, nella grande sala del collegio, stavamo festeggiando il compleanno di Diego De Villamar quando, ad un tratto, si sono spente le luci e inevitabilmente la festa si è trasformata in un gran caos. Quando la situazione è tornata alla normalità, ci siamo resi conto che il rettore era scomparso” raccontò Giovanni e continuò:
“Ci era giunta la notizia che pochi giorni prima, il 2 agosto, Marcus e il suo compagno di cella Nicolas erano riusciti ad evadere dalla prigione in cui erano rinchiusi insieme, quindi abbiamo subito capito che erano loro i responsabili di questo rapimento.”
Finalmente Daniel e Giovanni giunsero al collegio e iniziarono la ricerca del rettore.
Intanto Marcus e Nicolas si fecero guidare da Diego nei sotterranei dell’edificio visto che la loro missione era impossessarsi del tesoro del collegio e sapevano che lì era stato nascosto.
De Villamar condusse i due malviventi fino ad un passaggio segreto che si aprì nel muro e raggiunsero una sala dove il rettore sosteneva fosse nascosto il bottino.
Non appena entrati, il passaggio si chiuse alle loro spalle.
Nicolas si guardò intorno molto attentamente come se fosse stato alla ricerca di qualcosa.
Poi chiese a Marcus di accendere una torcia al centro della sala; egli intanto, con una mano, stava trascinando il povero rettore che aveva le mani legate da una corda.
Marcus e Diego si trovarono quindi al centro della stanza quando, improvvisamente, Nicolas azionò una leva seminascosta tra due pietre e dal soffitto scese una gabbia che intrappolò i due.
A questo punto tutti si accorsero che, mentre cadeva la trappola, si aprì in una parete della stanza una porta segreta che nascondeva il prezioso tesoro.
Marcus era al settimo cielo ed esclamò: “Bravissimo Nicolas, ora liberami che finalmente siamo ricchi e possiamo scappare!!”
Nel frattempo arrivarono anche Daniel e Giovanni che, attratti dai rumori, cercarono in tutti i modi di sfondare la porta nel muro, ma non ci riuscirono.
Nicolas aprì la gabbia, Marcus pensò di poter uscire invece venne bloccato dalla spada del compagno che gridò: “Fermo lì, mascalzone! Hai già fatto troppo male a persone a me care, verrai di nuovo rinchiuso in prigione e non vedrai mai più la luce del sole.”
“Ma sei impazzito?! Cosa stai facendo?” esclamò Marcus.
Anche Diego, sbalordito, chiese: “Ma cosa sta succedendo?”
A questo punto Nicolas riaprì il muro-passaggio per far entrare anche Daniel e Giovanni.
Daniel non poteva credere ai suoi occhi: aveva ritrovato, all’interno della stanza, il suo caro vecchio amico Nicolas, compagno di collegio, che pensava fosse morto in battaglia.
I due, dimenticandosi per un momento di tutta la situazione, si strinsero in un lungo e caloroso abbraccio.
Anche Diego De Villamar finalmente riconobbe il suo allievo che raccontò di essere stato imprigionato ingiustamente per un furto da lui non commesso e di non aver avuto abbastanza soldi per pagare per la sua liberazione.
In prigione era capitato in cella con Marcus e, quando aveva capito il motivo per il quale lui voleva evadere, aveva deciso di partecipare al piano ma solo per poter aiutare il suo grande amico Daniel.
Diego De Villamar ringraziò di cuore Nicolas e, come ricompensa, gli offrì dieci monete d’oro per poter pagare la cauzione e tornare in libertà.
Marcus invece venne rinchiuso definitivamente nei sotterranei delle prigioni dalle quali non uscì più.
Così Daniel, Giovanni, Nicolas e Diego tornarono al castello da Camilla dove festeggiarono per l’amicizia ritrovata e per il lieto fine di questa nuova avventura.