CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA
CREAZIONE DI UN FUMETTO
Djordja Zujkic
Quinta C - Scuola Primaria "G. GHIROTTI"
Istituto Comprensivo di Creazzo
Creazzo (VI)
INSEGNANTE:
Maestra MARIA GULISANO
CATEGORIA D
(incipit concorso)
Erano trascorsi pochi mesi dal matrimonio tra Daniel e Camilla e dalla loro incoronazione. Tutto era ritornato alla normalità nel regno. Ma un giorno, alle prime luci dell’alba, a corte arrivò Giovanni uno dei giovani cavalieri del collegio che volle parlare con il re. Era stanco e molto provato, riuscì solo a dire “Daniel… Diego De Villamar è in pericolo, al collegio abbiamo bisogno di te”. Daniel incrociò lo sguardo spaventato di Camilla che senza indugio gli disse: “Vai!”.
La cattiveria di una straniera
Erano trascorsi pochi mesi dal matrimonio tra Daniel e Camilla e dalla loro incoronazione. Tutto era ritornato alla normalità nel regno. Ma un giorno, alle prime luci dell’alba, a corte arrivò Giovanni, uno dei giovani cavalieri del collegio, che volle parlare con il re. Era stanco e molto provato, riuscì solo a dire…. “Diego De Villamar è in pericolo, al collegio abbiamo bisogno di te”. Daniel incrociò lo sguardo spaventato di Camilla che senza indugio gli disse: “Vai”.
Daniel la salutò con un bacio ed insieme a Giovanni si diressero verso il collegio, ad attenderli c'era una situazione davvero spregevole. Fiamme ardevano ovunque, le pareti crollavano; il collegio era stato attaccato! Il giovane re vide che Diego De Villamar era in pericolo di vita, quindi decise di buttarsi in mezzo alle fiamme per salvarlo.
Nel frattempo al castello Camilla attendeva il suo sposo con ansia, quando improvvisamente una giovane donna seguita da due uomini bussò al castello: - Apritemi, porto notizie del re Daniel! – esclamò.
Camilla non appena sentì quelle parole ordinò alle guardie di far entrare la donna. La straniera era alta, con un viso ovale, aveva la pelle candida con i capelli lunghissimi biondi un po' arruffati, gli occhi erano verde come lo smeraldo, le labbra eran sottili, le guance rosse come il sangue e il naso era bitorzoluto. Indossava un vestito nero tutto stracciato e delle scarpe talmente vecchie e bucate che le si vedevano i piedi. Era così brutta che sembrava una strega.
-Cara regina, Daniel ha bisogno di lei, se mi segue la porterò da lui- disse l’astuta donna, ingannando la regina.
Camilla non esitò neanche un attimo, salì a bordo della carrozza insieme alla donna e i due uomini. Ad un certo punto la carrozza si fermò con una frenata brusca, la donna scese e i due uomini legarono la regina lasciandola nel bosco.
-I lupi questa notte avranno un buon pasto!- urlò la donna mentre la carrozza si allontanava. Camilla era disperata, il bosco era abitato dai lupi e sapeva che quando sarebbe arrivata la notte questi l’avrebbero divorata.
Al collegio, intanto, Daniel chiedeva a Diego De Villamar chi fosse stato ad appiccare il fuoco, ad un tratto comparve la malefica donna che gli disse: - Sono stati i miei uomini, ho ordinato loro di farlo per portarti qui ed avere il tempo di rapire Camilla e darla in pasto ai lupi!
-Dov’è Camilla? Portami da lei, tu non sarai mai una Regina, io amo lei e la amerò per sempre! – rispose Daniel con le lacrime agli occhi.
Diego con agilità saltò sulla donna facendola cadere a terra, poi rivolgendosi a Daniel disse: - Corri nel bosco prima che cali la notte e trova Camilla, a lei ci penserò io!-.
Daniel saltò sul suo cavallo e si addentrò nel bosco. Gridava forte il nome della sua sposa con la speranza che fosse ancora viva. Ad un certo punto sentì dei lupi ululare e tra essi riconobbe uno strillo di voce femminile; era Camilla che stava per essere divorata da un lupo. Daniel con la sua spada trafisse il lupo e salvò la sua amata che cadde a terra per lo spavento.
Il re la prese tra le sue braccia, la tranquillizzò e la portò al castello.
Intanto Diego De Villamar aveva portato la malvagia donna nel bosco per darla in pasto ai lupi.
Il giorno seguente Daniel convocò Diego De Villamar, Giovanni e tutti i cavalieri e comunicò loro che la Regina era sana e salva e che di lì a breve il collegio sarebbe stato ricostruito.
