CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA
CREAZIONE DI UN FUMETTO
(incipit concorso)
Erano trascorsi pochi mesi dal matrimonio tra Daniel e Camilla e dalla loro incoronazione. Tutto era ritornato alla normalità nel regno. Ma un giorno, alle prime luci dell’alba, a corte arrivò Giovanni uno dei giovani cavalieri del collegio che volle parlare con il re. Era stanco e molto provato, riuscì solo a dire “Daniel… Diego De Villamar è in pericolo, al collegio abbiamo bisogno di te”. Daniel incrociò lo sguardo spaventato di Camilla che senza indugio gli disse: “Vai!”.
La rivolta del Cavaliere Ermenegildo
Erano trascorsi pochi mesi dal matrimonio tra Daniel e Camilla e dalla loro incoronazione. Tutto era ritornato alla normalità nel regno. Ma un giorno, alle prime luci dell’alba a corte arrivò Giovanni uno dei giovani cavalieri del collegio che volle parlare con il re. Era stanco e molto provato, riuscì solo a dire ...”Diego De Villamar è in pericolo, al collegio abbiamo bisogno di te”. Daniel incrociò lo sguardo spaventato di Camilla che senza indugio disse: “Vai” …
Allora Daniel partì per il collegio seguito da Giovanni.
Arrivato a destinazione trovò Diego De Villamar che combatteva contro uno studente che era uno dei più abili e forti del collegio.
Tutti lo lodavano per il suo coraggio e la sua bravura ma aveva un difetto: era un ragazzo avido di potere e il suo obiettivo era prendere il posto di Diego De Villamar.
Diego con la spada tra le mani urlò: “Non vincerai mai Ermenegildo!” - “E chi te lo dice?” rispose il ragazzo.
Daniel, che aveva seguito lo scontro, li interruppe dicendo: “Io! Sono il RE e sta a me decidere la proclamazione del rettore!”.
Ermenegildo si voltò di scatto verso Daniel e con una risata cattiva disse :”Caro RE, sai bene che sono anche più forte di te ! Sai bene che ti conviene scegliere me se vuoi salvarti la pelle!”
Daniel, dopo queste parole, fu costretto a sguainare la spada ed a iniziare un duello con Ermenegildo che con la sua abilità riusciva a schivare i colpi inflitti dal RE.
Ad un tratto Ermenegildo si lanciò su Daniel che cadde a terra perdendo la sua spada.
Diego De Villamar, seppur ferito ad una gamba, decise di aiutare Daniel. Si trascinò verso la spada, la afferrò e la passò a Daniel che con uno scatto fulmineo trafisse ad un braccio Ermenegildo che cadde a terra.
“Hai perso il duello! Ora ti conviene andare via dal collegio e dal regno, prima che io ponga fine alla tua esistenza” disse Daniel .
Ermenegildo ferito e con voce bassa disse: “Perdonatemi mio RE ! Vi scongiuro, non farò mai più una cosa del genere!”.
Il ragazzo piangendo si inginocchiò al cospetto di Daniel che impietosito decise di perdonarlo.
“ Ti perdono Ermenegildo! Ma da oggi in poi dovrai essere buono e rispettoso nei confronti del rettore e dei tuoi compagni!”. Il ragazzo chiese scusa a Diego e ritornò nella sua camera.
Daniel tornò al castello e tranquillizzò Camilla che per festeggiare l’impresa organizzò un grande banchetto e regalò al suo sposo un nuovo scudo.
Da quel momento Daniel portò lo scudo in ogni sua battaglia come porta fortuna. Vissero per qualche anno felici e contenti.