CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA
CREAZIONE DI UN FUMETTO
5° C, CLASSE DELLA PACE!
Era sera quando squillò il telefono del maestro Teo:era il preside della scuola che disse:"Buonasera maestro ,la informo che domani, in classe, ci sarà un nuovo alunno; mi ha appena chiamato la casa famiglia dicendomi che è un bambino ucraino,ha paura delle persone a causa della guerra e allora ho deciso che, per lui, la sua classe sia la piu' adatta."
Il maestro ringraziò il preside e lo salutò.
La mattina seguente, il maestro, arrivato a scuola, sentì un pianto proveniente dai bagni, entrò e vide un bambino che piangeva e capì subito che era Danylo, gli si avvicinò e si presentò con un tono della voce rassicurante: "Io sono Teo e sarò il tuo maestro."
Il bambino, sentendo quelle parole, sì tranquillizzò, capì che Teo era buono e disse: "Da quando è scoppiata la guerra, ho paura delle persone."
Il maestro, gli disse quasi sotto voce: "Ora puoi stare sereno, andiamo a conoscere i tuoi nuovi compagni!".
Il maestro Teo entrò in classe e i suoi alunni si accorsero di una doppia ombra dietro di lui e allora dissero: "Maestro, cosa nascondi?". Il maestro Teo si spostò e videro Danylo che, appena vide tutti quei bambini, si nascose sotto la cattedra e iniziò a piangere e, quando i bambini videro questa scena, gli si avvicinarono e lo rassicurarono.
Danylo uscì da sotto la cattedra e si andò a sedere.
Era la 4° ora quando Danylo chiese di andare in bagno; il maestro approfittò di quel momento per dire ai suoi alunni: "Per domani avete un solo compito, cioè quello di far ciascuno di voi un cartellone con disegnato il mare, l'arcobaleno, la scritta “pace” in tante lingue, un bambino che corre in un campo fiorito, insomma disegni che rappresentino la pace, la libertà... La mattina dopo, tappezzarono tutta l'aula con quei bellissimi cartelloni e, quando Danylo li vide, si commosse e abbracciò prima il maestro Teo e poi tutti i suoi compagni.
Andarono tutti ai loro banchi e il maestro disse:"Oggi, vi voglio presentare una poesia di Gianni Rodari : La Luna Di Kiev.
Una volta letta,il maestro Teo, rivolto ai suoi alunni, ma soprattutto a Danylo, spiegò la poesia e concluse che pur essendo di paesi diversi, si è tutti uguali e tutti abbiamo il diritto di vivere in un mondo di pace e in un mondo dove vengono rispettati i nostri diritti.
Il maestro si ritenne soddisfatto di aver fatto capire che dipende sempre da noi la scelta di pace.
Da quel giorno, il nome di quella classe, non fu più 5°C ma "CLASSE DELLA PACE!"