CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA
CREAZIONE DI UN FUMETTO
(incipit concorso)
Erano trascorsi pochi mesi dal matrimonio tra Daniel e Camilla e dalla loro incoronazione. Tutto era ritornato alla normalità nel regno. Ma un giorno, alle prime luci dell’alba, a corte arrivò Giovanni uno dei giovani cavalieri del collegio che volle parlare con il re. Era stanco e molto provato, riuscì solo a dire “Daniel… Diego De Villamar è in pericolo, al collegio abbiamo bisogno di te”. Daniel incrociò lo sguardo spaventato di Camilla che senza indugio gli disse: “Vai!”.
Chiedendo aiuto anche ad Alessandro e a Massimo,Daniel sali’sul suo bellissimo e muscoloso cavallo bianco insieme a Giovanni,che non riusciva a reggersi in piedi,perché stremato ed affamato. Lo rifocillo’,lo fece riposare un pochino e poi tutti assieme si diressero verso il collegio di San Giorgio.
Il collegio era situato vicino alle rive del lago di Como,immerso nella natura tra frutteti profumati e colorati,olivi e fiori variopinti di tutte le specie.
Daniel non riusciva a capire di tutta questa fretta nel dirigersi al collegio e si chiedeva continuamente cosa stesse succedendo.
Giovanni aveva saputo che Diego De Villamar era in pericolo e al collegio avevano bisogno di lui. Ma cosa stava succedendo realmente? Più in fretta possibile raggiunsero il collegio e trovarono il rettore rinchiuso nel suo ufficio e tenuto in ostaggio da un paio di studenti, che protestavano per il carico esagerato di studio giornaliero,che impediva loro di esercitarsi a cavallo e con la spada. Erano veramente arrabbiati e stanchi. La loro protesta era a nome di tutti gli studenti
del collegio,esasperati dallo studio esagerato.
I due ribelli si chiamavano Marco ed Angelo. Appartenevano a delle facoltose e famose famiglie della zona di commercianti di tessuti pregiati di seta e cotone. Erano due ragazzi di 18 anni che da gg chiedevano di essere ascoltati dal rettore,ma invano,così esasperati hanno deciso di agire con la forza per essere ascoltati. Muniti di spada,si sono barricati nell’ufficio del rettore con il rettore stesso. Ma cosa avrebbe mai potuto fare il rettore se non promettere loro di interagire con gli altri insegnanti? Daniel,arrivato al collegio,sali’su per le scale più velocemente possibile e,dopo aver buttato giù la porta con il corpo,entrò nell’ufficio,dove c’erano i due ragazzi che puntavano le armi contro il rettore.
Con molta diplomazia e pazienza e dopo aver tranquillizzato i due ragazzi e liberato il rettore,Daniel cercò di far ragionare i due ragazzi,facendo capire loro che non è con la forza che si risolvono i problemi e trovando un accordo con il rettore…finalmente gli animi si erano tranquillizzati.
Daniel e Diego poterono rilassarsi,davanti ad un bel boccale di birra, sdrammatizzando sull’accaduto.
Iniziarono a ricordare i vecchi tempi,quando anche loro diciottenni pensavano di poter cambiare il mondo con la forza e con la loro ricchezza. Ricordarono le loro primebravate,i loro sogni,che Daniel è riuscito a realizzare. “Bei tempi” continuavano a ripetersi,i tempi della giovinezza senza pensieri pesanti ed importanti. Ora Daniel è sposato e sicuramente la vita deve essere più responsabile,ricordando però sempre quanto bello sia avere per tesoro un amico per sempre.