CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA
CREAZIONE DI UN FUMETTO
(incipit concorso)
Erano trascorsi pochi mesi dal matrimonio tra Daniel e Camilla e dalla loro incoronazione. Tutto era ritornato alla normalità nel regno. Ma un giorno, alle prime luci dell’alba, a corte arrivò Giovanni uno dei giovani cavalieri del collegio che volle parlare con il re. Era stanco e molto provato, riuscì solo a dire “Daniel… Diego De Villamar è in pericolo, al collegio abbiamo bisogno di te”. Daniel incrociò lo sguardo spaventato di Camilla che senza indugio gli disse: “Vai!”.
Alle porte di una nuova sfida (la missione dei tre eroi)
I due uscirono dal castello col cuore alla gola, soprattutto Daniel che non seppe quasi nulla da Giovanni, anche lui spaventato di trovare il collegio in condizioni peggiori da quando lo aveva lasciato.
Dopo molto tempo Daniel e Giovanni arrivarono al collegio pieno di crepe e di fiamme sulle mura!
Daniel sguainò il suo pugnale, la stessa cosa che fece Giovanni, anche se non serviva visto che il pericolo era
un...VULCANO! Stava riemergendo dal suolo con sopra dei guerrieri: i Lavitiani un popolo che fino ad ora era considerato inesistente da mille anni.
Avevano assediato il collegio già da due notti. I poveri allievi nascosti dietro i barili, avevano paura di quella gente; Diego aveva una gamba fratturata visto che il vulcano, riemerse proprio mentre lui era su una scala a sistemare le lanterne nel suo ufficio. La frattura non era grave, però tossiva molto forte: infatti inalò molto fumo visto che il suo ufficio fu il primo ad andare in fiamme, quello si che era grave!
Daniel e Giovanni si fermarono per un attimo pensando a come fosse il collegio un mese prima dell'accaduto.
"Muoviamoci!"Disse Giovanni, che corse verso Diego in mezzo alle fiamme e che continuava a tossire sempre più forte.
Purtroppo il rettore stava pian piano cedendo sulle braccia di Daniel che lo teneva stretto.
Daniel, prese un arco intento ad uccidere tutti coloro che avevano fatto del male al rettore e agli allievi spaventati ma appena cercò di mirare un guerriero Giovanni lo fermò:"Che fai ! Così si arrabbieranno con noi" "Hai ragione" rispose Daniel, che si iniziò ad incamminare verso il castello.
Arrivati al collegio Daniel e Giovanni portarono il rettore su un letto per farlo riposare ;il povero rettore tossiva forte, non si sapeva come fare! Il giorno dopo il rettore stava meglio però non poteva muoversi a causa della frattura alla gamba, Daniel e Giovanni sono stati tutta la notte a pensare come liberare il collegio e i suoi allievi dall'assedio dei Lavitiani. Non avevano un' idea ben precisa su come fare, perchè Daniel e Giovanni non volevano una battaglia; uno di loro ebbe un'idea ...il polline del sonno che però non avevano ; lo avevano nel laboratorio del collegio ormai in fiamme.
"Per ora l'unico modo è la battaglia!"Disse Giovanni a Daniel che si ostinava a dir di no a quell'idea;
"Non c'è molto tempo a disposizione troviamo un piano subito!"
Camilla venne nella stanza dove riposava il rettore per vedere se Daniel aveva detto la verità: che il rettore era gravemente malato."Ebbene sì " disse Camilla, che non era preoccupata, visto che Daniel esagera sempre "Stia tranquillo ci pensiamo noi a liberare il collegio dall'assedio dei Lavitiani ".
" Grazie non so come ringraziarvi siete troppo gentili!" Rispose il rettore a voce bassa.
Camilla volle provare a chiedere se poteva assistere al piano per liberare il collegio riposta:"Si! D'altronde, sai usare sia spada che balestra"Rispose Daniel sicuro di ciò che aveva detto.
I tre si incamminarono verso il collegio... era tutto nelle loro mani.