CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

Emanuele Buosi 


Quinta A  Scuola Primaria "Guglielmo Marconi"

Catena di Villorba (TV)

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CATEGORIA G

PROFESSOR PULCINELLA

 

“Pulcinella, vieni un attimo a vedere…Pulcinella? Pulcinella vieni, su...”- dicevano i folletti, ma Pulcinella non rispose.

Un folletto andò nella stanza che gli avevano costruito, però lui non c’era. Erano tutti molto preoccupati, ma Babbo Natale li tranquillizzò perché gli disse che aveva trovato un biglietto di Pulcinella dove gli spiegava perché era partito.

Quando  aveva accompagnato il Buon Vecchio a consegnare i regali il giorno di Natale, aveva visto che i bambini avevano chiesto tanti regali, ma non erano ancora felici.

Aveva scoperto che Divoc, un terribile nemico invisibile, impediva ai bambini di uscire di casa per giocare con gli amici, di andare scuola e peggio ancora, non tollerava di vedere il sorriso sui loro volti. Perciò aveva deciso di aiutarli.

Pulcinella allora, teletrasportandosi, si intrufolò nei computer delle case e delle scuole.

Ogni volta che i bambini si collegavano per fare una video-lezione, Pulcinella la interrompeva e al posto degli insegnanti compariva PROFESSOR PULCINELLA, maestro del sorriso e del divertimento. Secondo lui i bambini avevano dimenticato questa “materia” e bisognava correre ai ripari!

I bambini però non erano interessati, perciò Pulcinella disse: - Ho capito qual è il problema! Non avete abbastanza coraggio! -

Subito i bambini si sentirono offesi e moltissimi accettarono la proposta.

La sfida consisteva nel far partecipare ad un gioco di estensione mondiale il maggior numero di bambini possibile, senza però avere alcun tipo di contatto fisico, altrimenti sarebbero stati squalificati dal gioco.

Ma quale gioco si poteva fare riuscendo ad ingannare Divoc?

Egli era diventato ancora più feroce e prepotente e se l’era presa con i genitori e i nonni dei bambini, costringendoli a restare chiusi in casa, non solo di giorno, ma anche di notte altrimenti…li avrebbe portati via per sempre!

Ma Professor Pulcinella non si scoraggiava: pensa e ripensa ricordò le fantastiche cacce al tesoro in Lapponia che Babbo Natale organizzava per lui e per i folletti. I biglietti erano nascosti dappertutto, persino attaccati al cielo. Al cielo?

Ma certo! - disse Pulcinella- ho trovato un gioco giusto per i bambini!

E così un giorno di febbraio Pulcinella, in collegamento digitalmondiale con tutti i bambini, presentò il nuovo gioco: AIV, Amici In Volo.

Ogni settimana, ogni bambino avrebbe dovuto procurarsi un palloncino al quale doveva attaccare un disegno, una barzelletta, un indovinello o un biglietto dove parlava di sé, per poi lasciarlo andare in cielo. Vento e Aria avrebbero fatto soffiare i palloncini in tutte le direzioni del mondo, facendoli infine cadere nelle case di altri bambini.

In questo modo avrebbero conosciuto qualcosa di un “nuovo amico”: che cosa aveva fatto oggi, se aveva già studiato gli Etruschi, se era inverno anche da lui, se sapeva costruirsi una maschera di Carnevale, in quale lingua parlava...

Altra regola super importante per non finire in panchina e saltare addirittura due settimane di lancio del palloncino: bisognava stendere su ogni palloncino e biglietto un unguento magico e scivoloso che Pulcinella avrebbe fatto avere a tutti i partecipanti così, quando Divoc avrebbe cercato di aggrapparsi al palloncino, perché, invadente com’era, avrebbe sicuramente tentato di farlo, avrebbe fatto un bel scivolone a terra e lì sarebbe rimasto!

Ogni partita di gioco sarebbe durata due mesi: il vincitore sarebbe stato chi riusciva a raccogliere più palloncini e per premio Pulcinella lo avrebbe portato a fare un giro con la sua scopa magica, arrivando fino alla casa di Babbo Natale.

Volete sapere come è andata a finire la storia?

Beh, tanti, anzi tutti i bambini parteciparono al gioco e il cielo si riempì di colori e i bambini ogni giorno uscivano di casa, in giardino o si affacciavano sul balcone, a caccia di palloncini per scoprire così un nuovo amico.

Divoc si arrabbiò talmente tanto, poiché non riusciva ad agguantare neanche un bigliettino, che gli venne un gran febbrone. La temperatura gli salì a 77° e gli si bruciarono le gambe: non poteva più correre veloce in ogni luogo, ma poteva aggrapparsi agli adulti e usare le loro gambe per spostarsi e continuare a rendere triste il mondo.

Era necessaria una nuova impresa: ma questa volta aveva bisogno dell’aiuto di tutti i folletti e di Babbo Natale compreso.

Salutò digitalmente tutti i bambini, li lasciò alle loro lezioni online e ad AIV, promettendo di ritornare presto con un gran esercito che avrebbe sconfitto Divoc per sempre e ripartì per la Lapponia, pronto per una nuova strepitosa missione-Pulcinella.