CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA
CREAZIONE DI UN FUMETTO
Finalmente… Pulcinella…
Si avvicinava il Natale e buon “BABBO” decise di animare Pulcinella che per anni era stato fermo , impalato a fare la marionetta nel suo ufficio, così gli buttò addosso la sua polverina magica, ma mentre diventava “umano”, Pulcinella , con un gesto improvviso, fece cadere la boccetta dalle mani di Babbo Natale e tutta la polverina andò a finire a terra.
Babbo Natale si arrabbiò molto ed esclamò:-<<Oh, Pulcinella, stai cominciando proprio bene la tua vita
Da umano! Adesso come farò per fare in fretta ? Le renne saranno lentissime!>>.
Pulcinella ,molto dispiaciuto rispose:-<< Mi dispiace tanto, ma potrei andare con la scopa magica a prenderne un po’ a Pio Pio dove abita la Befana: è tanto buona quella vecchina!>>.
Babbo Natale accettò e gli raccomandò di sbrigarsi perchè Natale era ormai vicino.
Pulcinella partì e in un attimo ,per magia della scopa arrivò a Pio Pio dove però c’era il malvagio Glicinicus che aveva come amici Ping e Pong che erano anche i suoi cavalieri.
Pulcinella, siccome aveva perso la strada di casa della befana, andò al castello per chiedere informazioni, ma Glicinicus , che odiava vedere la felicità dei bambini, lo fece rinchiudere nelle prigioni.
Intanto Babbo Natale era preoccupato per il suo ritardo e si mise in contatto con la Befana, con la sfera magica.
-<< Oh , amica mia-disse- ma per caso hai notizie di Pulcinella? Doveva venire da te per prendere un po’ di polverina magica !>>.
La Befana disse :-<< Aspetta, mi informo dai miei aiutanti!>> e così seppe tutto e lo comunicò al suo amico Babbo Natale.
-<< Non ti preoccupare - disse a Babbo Natale- vado a cercare io quel combina guai e te lo rimanderò sano e salvo!>>.
Così si fece aiutare da MANI che , con grande bravura, trovò le prigioni e sfilò le chiavi dalle tasche di Pio Pio che stavano dormendo e “ZAC”!Prese le chiavi, apri la prigione e ,via, con pulcinella e la Befana sulla scopa magica .
Pulcinella ringraziò la Befana e Mani e ritornò felice da Babbo Natale che ,dopo averlo rimproverato per bene, lo abbracciò con tanto affetto e disse:-<< Beh, sbrighiamoci , Natale sta per arrivare , non facciamo aspettare i bambini!>>.
Fu il giorno più bello della sua vita perché aveva avuto sempre il desiderio di essere come tutti gli altri , vivo, e non fermo lì , dietro la scrivania a guardare, per anni e anni, gli altri “vivere”…
Soprattutto nei giorni che precedevano il Natale in cui erano tutti elettrizzati emoziona ti e gioiosi.
Ora sì che c’era una bella atmosfera natalizia!
SARA E IL FORESTIERO
C’era una volta una bambina di nome Sara. Aveva i capelli castani e gli occhi azzurri, era curiosa e le piaceva fare nuove avventure.
Un giorno Sara andò nel bosco a fare una passeggiata.
Mentre camminava vide un bigliettino che diceva di girare a destra, ma era una trappola.
Infatti ci trovò dei lupi che la circondarono, ma venne salvata da un forestiero che la portò nella sua casa.
Dopo averle dato una cioccolata calda, il forestiero girò per la casa e le indicò la stanza dove la bambina potè riposarsi.
La mattina dopo Sara si svegliò e vide che non c’era nessuno.
Decise di andarsene, ma la porta era bloccata.
Così capì che il forestiero l’aveva ingannata.
All’improvviso però gli apparve una fata e con la sua bacchetta magica la riportò a casa.
La bambina ringraziò, la fata scomparì e il forestiero fu trasformato in un pappagallo.
Sara capì che non bisogna mai fidarsi degli sconosciuti.