CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA
CREAZIONE DI UN FUMETTO
UNA STORIA INCREDIBILE
Ciao ragazzi!
Quella che vi sto per raccontare è una storia inverosimile, assurda anche per un personaggio matto come me !
Tutto iniziò quaranta giorni prima di Natale vicino al freddo e ghiacciato Polo Nord, in Lapponia.
Scusate non mi sono neanche presentato ! Mi chiamo Jack e sono il gatto del mitico omone dalla barba bianca, Babbo Natale ! Ho il pelo folto ed arancione con dei begli occhi azzurri e la coda lunga. Sto sempre con Babbo Natale anche quando porta i regali a tutti i bambini buoni, si spera !
Sto tutti i gironi a giocare con il mio gomitolo di lana rossa che Babbo Natale mi regalò quando ero un cucciolo. Ci sono molto affezionato e quando un elfo lo tocca io lo graffio, ne sono geloso. Ho solo una sorella di nome Jacky che sta ogni giorno a dormire sulla mia lettiera …. non la sopporto. Immaginatevi vostra sorella o vostro fratello che sta sempre lì, a dormire nel vostro letto.
Il villaggio in cui abito si sviluppa in una valle sempre innevata. E’ bellissimo e pieno di misteri …
Dovete sapere che al centro del villaggio c’è un albero gigante e ben addobbato con sopra la magica Stella del Natale, beh …. volete sapere come lo so ?
Ogni anno vedo degli umani trasformarsi in elfi grazie alla “magia dell’ Elficus” operata da Babbo Natale e accompagnata dalla luce potente della Stella del Natale, ogni 25 dicembre.
Quella stessa notte la signora Natale, dopo la trasformazione dei nuovi elfi, racconta due storie ai nuovi arrivati.
Una riferita alla creazione della Stella del Natale e l’altra, racconta la storia dell’elfo maledetto. Si chiama Bobby Smittembus e molti anni fa’era dolce e buono. Babbo Natale era molto affezionato a lui.
Non era ancora il Babbo Natale che tutti conosciamo, ma quando decise di cominciare a consegnare i regali a tutti i bambini del mondo, Bobby cambiò atteggiamento, si arrabbiò e diventò crudele, infrangendo tutte le regole del Natale, ossia: Felicità, Gioia, Altruismo e Amore.
Fu per questo che Bobby diventò un umano e non più elfo !
Però quest’anno è successa una cosa davvero strana …..
Qualche giorno prima del Natale, Bobby con una creatura simile ad una tigre di colore bianco e azzurro, attaccarono il villaggio di Babbo Natale. La tigre andò nella stalla e spaventò Fulmine, la renna più veloce e preferita di Babbo Natale.
Io corsi a svegliare Babbo Natale che si precipitò nella stalla per vedere cosa stava succedendo. Quando vide la situazione scacciò subito la tigre. A quel punto Babbo Natale mi incaricò di cercare Fulmine.
Io fiero dell’incarico, mi misi in marcia e dopo 2 giorni di viaggio, lungo il mio cammino, vidi alcuni Goblin rocciosi e molto scontrosi che stavano riposando. Avevo paura, e quindi senza farmi vedere, cercai di passare in mezzo a questi giganti.
Ad un tratto i giganti si girarono con lo sguardo più minaccioso che mai. A quel punto scappai più veloce che potevo ma, una di quelle creature, mi afferrò e mi rinchiuse in una cella. Provai con il mio artiglio della zampa destra ad aprire la gabbia ma non ci riuscì. Mi guardai attorno e vidi poco lontano dalla cella le chiavi della porta .
Dopo aver preso un topolino che passava dentro la cella, invece di mangiarlo gli dissi: “se mi porti le chiavi ti risparmierò la vita” . Il topo così fece e mi portò le chiavi , le afferrai con la bocca, le infilai nel lucchetto e cominciai a girare.
Quando si aprì, sgattaiolai fuori e ripresi il mio cammino. Dopo un’altra giornata di viaggio, vidi Fulmine che piangeva nella cima ad una torre. Attesi la notte per non farmi vedere e salii fino alla cima della torre, liberai Fulmine, e volai in sella alla renna, verso il villaggio di Babbo Natale.
Al mio ritorno vidi una cosa incredibile: Babbo e Bobby si stavano abbracciando.
Non potevo credere ai miei occhi.
In quel momento dalla Stella del Natale uscì un raggio di luce che trasformò Bobby di nuovo in un elfo.
Quello che serviva a Bobby era un bell’abbraccio e l’amore di Babbo Natale!!!
Non saprò mai come Babbo Natale abbia convinto Bobby a lasciarsi andare… ma l’importante è che ci sia riuscito.
Cari amici, ora devo proprio andare, la mia lettiera mi aspetta …. sempre che non sia occupata da quella peste di Jacky.