CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

Marco Denaro

Francesco Martino

Gabriele Tomaro


Terza D Scuola Primaria 

Istituto Comprensivo "IGINO PETRONE"

CAMPOBASSO (CB)



CATEGORIA C

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La storia del maestro Teo

 

Un giorno il maestro Teo, entrando in classe, trovò due suoi alunni che stavano litigando e chiese: “Perché litigate?” “Perché Luigi mi fa le smorfie!” – rispose Attilio. “Adesso state calmini e fate pace” “Va bene, maestro” “Ecco, bimbi, partiamo proprio da qua… sapete cosa è la Pace?” La loro voce fece un suono che faceva più o meno così “Sì…no!”.

“La pace è l’amore puro, la pace è il potere più grande… adesso prendete queste schede e scrivete una vostra storia sulla pace”. Dal fondo dei banchi si sente una vocina…”E tu maestro, qual è la tua storia?” chiese Marcella.

Il maestro si schiarì la voce, commuovendosi un po’ al pensiero di quello che stava per raccontare… “Allora… ahhhh, ricordo che quando ero piccolo mia nonna mi raccontava sempre di quel giorno in cui lei e mio nonno si sono conosciuti, erano in un albergo perché in vacanza con i proprio genitori… Mentre mia nonna portava le pesanti valigie, inciampò e mio nonno, per non farla cadere a terra, la prese per le braccia…

Da quel giorno nacque un’amicizia che con il passare del tempo divenne amore… Dopo cinque anni ebbero tre figli: io, Luigi e Sara. Ragazzi è tardissimo, adesso devo proprio andare da mia sorella, che un anno fa si è ammalata. Ogni lunedì vado a comprarle le medicine, grazie alle quali adesso sta molto meglio…

Adesso dobbiamo prepararci, è finita l’ora” “Possiamo prendere lo zaino?” - chiesero timidi i bimbi. “Certo, a domani… quando vi racconterò del mio bisnonno che fu sequestrato dai tedeschi e…..”   DRIIIIINNNNN

Il giorno dopo, quando tornarono tutti in classe, il maestro Teo chiese loro “Bimbi, avete completato la scheda che vi avevo assegnato per casa?” “Sì maestro… per favore però raccontaci prima la continuazione della storia e poi correggiamo i compiti…”

Il maestro Teo, sorpreso per tanta curiosità, iniziò a spiegare loro che… “Un giorno bussò alla porta del mio bisnonno della gente strana, che indossava un berretto, una divisa verde scuro e una striscia di medagliette lucide sul taschino della giacca… Questi uomini parlavano una lingua straniera, incomprensibile, ma si capiva subito che non avevano buone intenzioni… Portarono via il mio bisnonno, che da quel momento non tornò per tantissimo tempo a casa, perché fu costretto a seguire quei soldati tedeschi e a fare i lavori forzati in un posto lontano, al freddo e senza cibo. Nel frattempo era scoppiata la guerra e il mio bisnonno potè tornare al suo paese solo dopo alcuni anni”.

A quel punto il maestro Teo chiese ai suoi alunni “Cosa vi ha insegnato questa storia?”

Gennarino alzò la mano e disse “Secondo me, quando si parla di sentimenti,  ognuno di noi deve seguire il proprio istinto…”

Poi intervenne Mariella e disse “Non bisogna fare la guerra, ma essere felici, perché la guerra è brutta e fa soffrire tante persone che sono costrette a subirla”.

Poi intervenne Nunzia e disse “Io ho capito che anche noi bambini non dobbiamo litigare, perché la rabbia fa soffrire come la guerra”.

Il maestro Teo fu contento di vedere tutti i bambini emozionati e alcuni addirittura commossi, ma soprattutto fu contento di sapere che avevano capito il significato della Pace e la sua importanza.