CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

Candida Berretta

Quarta A  Scuola Primaria "XXV APRILE"

Fratta Todina (PG)


Insegnante DE MITRI DONATELLA

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CATEGORIA E

UN "SACCO" DI INDIRIZZI

Mancavano ormai solo 20 giorni al Natale e delle tante attese letterine dei bambini nemmeno la traccia.

Il caro Babbo Natale controllava almeno due volte al dì la cassetta della posta e passava ore a camminare su e giù per la stanza cercando una motivazione dell'accaduto, ma non riusciva a capire.

Un giorno allora, ormai stanco e rassegnato si sedette sull'immensa poltrona in pelle marrone del suo ufficio e chiese al suo amico Pulcinella: "E se fosse tutto un sogno? Un brutto sogno!"

Di un sogno però non si trattava, Pulcinella diventato ormai da due anni in carne ed ossa aveva fatto di tutto di più per scoprire la verità. Aveva girato per mari e monti, chiesto alla luna di notte e alla neve trasportata dal vento di giorno per avere notizie delle letterine dei bambini.

 Si, perchè dovete sapere che le letterine che ogni anno scriviamo a Babbo Natale non sono solo richieste di doni, quelle lettere sono desideri, sono speranze, promesse, sono gioia, sorrisi ed amore.

Al villaggio al Polo Nord fin'ora ogni cosa procedeva come sempre, gli elfi lavoravano faticosamente ed il capo mastro elfo faceva il controllo di qualità dei giocattoli.      Il 12 dicembre però, mentre tutti erano immersi nei propri compiti, la porta del laboratorio si spalancò e Babbo Natale piombò nella stanza urlando: ”Basta! Stop! Mi sono sbagliato ho commesso un errore.”

I doni erano quasi pronti, perché in realtà al Polo Nord si inizia presto a lavorare per la notte di Natale. Babbo Natale conosce i desideri di ogni bambino, lui ci guarda attraverso le stelle e ci ascolta con il cuore quindi sa sempre tutto di noi. Le lettere che scriviamo servono in realtà solo per gli indirizzi e niente di più, ma sono importantissime perché Babbo Natale si dimentica ogni volta di appuntarli nella sua agenda, sapendo che comunque l'anno successivo li riceverà di nuovo.

Tornando all’errore di Babbo Natale, egli temeva di non essere più in grado di comprenderci, di non riuscire a vedere nel nostro cuore e conoscere i nostri desideri, ritenendo ufficialmente conclusa la magia del Natale. Lui è l’uomo più buono del mondo, amato da tutti, così buono da non ricordarsi che invece un nemico lo aveva, Glicinius il cattivo, incarcerato anni fa per aver rubato la polvere magica alle renne e truffato il re del Paese di Pio Pio.

Glicinius era riuscito a scappare e voleva vendicarsi , pensò allora di farlo causando tristezza e delusione in tutti i bambini del mondo che non ricevendo nessun dono non avrebbero piu creduto in Babbo Natale.

Ma come accade nelle migliori storie ecco arrivare lui…un uccello dal petto rosso, come quelli che si vedono fuori casa tutti arruffati le prime giornate di freddo.            Il pettirosso coraggioso fece capolino tra il gelo  alla finestra del Villaggio e con il becco bussò al vetro dell’ufficio di Babbo Natale dicendo: “Ho visto tutto, so tutto, un uomo gira con un grande sacco e in quel sacco ci sono le tue lettere, vieni! Dobbiamo fermarlo!”

E così Glicinius fu finalmente catturato per sempre, le letterine recuperate ed il Natale magico come ogni anno.

Da allora però  sul mio albero c’è un addobbo in più, un bellissimo pettirosso brillante che mi ricorda che non esiste Glicinius al mondo capace di distruggere i miei sogni e che l'amore vero vince sempre.