CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

- gruppo 4 - 

Classe Seconda 


SECONDA A - Scuola Secondaria di Primo Grado

Istituto Comprensivo "Gianfranco Maretti Tregiardini"

SERMIDE (MN)


Insegnante: Prof.ssa CATIA BARBIERI

CATEGORIA E

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Un nuovo inizio

 

Sono passati cinque anni.

A Roccatonda i genitori di Marco avevano avuto molto successo con le salsicce che cucinavano e vendevano alle sagre, tanto che decisero di aprire un ristorante chiamato “BBQ del re della brace”.

E Marco?

Marco era diventato alto circa un metro e ottanta, di corporatura magra. Aveva i capelli ricci di colore marrone quercia, gli occhi erano anch’essi marroni, ma piú chiari, come il legno di pino grezzo.

Il naso era a patata e la carnagione rosa, color confetto.

Era un ragazzo solare: aveva sempre un sorriso dolce.

Non era cambiato, aveva lo stesso temperamento ottimista, allegro e spensierato come cinque anni prima.

Finito il liceo classico, Marco decise di iscriversi a un’università e, nel frattempo, si era candidato per l’elezione di sindaco a Roccatonda.

Camilla, la sua fidanzata, era rimasta al suo fianco per tutti quegli anni.  La ragazza era diventata ancora piú bella, aveva i capelli ondulati e castani chiari e gli occhi marrone scuro.

Era alta un metro e sessanta.

I due formavano una bella coppia.

Camilla era molto orgogliosa di Marco e si propose come sua segretaria, qualora il ragazzo fosse stato eletto.

Marco accettò la sua proposta e le  disse: “Quindi tu sarai il mio braccio destro e Giovanni il vicesindaco! Hmmm... Un bel trio sicuramente! Giovanni sarà contento di questa tua scelta.”

Venne il giorno delle elezioni e dopo ore interminabili, Marco e Camilla andarono da Giovanni per condividere l'esito delle votazioni.

Giovanni, appena vide Marco e Camilla,  esclamò: “Marco! Ce l’abbiamo fatta! Sei di nuovo sindaco di Roccatonda. Tra un paio d’ore dovremo recarci in Comune per sistemare l’ufficio e un po' di documenti. Domani si ricomincia a lavorare per il nostro paese!”.

Marco stentava a crederci, infatti non disse nulla.

Il giorno dopo, tutti e tre andarono in Comune per firmare i documenti ufficiali. 

Così ricominciò l'avventura che Marco aveva interrotto  cinque anni prima.

Come prima cosa convocò il Consiglio dei “nonni saggi” e il Consiglio comunale dei bambini (CCB).

Decise, inoltre, di nominare un sindaco dei bambini e un portavoce dei nonni saggi.

Il sindaco dei bambini sarebbe stata Letizia Maddalena, una studentessa delle scuole medie, sezione 2°B.

Era una ragazza sveglia e andava d’accordo con tutti; aveva i capelli lisci a caschetto e portava gli occhiali.

Non era alta, anzi, era piuttosto bassa per la sua età. Aveva la pelle molto chiara. Era secondogenita, aveva una sorella più grande di tre anni e un fratello di sette anni.

ll portavoce dei “nonni saggi” sarebbe stato Gianfranco Lupatoto, un uomo che conosceva molto bene i problemi di Roccatonda.

Era alto un metro e settanta, aveva i capelli color cenere (per quei pochi che gli rimanevano...), portava sempre una coppola marrone che di anni ne aveva visti tanti. Anche lui, come Maddalena, portava gli occhiali.

Le prime proposte, che vennero fatte in Comune, furono di rinnovare la scuola e di costruire un ospedale a Cavallaro, un paese limitrofo dove c’era spazio a sufficienza per realizzare questo progetto.  Serviva però l'approvazione della regione.

Marco, finito l’incontro, convocò una riunione comunale dove  vide tanti vecchi colleghi che riconobbe subito.

Durante la riunione, si arrivò alla conclusione che i progetti proposti erano  realizzabili.

La popolazione di Roccatonda, peraltro, aveva raggiunto i quindicimila abitanti e c’era quindi bisogno di migliorare e aumentare i servizi.

Dopo una settimana i lavori cominciarono. Ci furono anche richieste per migliorare stazione e parco giochi. In effetti, la stazione era molto deteriorata e per andare alle scuole superiori la ferrovia o il bus erano indispensabili.

Quindi, grazie all’ associazione "La nostra città" e ai suoi fondi, i lavori cominciarono.

Per vivacizzare il paese, oltre al "fine settimana del gusto" c’era bisogno di rallegrare Roccatonda. Nel paese viveva un DJ famoso che si chiamava DJ EZ. Quindi a Giovanni venne un’idea “Il fine mese musicale”.

A Marco piacque subito questa idea e lo annunciò  alla radio.

A Roccatonda c’era grande fermento, tanti progetti in ballo e quindi tutti lavoravano con ritmi serrati.

Il 30 novembre, primo fine mese musicale, a Roccatonda c’era euforia nell’aria e tutti aspettavano le 15:30 per l’inizio dell’evento. Erano programmate  tre ore di musica ininterrotta.

Marco era presente ed era sul palco come presentatore dell’evento; era molto in ansia.

Le canzoni che sarebbero state proposte andavano dagli anni settanta fino ai giorni nostri.

L’evento fu un successo, infatti si complimentarono tutti col sindaco.

Marco prese il microfono e fece un annuncio: “Cittadini di Roccatonda, il Comune ha realizzato un progetto a sorpresa, le giostre della fiera torneranno a Roccatonda ogni seconda settimana di aprile e la prima di luglio!”

I presenti esplosero con un grido di felicità.

Dopo le vacanze pasquali la fiera arrivò. C’erano tante giostre, dall'autoscontro al tagadà, giostre per tutti i bambini e i ragazzini.

Gli incassi del "fine settimana del gusto", uniti a quelli della fiera, furono molto alti.

Venivano turisti da tutta Italia.

Nel mese di maggio tutti i lavori erano finiti. La scuola era all'avanguardia, come la stazione; i parcogiochi vennero ingranditi e abbelliti con nuovi giochi. A Cavallaro si vide finalmente la nuova costruzione dell'ospedale.

Marco aveva raggiunto risultati incredibili tanto da venir chiamato a RAI UNO e ricevere le congratulazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Marco verrà ricordato a lungo nel suo paese.