CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA
CREAZIONE DI UN FUMETTO
(incipit concorso)
Erano trascorsi pochi mesi dal matrimonio tra Daniel e Camilla e dalla loro incoronazione. Tutto era ritornato alla normalità nel regno. Ma un giorno, alle prime luci dell’alba, a corte arrivò Giovanni uno dei giovani cavalieri del collegio che volle parlare con il re. Era stanco e molto provato, riuscì solo a dire “Daniel… Diego De Villamar è in pericolo, al collegio abbiamo bisogno di te”. Daniel incrociò lo sguardo spaventato di Camilla che senza indugio gli disse: “Vai!”.
Gli sposi promessi e l'ombra intrappolata
PROLOGO:
Erano trascorsi pochi mesi dal matrimonio tra Daniel e Camilla e dalla loro incoronazione. Tutto era ritornato alla normalità nel regno. Ma un giorno, alle prime luci dell’alba, a corte arrivò Giovanni uno dei giovani cavalieri del collegio che volle parlare con il re. Era stanco e molto provato, riuscì solo a dire “Daniel… Diego De Villamar è in pericolo, al collegio abbiamo bisogno di te”. Daniel incrociò lo sguardo spaventato di Camilla che senza indugio gli disse: “Vai!”. Daniel partì subito. Durante il viaggio non scambiò una parola con Giovanni, lo addolora troppo lasciare Camilla e inoltre era preoccupato “cosa sarà successo, dev’essere qualcosa di serio se mi hanno chiamato” si tormentava Daniel.
CAPITOLO 1:
‘‘L’Ombra’’
Arrivò la sera finalmente la carrozza si fermò, il collegio era strano, le finestre erano rotte e la porta era tutta nera e si sentiva uno strano odore provenire da dentro sembrava profumo di girasoli. Daniel si fece coraggio e entrò lasciando Giovanni fuori dalla porta, che appena se ne accorse spaventato lo rincorse dentro. Il collegio dentro era ancora più strano, la sala di ingresso sembrava uscita dall'Egitto era tutta gialla; per terra c'era un po’ di sabbia e in giro era pieno di geroglifici; non sembrava vero. Tramite una porta bianca con un vetro al centro,apparsa dopo che loro entrarono, si arrivava al salotto comune che era ancora più strano. Sul muro c’era un rettangolo nero che premendo un pulsante cambiava colore e si vedevano cose strane, erano delle persone che parlavano qualcuno le doveva aver’intrappolate, Daniel si rivolse a loro <<Oh, miei gentili amici, io vi libererò appena scoprirò cosa duole al collegio, quindi aspettate qui il mio ritorno>>.
Daniel osservò il resto della stanza, c'erano degli strani mobili e dei girasoli in dei vasi, ecco da dove veniva il profumo.
Proprio in quel momento davanti a Daniel apparve una porta era rossa e avvolta da teschi. Era confuso il quel punto c’erano le scale che portavano ai dormitori, non riusciva proprio a capire pensò che forse era meglio uscire schiarirsi le idee e preparare un piano, per capire cosa stava succedendo. Daniel fece per uscire ma quando si voltò… la porta era sparita! Ed adesso che ci pensava non c’era più neanche Giovanni era solo.
All’improvviso vide una sagoma nera con occhi bianchi come la neve; sembrava un ombra. <<Daniel! Sei tutto solo. Dove sono i tuoi amici? Ti hanno abbandonato>> disse con voce roca. <<Chi sei tu, come fai a sapere il mio nome e che vuoi da me?>> rispose Daniel spaventato; <<Io? Scusa, non mi sono presentato… ma per sapere chi sono, due prove dovrai superare e mai indietro dovrai guardare. Vediamo se sei davvero un cavaliere di cui ci si può fidare!>> rispose la figura strana e paurosa. <<Come fai a sapere che sono un cavaliere. Torna qui non andare via>> Urlo Daniel con tutta la voce che aveva in gola ma la figura era svanita nel nulla nello stesso modo in cui era arrivata.
CAPITOLO 2:
‘‘Il videogioco’’
Daniel non potendo fare altro, attraversò la porta che aveva visto prima. Era in una stanza verde ma strana sembrava ciò che era dentro il rettangolo nero prima, era pieno di buchi con sotto della lava e c’erano delle monete per terra. Apparvero nel cielo 4 cuori rosso fuoco e poi sentì una voce era quella dell’Ombra di prima.
<<Se la prima prova vuoi superare fino alla striscia rossa con scritto finish devi arrivare!>> disse e poi sparì di nuovo. Daniel era abbastanza confuso, non capiva di cosa parlava. Be’ se ci voleva arrivare avrebbe dovuto superare questi buchi con la lava, prese la rincorsa e cercò di saltare ma cadde nella lava. Daniel vedeva già la sua morte ma tornò all'inizio, poi vide che uno dei cuori in cielo si spezzò e sparì; dovevano essere le sue possibilità di vincere senza cadere! Daniel riprovò, riuscì a fare i primi due salti ma poi cadde. Ora aveva solo due possibilità; Daniel raccolse tutte le sue forze, fece i primi due salti e il terzo con un po’ più di fatica ma arrivò a pelo, purtroppo al quarto cadde. Aveva solo una possibilità! Si concentrò e con tutta la forza che aveva riuscì a fare i primi tre salti; poi fece il quarto, arrivando a pelo. Poi schivò dei martelli che andavano da destra a sinistra ma non erano molto veloci. Alla fine riuscì ad oltrepassare la scritta Finish e a vincere la prova.
<<Bravo, ti sei dimostrato coraggioso… ma non sarà così semplice d'ora in poi. Ancora una prova di astuzia e di destrezza ti aspetta e poi ti rivelerò la mia identità. Buona fortuna te ne servirà!>>.
CAPITOLO 3:
‘‘La magia pericolosa’’
Daniel attraversò un’altra porta questa volta era tutta colorata. Dentro c'era una scala molto lunga, sembrava quella della torre di un castello. Daniel iniziò a salire le scale, salì e salì sembrava quasi infinita quella scala. Finalmente davanti a lui apparve una porta tutta grigia, la attraversò. Dietro c’era un’altra scala che sembrava uguale a quella di prima. Daniel non capiva era troppo strano, comunque percorse le scale fino ad arrivare ad un’altra porta, uguale a la prima, Daniel la attraversò “finalmente sono arrivato” pensò. Sentì un rumore come l’oro che cadeva ma ormai aveva già attraversato la porta. Subito dopo si ritrovò davanti un altra scala, proprio come quelle delle due volte prima. Daniel si accorse di aver perso l’anello del matrimonio con Camilla, doveva essergli caduto prima di attraversare la porta ecco cos'era stato quel rumore. Fece per girarsi e riattraversare la porta per prendere l’anello ma quando si girò dietro di lui c’era la porta da cui era entrato nella prima stanza e l’anello era per terra li avanti. Proprio lì vicino c’era un tavolo, che all’inizio non c’era, che sopra aveva 3 boccette con dei liquidi dentro. Daniel si chinò per leggere le etichette delle boccette: Sulla prima c’era scritto “ ereB noN ”; sulla seconda c’era scritto “ atsuiG adsrtS ”; sulla terza invece c’era scritto “ Solo EMERGENZE ”. Daniel ci ragionò; poi vide sul muro una scritta molto piccola “ prendi lo specchio sul muro e guarda i biglietti dallo esso”a quel punto riuscì a capire cosa c’era scritto! Erano scritti al contrario e con lo specchio si riusciva a leggerli giusti; così riuscì a capire che la prima boccetta era quella sbagliata essendo che sopra c’era scritto “Non Bere” e che invece la seconda era quella giusta e sopra c’era scritto “Strada Giusta”. Daniel bevve la seconda pozione e si ritrovò davanti a una porta dello stesso colore dell’ombra.
CAPITOLO 4:
“La scelta giusta”
Daniel udì una voce <<Bravo non c’è che dire, ebbene io mantengo sempre le promesse ora ti rivelerò chi sono ma prima devi sapere una cosa. Una volta che saprai chi sono io sparirò e con me tutti quelli che si trovano qui dentro tranne te ovviamente. Se invece tu mi lascerai non dirtelo lascerò questo posto e ti ridarò tutte le persone che si trovano al suo interno. Devi scegliere la curiosità o le persone bloccate qui!>> disse. <<Ti lascio fino a che tutta la sabbia della clessidra sarà scesa giù. Scegli con saggezza>> disse e proprio in quel momento Daniel si ritrovò dall’altro lato della porta con una clessidra gigante davanti. La sabbia scorreva in fretta e Daniel non sapeva che fare. Pensava a Camilla a quanto volesse tornare da lei e a tutte le persone che si trovavano lì però pensava anche a quanto avrebbe voluto sapere chi fosse l’ombra! Continuava a camminare su e giù e più andava sù e giù più la sabbia scendeva veloce. Forse avrebbe dovuto scegliere la cosa più giusta ma la curiosità era troppo forte <<Perché dev’essere così difficile>> continuava a chiedersi tormentandosi. Daniel finalmente capì tutto chiamò l’ombra e gli disse … <<Sono stato veramente ingenuo. In realtà non c’è una scelta giusta essendo che nessuna delle due è realizzabile. Perché tu in realtà non sei che un'ombra che grazie a una magia è riuscita a prendere vita. Non hai poteri particolari tutto questo in realtà è una magia di uno stregone che ha voluto punirti per questo le prove non erano così tanto difficili per questo non mi hai potuto rivelare chi sei! Questa è una maledizione e io l’ho scoperto e adesso ho deciso di liberarti da tutto ciò quindi l’unica cosa che ho da dire è…>>
L’ombra lo guardava piangendo <<Io ti libero per sempre dalla tua maledizione>> A quel punto l’ombra diventò uno spirito, un anziano con una barba molto lunga che si avvicinò al giovane e gli disse <<Grazie, sei veramente un cavaliere valoroso>> prese fiato e continuò <<io ti dono per questo una spada la spada più potente del mondo ma promettimi che prima di morire metterai la spada in una roccia e solo un puro di cuore la potrà estrarre. Dunque ti presento Excalibur. Buona fortuna giovane cavaliere>>. Poi lo spirito sparì e il collegio tornò come prima e tornarono anche tutte le persone che erano dentro. Dopo aver salutato tutti, Daniel tornò da Camilla che lo non vedeva l’ora che tornasse.