CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

Marta Loggia

Prima C  Scuola Secondaria di Primo Grado

Istituto Comprensivo "LEONARDO DA VINCI"

DECIMOMANNU (CA)


Insegnante: Prof.ssa FRANCA MARIA CATERINA TATTI

CATEGORIA E

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UN AMICO IN COMUNE... il mio finale!


Dopo lo spoglio delle schede si stabilisce che il nuovo sindaco di Roccatonda sarà Filippo, uno sfidante di Marco, molto alto, con gli occhi azzurri e i capelli biondi come l’oro. Marco era un po’ deluso da questa sconfitta, però era sicuro di aver dato il meglio di sé. Dopo la sconfitta Marco chiese a Camilla se poteva rimanere da solo con Giovanni; le disse che aveva bisogno di stare un po’ assieme al suo nonno adottivo. Giovanni portò Marco a prendere un bel gelato per non pensare alla sconfitta. Dopo aver finito il gelato, Marco propose a Giovanni di andare a trovare sua moglie in cimitero, Giovanni accettò, s’ incamminarono e quando erano quasi arrivati al cimitero, arrivò Camilla all’improvviso correndo, con i suoi capelli marroni come le castagne che si muovono di qua e di là dicendo a Marco: Amore … c’è stato un imbroglio, hanno sabotato le elezioni! Così iniziò l’indagine di Marco e Camilla. Cominciarono subito a interrogare tutte le persone che si erano occupate dello spoglio delle schede. Il primo era Gianni un signore di Roccatonda che quando Marco era stato sindaco l’ aveva sostenuto da subito, era entusiasta che Marco si fosse candidato, con molto dispiacere però gli disse che non aveva notato nulla di strano. Poi andarono da Carolina una ragazza molto giovane appena arrivata a Roccatonda che raccontò che aveva notato qualcosa e in particolare una ragazza con i capelli castani e una felpa bianco panna, delle scarpe nere di pelle e dei jeans scuri.

Infine andarono a parlare con Maurizio, anche lui come Gianni aveva creduto da subito in Marco, nei suoi progetti ed era felice di vedere Roccatonda accesa come nella festa di primavera; solo che da quando se n'era andato Marco era tornato tutto triste, quindi anche lui era tornato triste. Anche lui raccontò di aver notato una ragazza sospetta con le stesse caratteristiche di quella raccontata da Carolina . Però le informazioni non portavano a nulla, poi durante le elezioni c’era un sacco di gente e sarebbe stato difficile individuare una ragazza con quelle caratteristiche. Allora Marco disse a Camilla che ormai si era fatto tardi per continuare a indagare e che avrebbero continuato il giorno dopo a fare delle domande alla gente presente alle elezioni. Però durante la notte, Marco si svegliò all’improvviso, tutto sudato, ripensando al momento in cui Carolina ha raccontato di aver notato una ragazza sospetta, Camilla gli sembrava molto preoccupata. Così l’indomani decise di parlarci. Lei si convinse e decide di confessargli tutto dicendo che c’era una spiegazione: l’avevano obbligata. Iniziò a raccontargli che il vecchio sindaco due settimane prima delle elezioni l’aveva rapita e costretta a organizzare questa truffa. Nella sua testa Marco pensava che il vecchio sindaco avesse organizzato tutto nei minimi dettagli, si poneva delle domande: perché tutto questo? Cosa gli avevo fatto io? Ma soprattutto cosa gli aveva fatto Roccatonda? Così decise di andare a chiederglielo di persona, però senza Camilla, per proteggerla. Lui gli raccontò che l'aveva fatto perché nel breve tempo in cui lui è stato sindaco, ha dato importanza ai bambini portando avanti diversi progetti e secondo lui ciò che pensavano i bambini non aveva valore. Che alla politica ci pensavano i grandi e che i bambini dovevano pensare a giocare e ad andare a scuola. Sconvolto va via e racconta tutto a Camilla, insieme decidono di andare alla polizia a fare una denuncia. Prima di poter raccontare tutto dovettero aspettare delle ore, quindi nel frattempo cercarono delle informazioni per capire perché era stato arrestato e scoprirono che oltre a questa volta era stato arrestato almeno una decina di volte e il motivo era sempre molto simile ossia aveva minacciato molto bambini e alcuni anche mandati in cielo. Molti psicologi cercarono di capire il motivo, se per caso avesse avuto traumi in famiglia o se avevano rapito anche lui, ma niente, era proprio la sua mente che pensava quello non glielo aveva messo in testa nessuno. Era la sua idea personale. Poi dopo tre ore li chiamarono dalla polizia e raccontarono tutto quello che sapevano. Il poliziotto dopo aver ascoltato il loro racconto era sconvolto, sia per quello che aveva fatto il vecchio sindaco, sia per quello che avevano scoperto i due ragazzini. E capì che un po’ tutti sottovalutiamo i bambini e non pensiamo che loro spesso capiscono le cose più in fretta e che pensare da un punto di vista diverso non è un male anzi è un bene. Così propose di indire La giornata dei ragazzi. Camilla con il sostegno di Marco andò al processo per testimoniare, il vecchio sindaco venne condannato a dieci anni di carcere e Marco venne eletto sindaco.

Dopo essere stato rieletto, Marco diede ancora più importanza ai bambini e ai ragazzi perché loro sono il futuro, il nostro futuro, promuovendo una nuova attività: Sindaco per un giorno. Questa attività consisteva nell’estrazione, ogni domenica, del nome di un ragazzo che avrebbe vissuto l’esperienza di essere sindaco per una settimana, ovviamente con l’aiuto di Marco.

Questa iniziativa diede a molti ragazzi l'opportunità di diventare sindaco, nel futuro.