CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

Vittoria Zingarello


Quarta A  Scuola Primaria 

Istituto Comprensivo "Guido Gozzano" 

Rivoli (TO)


INSEGNANTE: MARIA GRAZIA REITANO


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CATEGORIA E

Passò un anno dalla cerimonia di investitura del Cavalier Daniel e la brutta vicenda che aveva vissuto il regno di Serafin II, oramai era solo un brutto ricordo. C’era tanta felicità al castello, si avvicinava il giorno delle nozze che avrebbero visto coronare il sogno d’amore tra il giovane Cavaliere e la bella principessa Camilla. Ma le insidie erano nascoste dietro l’angolo. Eludendo la sorveglianza Marcus riuscì a scappare dalla sua prigione lasciando un messaggio inquietante “ Tornerò e per voi sarà la fine.”


CAPITOLO 1

La scomparsa dell’asinello

La bellissima atmosfera che si respirava nel regno di Serafin II si era un po' rovinata in seguito alla notizia della fuga di Marcus. Tutti sapevano che prima o poi si sarebbe ferocemente vendicato ma ancora non sapevano come e quando. Un velo di preoccupazione scese su tutti i sudditi a rovinare i festeggiamenti per l’imminente matrimonio.

Daniel parlando con suo fratello Claudio e la principessa Camilla si convinse che l’unica persona che poteva aiutarli a trovare Marcus era la Regina Romunda che era ancora prigioniera nelle celle del castello del re. Ma come si poteva convincere Romunda a collaborare per la cattura di Marcus? Cosa le si poteva promettere per avere il suo aiuto? Camilla suggerì che si poteva provare promettendole una riduzione della durata della pena da scontare nelle buie e fredde carceri del re.

Il giorno dopo Daniel e Camilla, chiesero il permesso al re di andare a parlare con Romunda. Il re, ancora arrabbiato delle cattiverie subite dalla regina, non era tanto d’accordo di ridurre la sua pena ma sapendo che Marcus poteva creare danni importanti accettò di darle ancora una possibilità.

Accompagnati dalle guardie del re Daniel e Camilla incontrarono Romunda. Il carcere l’aveva resa più debole e anziana e ormai stava in piedi a fatica, ma nonostante tutto la sua cattiveria non era cambiata e non accettò di dare informazioni sulla fuga di Marcus anzi li avvertì di fare molta attenzione poiché li avrebbe colpiti duramente nei loro affetti più cari. I due promessi sposi andarono via dalle carceri con un’ombra sui cuori.

Lasciata Camilla al Castello, Daniel prese la via di casa con la testa fra le nuvole e il pensiero rivolto a cosa avrebbe potuto fare Marcus per colpirli nei loro affetti più cari. In prossimità del recinto dove il mattino aveva lasciato Pepè e dal quale il suo asinello mai usciva senza il suo padrone si accorse che era aperto…anzi spalancato e quasi scardinato. Stessa sorte era toccata anche alla porta di casa da dove si vedeva che era scomparsa la sua spada che stava sempre attaccata alla parete di fronte alla porta. Entrando in casa trovo per terra un foglio su cui era scritto: “La mia vendetta è iniziata. M”.

 

CAPITOLO 2

Il giorno del matrimonio

Il giorno delle nozze che avrebbe visto coronare il sogno d’amore tra il giovane Cavaliere e la bella principessa Camilla era arrivato insieme ai primi segnali dell’inizio della vendetta di Marcus: il furto della spada e il rapimento di Pepè. Sebbene dispiaciuto Daniel cercò di trascorrere senza troppi pensieri negativi il giorno del matrimonio con Camilla, non avrebbe permesso che il suo nemico gli rovinasse il giorno più bello della sua vita. Ci furono grandi festeggiamenti con bellissimi fuochi d’artificio che vennero fatti arrivare dalla Cina e venne preparata dal più famoso pasticcere del regno una grandissima torta nuziale.

Dopo i festeggiamenti che durarono fino a notte fonda Daniel e Camilla si trasferirono nella loro camera all’interno del castello. Era arrivata l’ora di andare a dormire dopo una giornata felice ma molto stancante. Dall’indomani avrebbero vissuto al castello e alla morte del re sarebbero diventati Re e Regina del regno. Per Daniel e Camilla si apriva un futuro felice con una piccola nuvola di preoccupazione dovuta alla minaccia di Marcus, al rapimento di Pepè e al furto della spada.

 

CAPITOLO 3

Marcus al collegio e l’accordo con il rettore

Dopo la fuga dalle carceri del castello Marcus si nascose in una caverna del bosco, molto buia e fredda. Non avrebbe potuto nascondersi per molto tempo quindi andava cercato un altro nascondiglio per non essere catturato dalle guardie del re e per cominciare a pensare alla sua vendetta.

Nel sonno gli venne in mente che avrebbe potuto nascondersi al Collegio, un luogo che conosceva benissimo, aveva un solo dubbio: come avrebbe convinto il rettore a farlo stare al collegio? Cosa poteva regalargli per convincerlo a non denunciarlo al re? Passò la notte a pensarci…

 

CAPITOLO 4

Marcus rapisce l’asinello e ruba la spada

Appena fu mattina Marcus decise di mettersi in cammino per raggiungere il collegio. Durante la camminata si trovò a passare davanti alla casa di Daniel e penso subito a quale dispetto fargli per cominciare a vendicarsi. Si accorse che in casa non c’era nessuno e pensò subito che avrebbe potuto rubargli la spada da cavaliere che Daniel teneva sempre appesa alla parete. Con un calcio scardinò la porta della casa e rubò la spada. Uscendo di casa si accorse anche della presenza dell’asinello Pepè all’interno del recinto e decise di rapirlo. Scardinò la porta del recinto e rapì Pepè.

La spada sarebbe stato il regalo da dare al rettore per farlo stare al collegio mentre l’asinello gli sarebbe servito per scappare più velocemente.

La vendetta di Marcus nei confronti di Daniel era iniziata: questi due furti gli avrebbero rovinato i festeggiamenti per il matrimonio con Camilla.

 

CAPITOLO 5

Marcus e Daniel combattono

Una settimana dopo il matrimonio mentre Daniel e Camilla facevano una passeggiata nel bosco, all’improvviso da dietro un albero sbucò Marcus con in mano una spada. Daniel si mise davanti a Camilla e prese la spada che nel frattempo re Serafin gli aveva dato come regalo di nozze.

Marcus agitava la spada e minacciava di ucciderli per vendicarsi. Allora Daniel prese la spada e cominciò a combattere con Marcus. Fu uno scontro fortissimo, ma alla fine Daniel ebbe la meglio e disse a Marcus: “Non ti ucciderò se mi dici che fine ha fatto il mio asinello Pepè”. Marcus rispose: “Dato che mi salvi la vita ti dico che fine ha fatto l’asinello. L’ho rinchiuso nel collegio. Se andrai dal rettore lui te lo consegnerà”. Daniel ribatte: “Va bene Marcus, non ti ucciderò ma ti farò chiudere nelle carceri del castello”.

Daniel e Camilla corserò dal rettore per farsi restituire l’asinello. L’asinello appena li vide gli corse incontro facendogli mille feste. Tutti e tre se ne ritornarono al castello.

E vissero tutti felici e contenti.