CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

- gruppo 2 - 

Classe Seconda 


SECONDA A - Scuola Secondaria di Primo Grado

Istituto Comprensivo "Gianfranco Maretti Tregiardini"

SERMIDE (MN)


Insegnante: Prof.ssa CATIA BARBIERI

CATEGORIA E

Clicca MI PIACE alla nostra pagina per conoscere tutti gli aggiornamenti

ROCCATONDA E TEMPANO: I DUE PAESI GEMELLI


Marco, rispetto a quando aveva tredici anni, era cambiato notevolmente: era cresciuto di ben trenta centimetri. Aveva gli occhi azzurri color mare, capelli biondi, naso a patata, orecchie piccole, viso sottile e carnagione rosa come lo zucchero filato.

Stavano spogliando le schede. Al momento del conteggio, Marco era molto teso. Al microfono ripetevano continuamente:” Un voto per Lorenzo… un altro voto per Lorenzo… e un altro ancora”. Marco pensava fra sé e sé: "Ma chi sarà mai questo Lorenzo?”. Ormai Marco aveva già dedotto chi sarebbe stato eletto.

“Abbiamo il risultato” disse un elettore.” Ha vinto Lorenzo”.

Marco era stupefatto. Non riusciva a crederci. Giovanni, come sempre al fianco di Marco, lo consolò. Marco era afflitto. Poi Marco tornò a casa. Si mise a letto. Non riusciva a chiudere occhio, perché le parole di Giovanni gli continuavano a risuonare in testa. Arrivò la mattina. Per tutta la notte, Marco, aveva riflettuto su cosa avrebbe potuto fare. Ad un certo punto, gli venne un colpo di genio: poteva candidarsi per diventare sindaco di un paese vicino a Roccatonda, a Tempano, distante pochi chilometri. Era una cittadina molto tranquilla, monotona e piccola. Ma per farsi eleggere avrebbe dovuto trasferirsi in questo paese. Perciò cercò un appartamento a Tempano.  Finalmente trovò l’appartamento perfetto. Visto che le elezioni sarebbero state nelle seguenti due settimane, Marco doveva affrettarsi a trasferirsi. Passò una settimana e l’appartamento era pronto per abitarci. Con lui sarebbe venuta anche Camilla. Giunta la settimana dopo, iniziarono le elezioni. Spogliarono le schede e si venne a sapere che Marco aveva vinto. Marco cominciò con un discorso alla cittadinanza, in cui diceva agli abitanti che avrebbe migliorato Tempano in tutti i modi possibili. Cominciò a lavorare il giorno dopo, trovando da subito i difetti di Tempano. Notò da subito che i parchi, i campi da calcio e quelli da tennis erano abbastanza malmessi. Perciò iniziò col migliorare i parchi, allestendoli con nuovi giochi, come scivoli, altalene…Poi continuò con i campi da tennis e calcio...

Fatto tutto questo, gli abitanti di Tempano adorarono il loro nuovo sindaco. Marco, però, era preoccupato per Roccatonda. Perciò si informò sulle sue condizioni, che risultarono ottime, come se Marco non l’avesse mai lasciata. Marco era sollevato dalla notizia, perché il suo paese natale era amministrato da un buon sindaco.

Poi, Marco volle portare la sua politica adottata in passato a Roccatonda anche a Tempano. Infatti provò a vivacizzare il paese, creando nuove sagre, festività ed eventi. I cittadini erano molto entusiasti. L’evoluzione di Tempano continuò normalmente come per Roccatonda qualche anno prima. Passarono cinque anni, ed era ora di rieleggere i sindaci dei due paesi. Marco rifletté molto sul fatto che aveva la possibilità di candidarsi sia a Roccatonda che a Tempano. Alla fine decise di ritentare a Roccatonda. Per sapere l’esito delle votazioni, si dovettero aspettare ben tre giorni. Il risultato fu comunicato in piazza da un membro del consiglio degli anziani:” Annuncio con orgoglio che il nuovo sindaco di Roccatonda è Marco Di Prisco.” Tutti i cittadini esultarono di gioia per il ritorno del miglior sindaco che avevano mai avuto. Allora Marco migliorò, ancora di più di quanto aveva fatto in precedenza, il “fine settimana del gusto” e la scuola elementare di Roccatonda. Per iniziare assunse nuovi cuochi professionisti per mostrare ai cittadini le specialità italiane e fare in modo che tutti imparassero anche a cucinare varie prelibatezze, come la tipica pizza napoletana e gli arancini siciliani.

In seguito ristrutturò anche la scuola elementare di Roccatonda, che aveva bisogno di una bella sistematina, perché era dipinta e fatta male, con parecchie scrostature ai muri; insomma, c’era tanto da lavorare. Marco non si tirò di certo indietro e si mise subito all’opera. Dopo qualche settimana, i lavori finirono e Marco era molto contento e soddisfatto. Il ragazzo dovette, però, ritrasferirsi nel suo paese d’infanzia e perciò vendette l’appartamento di Tempano. Lorenzo, dopo un po’ di tempo, divenne un grande amico e sostenitore di Marco. In tutto questo, Giovanni si ammalò gravemente e, a prendersi cura di lui, c’erano i genitori di Marco, compreso il ragazzo. Dopo alcuni giorni, Giovanni non ce la fece più e morì. Marco era molto triste e affranto, non riusciva a crederci. Il suo vecchio segretario e ormai grande amico non c’era più. In seguito, dopo molti giorni, riuscì a superare questa tragica notizia. Poi prese una grande decisione: sposare Camilla. Quando le fece la proposta, lei non credette ai suoi occhi e accettò senza indugio. Alla fine la vita di Marco cambiò notevolmente: rimase sindaco di Roccatonda, si sposò con la ragazza dei suoi sogni, e, nonostante tutti gli ostacoli e i dolori precedenti, fu l’uomo più felice del mondo.