CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

Andrisani Vincenzo

Quinta B  Scuola Primaria "N.Fiorentino"

Montalbano Jonico (MT)


Insegnante Anna Lombardi

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CATEGORIA G

SE FOSSE TUTTO UN SOGNO...

 

Come tradizione nei giorni prima di Natale , i bambini scrivevano una lettera a un signore con la pancia rotonda come una palla e la barba lunga, in cui dicevano cosa volessero . Dei giochi o per chi non ce l’aveva , una casa o una famiglia.

La notte del 24 dicembre il signore chiamato Babbo Natale indossò gli stivali e la sua tuta rossa per andare a regalare dei doni ai bambini, che i folletti molto laboriosi avevano preparato.

Nel mentre Glicinus , una persona cattiva  che odiava i bambini aveva mandato i suoi “scagnozzi “ a rubare la polvere magica di Babbo Natale.

Questa polvere arrivava dal Nord dell’Irlanda e serviva a far andare più veloci le renne nel loro viaggio per il mondo a regalare doni ai bambini.

Gli “scagnozzi” ,davanti alla casa del vecchio signore che era fatta di cioccolato, presero la polvere magica e la portarono a Glicinus lasciando però un’altra polvere , che serviva a rallentare le renne.

Babbo Natale,ignoro di tutto,  prese la polvere e la cosparse sulle renne che,invece di andare veloci, rallentarono.

In quel momento Glicinus cosparse la vera polvere magica sui suoi cani che andarono velocissimi e arrivò prima dentro le case dei bambini a portare il carbone,anziché  i regali.

Babbo Natale vedendo che le renne non volavano e non correvano cominciò a piangere ,dispiaciuto dell’accaduto,ma soprattutto  perché l’ indomani quando i bambini si sarebbero svegliati vedendo che non c’era nessun regalo non lo avrebbero più voluto bene e nessuno  avrebbe più avuto un pensiero dolce per lui ,sicuramente non gli avrebbero scritto alcuna lettera.

Pulcinella , produttore della polvere magica e vicino di Babbo Natale, vedendolo così prese una bottiglietta di polvere super veloce e la diede a Babbo Natale , che così  sconfisse Glicinus che non è altro che il nostro caro COVID con cui dobbiamo convivere.

Babbo Natale sarebbe il nostro sindaco che fin dall’inizio della pandemia ci sta aiutando a fermare il virus.

I suoi doni non sono materiali, ma doni come uscire di casa senza mascherina ecc. tutto questo a piccoli passi.

Nonostante la situazione che stiamo vivendo , che non è certamente bella, non dobbiamo mettere nel cassetto questo anno perché anche nelle sue piccolezze passeremo un Natale come tutti quelli che abbiamo trascorso, nell’attesa della nascita di Gesù bambino.

Tutti, ora siamo rivestiti da una veste rosa, chiamata mascherina che protegge le debolezze non solo fisiche, ma anche quelle sentimentali , per fare un esempio oggi due amici che si vogliono bene non possono stare insieme.

Noi siamo nascosti in questa veste perché pensiamo di essere minori, rispetto al nostro nemico,ma non è così perché se ci uniamo, uniamo le forze rispettando le norme prima o poi riusciremo ad uscire da questa situazione.