CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA
CREAZIONE DI UN FUMETTO
Il paese di Verilandia
C’era una volta Babbo Natale e i suoi amici elfetti che avevano dei nomi un po’ strani: Pulcinella, Terenzio IV, Tribuzio, Glicinius, Ping e Pong e Tribuzio I. Essi vivevano in un paese chiamato “Verilandia” e lavoravano al servizio di Babbo Natale, il quale era un omino molto gentile e esaudiva i desideri di chi con gentilezza glieli andava a chiedere. Un giorno appreserono che in un paese vicino chiamato “Festilandia” la gente era disperata, perché i bambini dicevano tante bugie e da che si chiamava Festilandia il Re gli diede il nome di Bugilandia. Gli abitanti furiosi si ribellarono e divennero cosi cattivi tanto da arrecare molto dolore nel cuore di Babbo Natale . Un giorno Babbo Natale decise di mandare i suoi elfetti a parlare con il Re. Prima di partire escogitarono un piano affinché il Re cambiasse idea. Quando arrivarono dal Re il primo a parlare fu’ Pulcinella il quale con dei balletti buffi convinse il Re e gli spiegò il motivo per il quale erano lì. Pulcinella iniziò dicendo:<<Caro Re, il nostro caro Babbo Natale la vuole aiutare e ha un piano per non far dire ai bambini più tante bugie. Noi siamo gli elfetti costruttori se lei ci darà il permesso andremo di casa in casa e costruiremo delle scale, le quali quando i bambini le percorreranno saranno condotti con un tocco di magia direttamente nel regno di Babbo Natale , il quale esaudirà ogni desiderio e li farà diventare dei bravi bambini.>> Il Re era incredulo e disse agli elfetti che gli avrebbe dato tempo solo un paio di giorni e se la situazione non fosse cambiata gli elfetti sarebbero diventati sui servi. Il giorno dopo, la notizia fece il giro del paese e gli elfetti si misero a lavoro. Andarono in tutte le case e ogni bambino che viveva lì gli facevano dei dispetti. Essi non si arresero e costruirono le scale e spiegarono ai bambini che quando si sarebbero trovati in difficoltà potevano chiudere gli occhi e come per magia si sarebbero trovati davanti a Babbo Natale . I bambini erano increduli e la sera, ripensarono alle parole dette dall’ elfetto e erano incuriositi così chiusero gli occhi e si trovarono davanti a questo buffo ma tanto simpatico nonnino, il quale offrì loro tante cose buone da mangiare e tanti giochi mai visti prima e accarezzando ogni bambino gli sussurrò all’ orecchio che se fosse diventato bravo e non avesse detto più tante bugie ogni notte poteva recarsi da lui e vivere in quel mondo fatato. I bambini erano entusiasti perché non avevano mai visto tutte quelle meraviglie e promisero di fare ciò che gli aveva detto Babbo Natale. Il Re contento di tutto ciò si complimentò con gli elfetti Pulcinella, Terenzio IV, Glicinus, Ping e Pong e Tribuzio I . Ma in modo particolare con Babbo Natale e la città fu chiamata di nuovo Festilandia.