CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

Giorgia Tundo

Terza C - Scuola Primaria Plesso "Don Milani"

IC San Pancrazio Salentino (BR)


Insegnante: MUCEDERO ANNA MARIA


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CATEGORIA C

Una  bugia… finita bene!

 

C’era   una  volta un paese che  si  chiamava Pio Pio, nel  Polo Nord,   protetto  da  un re malvagio che  si  chiamava  Glicinicus,.

Se  un  impostore  diceva  le  bugie  , veniva mandato  subito  in  prigione.

I  Folletti che  erano  gli  assistenti  di Babbo  Natale, costruivano  i giocattoli, ma Tribuzio, era  invidioso  perché,  Ping, Pong e  Pulcinella erano gli  assistenti  speciali  di  Babbo Natale e lui no,  quindi decise  di rompere tutti  i giocattoli, così  il  giorno  di Natale ….i  bambini  si  alzarono, guardarono  sotto  l’albero,  vicino  al  presepe : non  c’era nulla! ­ -<<Ma  come  è  possibile!E’  vero  qualche  volta  ho  fatto  il  monello, però  una  punizione  così  non  me  l’aspettavo  proprio!>>,  diceva  qualche  bambino  disperato.

Tutti  i  bambini  ,dispiaciuti  e tristi, ormai  odiavano il  Natale, ma  qualcuno  voleva  capire  che  cosa  era  successo , non  voleva  crederci e andò  da Babbo  Natale. Intanto  Tribuzio ,dalla  sfera  magica  di  Babbo  Natale, si  godeva  lo spettacolo, ma  vide  arrivare, un  gruppo  di  bambini ed  uscì facendo  finta di  accoglierli.

Quando  i  bambini  arrivarono  trovarono  Babbo Natale e le  sue  renne Rudolf, Fiocco di Neve e Fulmine:erano  tutti  tristi  e sconsolati  e dissero  ai  bambini :-<<Non  sappiamo  cosa è successo! Siamo  sconvolti  da  questo  fatto  …non  sappiamo chi  ha  rotto  tutti  i  vostri  giocattoli!Credeteci!>>.

Il  perfido Tribuzio  che ascoltava tutto, bugiardo  com’era,   accusò  le  renne:-<<So  io  chi  è  stato!Le  renne  non  ne  potevano  più   di  trasportare i  doni ogni  anno! Ormai stanche  e annoiate, hanno  rotto tutti  i  giocattoli >>.

Nessuno  credeva  alle  sue  parole  e Rudolf, la renna più  brava  di  tutte  esclamò  piangendo:-<<Ascolta  Babbo  Natale io  amo  i  bambini  e vivo per  la loro  gioia! Non  mi  sono  mossa dal  tuo  ufficio  perché ero  intenta  a scrivere  gli  indirizzi  sui  pacchi!>>.

-<<Mi  viene  un’idea - disse Babbo  Natale- vediamo  cosa  ci  dicono  le  telecamere che  ho  fatto  sistemare nel  mio  ufficio ?>>.

Tutti  esultarono  , anche  i  bambini.  Che  cosa  videro ?  Quello  che  aveva  fatto  Tribuzio:aveva  distrutto  lui  i  giocattoli!Allora  gli  piombarono  tutti  addosso ,lo  catturarono  e lo portarono  davanti al tremendo re Glicinicus  che come  sappiamo  puniva  soprattutto i  bugiardi; ordinò  alle  sue  guardie  di  portarlo in prigione, ma le  renne si impietosirono perché erano proprio buone , infatti chiesero  al re la grazia  per Glicinicus. Il  re disse:-<< Accetto, però  ad  una  condizione:Glicinicus  deve  lavorare notte  e  giorno,  notte  e giorno  per  ricostruire  tutti  i  giocattoli  che  ha   rotto  e i  giocattoli  devono  essere pronti  per il 6  gennaio quando  la Befana poi  aiuterà  Babbo  Natale con  Scopa a  consegnarli…con  un po’  di  ritardo, ma  i  bambini  riceveranno i doni!>>.

Tutti  d’accordo … un  po’ meno  Glicinicus , ma  essendo stata colpa sua  ,ora  doveva  rimediare …

La  notte  del 6  gennaio la  Befana  arrivò  sparata come  un  razzo alla  fabbrica  di  Babbo  Natale e, insieme  a lui  e alle renne volarono  tutta  la notte, velocemente , cosparsi  di  polverina  magica che  rende  velocissimi…

Finalmente  i  bambini ricevettero  i  regali, Babbo  Natale e i suoi  aiutanti  erano  soddisfatti  e Tribuzio  aveva  capito  che  le  “BUGIE  NON  SI  DICONO !”