CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

- gruppo 1 - 

Classe Seconda 


SECONDA A - Scuola Secondaria di Primo Grado

Istituto Comprensivo "Gianfranco Maretti Tregiardini"

SERMIDE (MN)


Insegnante: Prof.ssa CATIA BARBIERI

CATEGORIA E

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Amore o odio?


Marco era un ragazzo di diciotto anni. Era alto e magro, aveva capelli lisci, corti e neri, e occhi color del mare. Il viso pieno di lentiggini, il mento sporgente e la carnagione chiara.

Spesso si vestiva con felpa e pantaloni della tuta. Solo nelle giornate memorabili indossava i jeans.

Era intelligente, sensibile e non si arrendeva mai.

Aveva da poco terminato le scuole superiori ed era ancora fidanzato con Camilla. La ragazza era diventata alta, aveva capelli lunghi, ricci e biondi. I suoi occhi riflettevano tutte le tonalità del verde. Le labbra carnose e la voce squillante la rendevano bella e interessante.

Era sveglia, ambiziosa e impulsiva.

Marco era deciso a candidarsi nuovamente come sindaco di Roccatonda.

Si era ripromesso che, se fosse stato eletto, il suo vice sarebbe stato Giovanni.

I candidati alle elezioni comunali erano due: Marco e Sofia.

Lo spoglio dei voti sarebbe cominciato da lì a un’ora. A quel punto, Camilla aveva confessato a Marco che Sofia era la sua sorella maggiore.

La sfida tra i due candidati era combattutissima. Alla fine fu Marco ad avere la meglio: era di nuovo lui il sindaco di Roccatonda!

E come aveva previsto sin dall’inizio, aveva nominato Giovanni suo vice.

Il paese era in festa. Nei giorni successivi molti cittadini si congratularono con Marco. Tutti erano molto felici del risultato delle elezioni, tranne Lorenzo, il padre di Camilla e di Sofia. Era infuriato per la mancata elezione della figlia maggiore, tanto che chiese a Camilla di lasciare Marco, ottenendo però dalla figlia un netto rifiuto.

Marco, anche se il suo mandato era iniziato da poco, aveva già ricominciato a organizzare sagre e altre attività di svago e questo piaceva molto alla gente del paese.

Una sera, mentre Marco stava lavorando da solo nel suo ufficio in Comune, Piero e Sara arrivarono da lui. Erano molto tristi e gli annunciarono che Giovanni era morto.

Marco scoppiò in lacrime. I genitori di Marco avevano raccontato che  Giovanni era malato da circa due mesi. Marco non ne sapeva nulla e non riusciva a credere a quella terribile notizia. Perché la vita all’improvviso lo aveva messo di fronte a una prova così dura?

Nei giorni successivi Marco non si recò nemmeno in Comune. Era troppo disperato per riuscire a lavorare: per lui Giovanni era uno di famiglia.

Nel frattempo Lorenzo continuava a non sopportare che Camilla fosse fidanzata con il nuovo sindaco. Ma la ragazza era testarda e ogni volta difendeva il suo fidanzato. Le liti tra padre e figlia erano all’ordine del giorno e i rapporti si facevano sempre più tesi.

Marco, sempre triste per la scomparsa di Giovanni, riprese a recarsi nel suo ufficio in Comune.

Non immaginava neanche lontanamente quanto odio ci fosse nel cuore del padre di Camilla. Lorenzo era davvero un criminale: aveva rapporti con la mafia e anche per questo era arrivato al punto di volersi sbarazzare del sindaco.

Finché un giorno, al culmine della sua ira e confidando nell’ingenuità della figlia, Lorenzo disse a Camilla: “Sono stato uno stupido ad arrabbiarmi con Marco: lui ha vinto lealmente le elezioni. Ti prego, invitalo nella nostra casa sulla spiaggia per domenica prossima, così che io possa congratularmi e scusarmi con lui”.

La ragazza, entusiasta, accettò. Era convinta che finalmente suo padre avesse capito. Si sentiva vittoriosa e il pensiero che fosse una trappola non l’aveva minimamente sfiorata.

Marco accettò subito l’invito. Gli sembrava che fosse l’occasione giusta per riappacificarsi e vivere più serenamente i rapporti familiari.

Quella domenica pomeriggio, i due ragazzi uscirono insieme per una passeggiata. Poi Camilla propose di cenare insieme a casa sua. Appena aprirono la porta d’ingresso, sentirono Lorenzo parlare a bassa voce al telefono.

Camilla si insospettì e fece cenno a Marco di stare in silenzio per ascoltare la telefonata del padre. All’inizio la conversazione sembrava confusa, ma poi tutto diventò più chiaro e i due intuirono che l’incontro proposto da Lorenzo al mare era solo una trappola per eliminare Marco una volta per tutte.

A quel punto i due ragazzi scapparono di corsa, increduli di aver sentito quelle parole pronunciate da Lorenzo. Camilla si sentiva tradita e Marco aveva capito di essere in pericolo.

Dovevano trovare in fretta una soluzione: non potevano aspettare, non c’era tempo. Iniziarono a pensare e a mettere insieme le idee per elaborare il miglior piano possibile.

Decisero quindi di raccontare tutto alla polizia, sperando di essere creduti.

Per fortuna andò proprio così: il maresciallo li ascoltò attentamente e insieme stabilirono il piano. Se tutto fosse andato come previsto, Lorenzo sarebbe finito dritto in prigione. Marco ringraziò Camilla perché aveva preso le sue difese: Lorenzo era un criminale ma era pur sempre suo padre.

Marco e Camilla si presentarono all’appuntamento in spiaggia esattamente all’ora concordata con Lorenzo. Li seguiva da lontano un poliziotto in borghese.

Lorenzo andò loro incontro e manifestò immediatamente le sue reali intenzioni, colpendo Marco con pugni e calci e cercando di farlo salire sulla sua macchina.

Camilla gridava spaventata. A quel punto il poliziotto intervenne e sfoderò la pistola. Lorenzo capì di essere in trappola, lasciò a terra Marco, ferito e sanguinante, balzò in macchina e partì immediatamente a tutta velocità.

La polizia provò a inseguirlo ma lo perse subito di vista.

Fortunatamente Marco si riprese in fretta. Nei mesi successivi lui e Camilla tornarono lentamente alla loro vita, sconvolti ma desiderosi di dimenticare tutto quello che era accaduto.

Marco ricominciò a dedicarsi alla sua città. Camilla non vide più suo padre. Era arrabbiata con lui per averla ingannata in quel modo e con se stessa per non essersi resa conto della sua malvagità.

Dopo circa un anno, quando tutto sembrava finalmente tornato alla normalità, Marco e Camilla lessero sul giornale che Lorenzo era stato arrestato durante una vasta operazione antimafia. Davanti a quella notizia provarono un senso di profonda tristezza, ripensando a tutto quello che era successo, ma allo stesso tempo di pace e di soddisfazione: finalmente era stata fatta giustizia.