CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

Alessia Virgilio

Terza C - Scuola Primaria "Antonio De Curtis"

Aversa (CE)


INSEGNANTE: MARIA FERRIERO  

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CATEGORIA C

Il paese di Verilandia


C’era una volta Babbo Natale  e i suoi amici elfetti che avevano dei nomi un po’ strani: Pulcinella, Terenzio IV, Tribuzio, Glicinius, Ping e Pong e Tribuzio I. Essi vivevano in un paese chiamato “Verilandia” e lavoravano al servizio di Babbo Natale, il quale era un omino molto gentile  e esaudiva i desideri di chi con gentilezza glieli andava a chiedere. Un giorno appreserono che in un paese vicino chiamato “Festilandia” la gente  era disperata, perché i bambini dicevano tante bugie  e da che si chiamava Festilandia il Re gli diede il nome di Bugilandia. Gli abitanti furiosi si ribellarono  e divennero cosi cattivi tanto da arrecare molto dolore nel cuore di Babbo Natale . Un giorno Babbo Natale decise di mandare  i suoi elfetti a parlare con il Re. Prima di partire escogitarono un piano  affinché il Re cambiasse idea. Quando arrivarono dal Re il primo a parlare fu’ Pulcinella il quale con dei balletti buffi convinse il Re e gli spiegò il motivo per il quale erano lì. Pulcinella iniziò dicendo:<<Caro Re, il nostro caro Babbo Natale la vuole aiutare  e ha un piano per non far dire ai bambini più tante bugie. Noi siamo gli elfetti costruttori se lei ci darà il permesso andremo di casa in casa  e costruiremo delle scale, le quali quando i bambini le percorreranno saranno condotti con un tocco di magia direttamente nel regno di Babbo Natale , il quale esaudirà ogni desiderio e li farà diventare dei bravi bambini.>> Il Re era incredulo  e disse agli elfetti che gli avrebbe dato tempo solo un paio di giorni  e se la situazione non fosse cambiata gli elfetti sarebbero diventati sui servi. Il giorno dopo, la notizia fece il giro del paese  e gli elfetti si misero a lavoro. Andarono in tutte le case  e ogni bambino che viveva lì gli facevano dei dispetti. Essi non si arresero  e costruirono le scale e spiegarono ai bambini che quando si sarebbero trovati in difficoltà  potevano chiudere gli occhi  e come per magia si sarebbero trovati davanti a Babbo Natale . I bambini erano increduli e la sera, ripensarono alle parole dette  dall’ elfetto e erano  incuriositi così chiusero gli occhi  e si trovarono davanti a questo buffo ma tanto simpatico nonnino, il quale offrì  loro tante cose buone da mangiare e tanti giochi mai visti prima e accarezzando ogni bambino gli sussurrò all’ orecchio che se fosse diventato bravo e non avesse detto più tante bugie ogni notte   poteva recarsi da lui e vivere in quel mondo fatato. I bambini erano entusiasti perché non avevano mai visto tutte  quelle meraviglie e promisero di fare ciò che gli aveva detto Babbo Natale. Il Re contento di tutto ciò si complimentò  con gli elfetti Pulcinella, Terenzio IV, Glicinus, Ping e Pong e Tribuzio I . Ma in modo particolare con Babbo Natale  e la città fu chiamata di nuovo Festilandia.