CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

Leonardo Raviello


Seconda F  Scuola Secondaria di Primo Grado

Istituto Comprensivo "MARCONI"

BATTIPAGLIA (SA)


Insegnante: Prof.ssa MARGHERITA FARABELLA

CATEGORIA E

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UN AMICO IN COMUNE... il mio finale!


…disse Marco ai giornalisti. Non vedeva l’ora di sapere i risultati. Una donna, con l’urna elettorale in mano annunciò il vincitore, ovvero… Marco! Quest’ ultimo, eccitato, salì sul palco e prese il microfono. Stava per cominciare a parlare, quando si udì uno sparo e un proiettile gli passò affianco.  Marco, spaventato, si guardò intorno, e, vide una figura vestita completamente di nero con un coltello  salire sul palco: correva verso di lui, che  ormai in preda al panico cominciò a scappare. Il criminale lo seguiva, prima  gli lanciò un coltello che lo colpì alla gamba destra, facendolo sanguinare copiosamente; seguì il lancio di un altro coltello, che mirava alla testa di Marco. Marco riuscì a evitare il colpo mortale mettendo la mano davanti alla faccia, purtroppo il coltello gli trapassò la mano. All’ improvviso arrivarono due poliziotti. Il losco individuo quando li vide, scappò, ma nella fuga, piantò un coltello nello stomaco del sindaco uscente.

Marco svenne.

Si risvegliò in una stanza d’ospedale. Intorno a lui c’ erano dei dottori. Aveva la mano sinistra e la gamba destra fasciate: “D… dove mi trovo?” chiese. Il dottore rispose “Ti trovi in una stanza d’ ospedale, sindaco. Ti hanno attaccato durante la tua proclamazione.” “E chi è stato?” “Non lo sappiamo ancora.” All’ improvviso arrivarono dentro la stanza Giovanni e Camilla. Camilla chiese: “Stai bene?” “Allora, ho due grandi ferite, sono quasi morto e ho fame. Per il resto, sto alla grandissima.” rispose Marco con ironia. Mentre Camilla stava per rispondere entrò dentro un uomo: il presidente della regione. Era venuto ad assistere ai risultati elettorali ed era in pensiero per lui e per l’ex sindaco, che è vivo, ma con vari problemi. “Lei dev’essere Marco Di Prisco, giusto?” chiese il presidente della regione. “Sì, sono io signor presidente” “Bene hanno bisogno di te in comune per…” “No!” si intromise il dottore “Il sindaco non può alzarsi da questo letto. È gravemente ferito in più punti!” “Lo so bene” rispose il presidente “Ma sarà presente in comune attraverso il computer.”

Marco entro in riunione. Vari consiglieri comunali erano già lì.  Uno di loro prese parola: “Dobbiamo trovare qualcuno che individui chi l’ha ferita, signor sindaco.”  “In che modo intendete procedere?” “Abbiamo assunto un detective privato.”

Guglielmo Gialli era un uomo sulla cinquantina; Era un detective da 36 anni; Era una delle persone più intelligenti che il mondo avesse mai visto. Stava pensando nel suo piccolo appartamento beige. Il suo assistente, chiamato Chin-Yu, un giapponese di 45 anni, stava arrivando dal suo appartamento in centro. Era strano… che razza di persona avrebbe  tentato di compiere un omicidio non a uno, ma a ben due candidati a diventare sindaci di una città sperduta in Italia? Forse qualcuno che odiava la democrazia… o che odiava loro magari, odiava i sindaci? Forse era possibile che… no, non è possibile… ma forse è stato proprio… “Ding Dong!” Chin-Yu busso alla porta “Scusi per il ritardo, signor Gialli” “Ma che ritardo, io stavo proprio per uscire, mancava solo lei!”.

Il signor Gialli si era ricordato che un ex sindaco era in carcere da diversi anni e si era fatto notare per ripetute minacce alla comunità, ma soprattutto all’indirizzo di Marco per averlo sostituto dopo l’arresto. Andarono al carcere di Roccatonda. Era lì l’uomo che cercavano, o almeno…  doveva essere lì, ma non era più lì. Era stato incarcerato quasi sei anni prima, quando era ancora un sindaco… Franco Faretti. Il suo corpo era lì, in prigione, ma… senza vita. Lui infatti era morto di tetano, il giorno prima, e non era ancora stata resa nota la notizia. Eppure, il corpo era ancora in piedi, eppure senza vita. “Sarebbe lui, l’essere spaventoso di cui nessuno deve sapere?” chiese il detective. In tutti i suoi 36 anni di esperienza, non aveva mai visto niente di simile. La guardia disse tutta tremante, come se gli occhi gli stessero per scoppiare da un momento all’ altro “Si, ma voi cosa volete fare qui?” “Nulla, dobbiamo solo esaminarlo.” Guglielmo si avvicinò al corpo…

IL giorno dopo il telegiornale raccontò una notizia agghiacciante, ancora oggi inspiegabile: alla città di Roccatonda, con provincia Rocciagrande, c’erano state le elezioni del sindaco della città, misteriosamente entrambi i concorrenti erano stati accoltellati e feriti, poche ore dopo in ospedale erano morti entrambi, accoltellati a morte da una figura nera, che pare avesse ucciso anche Camilla Pricipi e Giovanni Ariosto. Il dottore che era nella sala era riuscito a scappare. Nel frattempo, anche tutti criminali del carcere della stessa città erano stati uccisi o feriti gravemente. Inoltre anche un detective, Guglielmo Gialli, l’uomo che doveva indagare sull’ attentato ai due sindaci, era stato ucciso insieme al suo fidato assistente Chin-Yu. Inoltre, nello stesso carcere erano morte anche 75 delle 77 guardie della prigione. Roccatonda era rimasta completamente disabitata, in seguito a una fuga di massa dalla città. Un altro particolare inquietante: un semplice biglietto su cui era scritto “finalmente mi sono vendicato”. Il foglio è stato trovato vicino al cadavere del detective e di un uomo con sopra una targhetta su cui era scritto un nome: Franco Faretti.”