CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

Emma Campagna

Quarta A  Scuola Primaria "A.Lauri"

Sora (FR)


Insegnante Di Pede Maria Gabriella

Clicca MI PIACE alla nostra pagina per conoscere tutti gli aggiornamenti

CATEGORIA E

CHE BEL NATALE!


Al Polo Nord, nella fabbrica di Babbo Natale è quasi tutto pronto.

«Speriamo che quest’anno vada tutto bene!» dice Babbo Natale con viso preoccupato.

Come ogni anno lavora sodo e si impegna a non sbagliare i regali perché se questo accade il Natale andrà storto.

Babbo natale legge tutte le lettere accuratamente ma anche questa volta nota che nessuno chiede come regalo Pulcinella e Arlecchino che ormai da tempo erano chiuse in “Rifiuto-landia” luogo magico dove andavano tutti i giocattoli vecchi, rotti e che nessuno chiedeva più.

Babbo Natale è dispiaciuto per Arlecchino e Pulcinella, ma ad un certo punto mentre fruga tra le tante lettere ne vede una con su scritto “da re Terziano IV”; è un onore ricevere una lettera da un re.

Comincia a leggere: «Caro Babbo Natale sono re Terziano IV, vorrei che per questo Natale mio nipote, Tribuzio I riceva come regalo Pulcinella. Sai! Lui lavora al circo e gli farebbe comodo in qualche spettacolo».

Babbo Natale entusiasta della richiesta entra in “Rifiuto-landia», tutti sanno che quando lui entra lì un giocattolo farà felice un bambino.

Si avvicina al microfono e dice: «Pulcinella! , dov’è Pulcinella?»

Arlecchino si avvicina e dice :«Pulcinella è scappata, perché non voleva stare più qui.»

Allora Babbo Natale chiama gli elfi e dice loro di cercare Pulcinella per mari e monti, invece lui ed Arlecchino salgono sulla scopa della Befana e volano verso “Pio pio” il paese dove regna re Terziano IV.

Arrivati raccontano tutto al re, che decide di aiutarli a cercare Pulcinella.

Arlecchino mentre passeggia per il paese entra in un locale e vede un signore con un’armatura d’oro si avvicina e chiede: «Scusi lei è un cavaliere?» Il Signore risponde: «Si, sono il cavaliere Glicinus il grande, hai bisogno di me?» Arlecchino risponde: «Per caso hai mai visto Pulcinella, è bassa ….» Il cavaliere lo interrompe: «Si già so com’è, è passato poco fa da queste parti con due che si chiamano “Ping e Pong”.»

Arlecchino sapeva bene chi fossero, anche loro vivevano in “Rifiuto-landia” e scappati da lì qualche Natale prima e mai trovati.

Di loro sapeva che erano diventati cattivi, appena un gioco dimenticato veniva richiesto facevano di tutto per farlo sparire rinchiudendolo in una prigione nascosta in un apparente negozio di giocattoli.

Arlecchino sapeva dove si trovava questo posto e decide di chiamarlo “ posto xxx” cosi da non farsi scoprire, perché vuole ritrovare Pulcinella quindi si intrufola nel magazzino, passa per i corridoi, nelle condotte e riesce a trovare la prigione, vede Pulcinella, ma quando sta per aprire la gabbia…..BAMM!!!!! anche lui viene catturato. Arlecchino e Pulcinella provano a far ragionare “PIng e Pong” a tornare da Babbo Natale cosi da regalare felicità nel mondo, ma non c’è verso: la loro delusione e cattiveria era ormai sopra ogni cosa.

Passano i giorni e il Natale è sempre più vicino e Babbo Natale sempre più preoccupato, discute con il re sulla scomparsa di Pulcinella e Arlecchino, che intanto cercano un modo per scappare e liberare tutti.

Mentre Babbo Natale e re Terziano IV studiano un nuovo piano vengono interrotti da un vecchio aeroplano liberato da Pulcinella e Arlecchino dalle sbarre della prigione e mandato per avvisare Babbo Natale.  Sale sul mezzo, arriva in questo negozio di giocattoli chiuso ormai da tempo, con la sua magia ridà vita al posto e libera tutti i giocattoli.

 Sistema Pulcinella per la consegna e si accorge che è ormai arrivato il grande giorno che tutti i bimbi aspettano.

Con l’aiuto degli elfi finisce di preparare i regali, però mentre è nel castello Babbo viene a sapere che Tribuzio I aveva una sorella di nome Greta e decise di portare come regalo Arlecchino. ”Ping e Pong” portarono felicità a Susi e Lilly. Cosi tutto è sistemato, le consegne finite e Babbo Natale con gli elfi esclama “CHE BEL NATALE”