CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

Ginevra Mondello

Quarta A  Scuola Primaria "A.Lauri"

Sora (FR)


Insegnante Di Pede Maria Gabriella

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CATEGORIA E

E se fosse tutto un sogno?

LA SIRENA E LA STELLA POLARE

 

C’era una volta Babbo Natale che con la Befana erano andati a fare una passeggiata sull’isola XXXX.

All’improvviso videro una sirena di nome Pulcinella, non credevano ai loro occhi e decisero di chiamare la famiglia di Terenzio IV: Clelia, Greta e Tribuzio, arrivati lì, chiesero ad un gabbiano di nome Arlecchino come mai la sera la sirena stava fuori dall’acqua. Arlecchino disse loro: “La dolce principessa ama guardare le stelle e spera di trovare qualcuno che gli porti una stella. Quindi io ed i miei fratelli: Ping, Pong e Glicinicus siamo solo gabbiani, non possiamo volare fin a la su e non possiamo accontentarla”.

Una sera, mentre Pulcinella parlava con Glicinicus, arrivò una tempesta e con una tromba d’aria fece arrivare la povera Pulcinella sulla riva della spiaggia di un altro mondo, quando si svegliò non vide più la sua coda ma vide due gambe. Dopo però voleva provare a nuotare, non si ricordava più come fare ma nella sua mente ricordava delle persone: Babbo Natale, Befana, Arlecchino, Ping, Pong e Glicinicus.

La ragazza non era mai stata così triste e pianse cosi forte da far avvicinare un ragazzo, Tribuzio, e dopo di lui si avvicinarono tutti gli altri. Pulcinella cominciò a raccontare la sua storia. Dopo molte ore e molte lacrime versate iniziò a farsi sera e la sirena alzò gli occhi e vide il cielo stellato che tanto amava. Purtroppo era bloccata in quel corpo che non gli apparteneva e l’unico modo per andarsene da lì era la Polvere di Stelle che solo Babbo Natale e la Befana sapevano dov’era, Pulcinella sognava di essere un gabbiano luccicante come una stella che la invitasse a salirgli sulla schiena per portarla via. Ricordava le persone con cui si fermava a parlare ed erano i suoi amici gabbiani. Ad un tratto la Luna sentì la sirena piangere e chiamò la Stella Polare per andare a vedere cosa stesse accadendo.

Pulcinella appena la vide d’avanti ai suoi occhi rimase a bocca aperta perché finalmente il suo primo desiderio si era avverato cioè quello di vedere una stella da vicino. Lei aveva un altro desiderio e lo raccontò alla stella, allora Volare chiamò Babbo Natale e gli raccontò che Pulcinella voleva tornare a casa e ritrasformarsi nel suo aspetto naturale. Così il buon vecchio chiamò tutta la squadra e con le scope della Befana, guidati dalla Stella andarono fino alla Luna; quando si presentarono alla Luna lei capì tutto e diede a Clelia la Polvere di Stelle, lei affidò nelle mani del buon vecchio la polverina per portarla a Pulcinella.

Dopo aver viaggiato tutta la notte con le scope volanti, si trovarono sopra la principessa e la cosparsero della Polvere di Stella su tutto il corpo. La mattina seguente Pulcinella si ritrovò sdraiata sul suo scoglio, finalmente tornò a casa ed ad aspettarla c’erano: i gabbiani e tutti i pesci e fecero una grande festa. Arrivò la sera, guardò il cielo e verso di lei si avvicinò Polare e disse: “una promessa è una promessa: eccoti la stella più bella che c’è”. La sirena prese la stellina, la baciò e se la mise tra i capelli. Da allora non se n’è mai più separata. Ringraziò tutti. Pulcinella non dimenticherà mai la sua avventura.