CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA
CREAZIONE DI UN FUMETTO
L’alunno speciale
Il 12 gennaio 2012, per la signora Marley, fu un giorno speciale: ebbe il suo primo bambino, Ben; lui visse una vita serena per cinque anni, finché la mamma ebbe un problema molto grave che, dopo qualche settimana, si scoprì essere stato trasmesso anche al padre; morirono il 12 gennaio 2017, proprio il giorno del quinto compleanno di Ben. Dopo un giorno lo trasferirono nell’orfanotrofio più vicino, dove dovette passare quattro anni: quel posto era così sgradevole rispetto al suo stile di vita quotidiano, da non interagire più con nessuno, da diventare freddo, aggressivo e chiuso, perché gli altri bambini lo denigravano e lo emarginavano. Quando compì dieci anni venne data la bella notizia a Ben: si doveva trasferire in uno degli orfanotrofi d’Italia, precisamente in quello di Napoli e, per arrivare, dovette attraversare le acque gelide dell’oceano Atlantico; alla fine, Ben, arrivò sano e salvo alla sua meta: in quel posto non c’era nulla di diverso, tranne il suo solito angolino a cui poteva affidarsi. Dopo un paio di settimane, il maestro Teo e i suoi alunni andarono in visita guidata, nell’ orfanotrofio. Era ora di pranzo: tutti i bambini si sedettero, tranne Ben che rimase nel suo solito angolino, nella sala principale. Quando il maestro Teo vide Ben, si incuriosì così tanto che gli venne un’idea: “E se aggiungessi un nuovo alunno nella mia classe? “mormorò tra sé e sé: “Ha un’età adatta alla quinta e mi sembra un buon esempio per la mia prossima lezione; però, prima, devo sentire il parere del sindaco e del preside. Essi diedero risposta dopo un paio di giorni con un meraviglioso “sì”. A quel punto, il maestro Teo, tornò all’orfanotrofio e fece vedere le risposte con le richieste alle assistenti; il giorno dopo si presentò il nuovo alunno, Ben. Come prima cosa, il maestro Teo, spiegò il suo carattere e lo prese come esempio per la sua lezione: il diritto alla diversità. Egli spiegò: “Tutti siamo uguali, ma ognuno di noi ha la sua caratteristica”. A questo punto prese parola Michelino:” Cosa vuol dire essere uguali ma allo stesso tempo diversi? “e il maestro Teo rispose sorridendo: “Siamo tutti della stessa razza ma ognuno ha la sua specialità che lo rende irripetibile”. Gli alunni, finita la lezione, dissero grazie al maestro Teo per l’arricchimento che gli aveva fornito e tornarono a casa, felici di avere un nuovo alunno speciale.