CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

Irene Genovese


Quarta C - Scuola Primaria "Don Milani"

Istituto Comprensivo IGINO PETRONE

CAMPOBASSO (CB)


CATEGORIA D

(incipit concorso)

Erano trascorsi pochi mesi dal matrimonio tra Daniel e Camilla e dalla loro incoronazione. Tutto era ritornato alla normalità nel regno. Ma un giorno, alle prime luci dell’alba, a corte arrivò Giovanni uno dei giovani cavalieri del collegio che volle parlare con il re. Era stanco e molto provato, riuscì solo a dire “Daniel… Diego De Villamar è in pericolo, al collegio abbiamo bisogno di te”. Daniel incrociò lo sguardo spaventato di Camilla che senza indugio gli disse: “Vai!”.


E VISSERO TUTTI FELICI E CONTENTI

 

Daniel e Giovanni andarono nella prigione ma tutti gli impiegati dissero che  non c’era nessuno di nome Diego De Villamar. Allora si recarono a casa di due  cattivi nuovi del paese: Luca ed Emanuel. Arrivati a destinazione Daniel chiese: “Avete visto Diego De Villamar?” - “No”- disse Luca - “Non c’è nessuno”- e chiusero la porta. Così Giovanni e Daniel intuirono cosa fare: andare dallo stregone Bisus, il fratello di Bisù, e farsi dare una polvere magica, di cui bastava solo l’odore per svenire, e un violino  che comandava le persone suonando. Ottenuto ciò che cercavano, si recarono di nuovo davanti la casa dei due cattivi, bussarono con tute anti polvere e, prima che richiusero nuovamente la porta, Daniel buttò un’ampolla senza il tappo nella casa di Emanuel e Luca. Ora occorreva qualcuno che sapesse suonare il violino;  solo Flavia sapeva farlo, la cugina di Camilla. La mandarono a chiamare e quando arrivò si mise subito a intonare una melodia ammaliante che condusse i due brutti ceffi in prigione. Ora dovevano pensare a Diego! Corsero dentro la casa dei due cattivi, ormai lontani perché in prigione, e purtroppo videro che non c’era davvero nessuno. Un momento però… guardando meglio dappertutto scoprirono  il posto in cui Luca e Emanuel mettevano tutte le persone che rapivano: trovarono una mappa su cui era disegnata un’ alta montagna piena di alberi oramai rinsecchiti e sulla cima tante  X che indicavano le persone rapite.

Di corsa cercarono di raggiungere quel luogo inquietante e quando arrivarono dopo tante peripezie   scorsero da lontano  Diego De Villamar. Urlarono a gran voce: ”Ehi Diego arriviamo!” e Giovanni aggiunse: “Povero Diego, non aveva fatto niente di male!”  Era legato con una corda,  attaccato ad un palo lungo almeno 7m, con un bavaglio sulla bocca e con accanto delle guardie con una spada puntata su di lui. Daniel e Giovanni si misero dei teli neri addosso per camuffarsi con le guardie e salirono fino in cima. Arrivati, dissero con affanno: ” Tranquilli Siamo Luca ed Emanuel.  Liberatelo e filate via subito!“

Quando fu libero,  Diego disse : ”Sapete che mi sembrate Daniel e Giovanni? Guardate le vostre scarpe sono identiche alle loro, inoltre Luca e Emanuel mi hanno rapito e non possono liberarmi” - ”Bravo! Ci hai riconosciuti!”- dissero Daniel e Giovanni . Poi Giovanni chiese: ”Ma perchè ti hanno rapito se non hai fatto niente di male?” – “Bhè”- “disse Diego” in realtà ho rubato il cavallo reale di Emanuel, e anche se gliel’ho restituito non l’aveva presa molto bene”. ”Accidenti! Questo non lo dovevi assolutamente fare.” Disse Daniel. E vissero tutti …ah no...si stavano dimenticando dei veri  Luca ed Emanuel!  L’incantesimo del violino  non durava per sempre. A questo punto solo un rito avrebbe potuto cambiare le cose. Per questo fu chiamato Abdon , uno sciamano saggio, e poi, naturalmente, anche Flavia per eseguire il rito. Durante il suo svolgimento comparve alla vista di tutti gli spettatori un portale magico che affascinava con i suoi colori; se si oltrepassava conduceva le vittime dell’incantesimo in un mondo surreale. In questo modo  l’incantesimo della polvere magica e del violino si sarebbe dissolto riportando nel mondo reale coloro che erano li’.  Alla fine di questa faticosa  giornata tutti furono invitati al castello per una cena reale, compresi Luca ed Emanuel con la promessa che da allora in poi sarebbero stati onesti e avrebbero evitato i conflitti.

E VISSERO TUTTI FELICI E CONTENTI!

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