CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

Giulia Catapano

Miriam Pistocchi


Quinta C  Scuola Primaria - Direzione Didattica II

"Ss. Medici"  - Castrovillari (CS)


Insegnante: Prince Gaetana

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CATEGORIA G

LA MARIONETTA CHE HA SALVATO IL NATALE

 

Babbo Natale e i folletti si preparavano all’arrivo del Natale. Da tutto il mondo arrivavano le letterine dei bambini che poi venivano conservate in una grande cassaforte. Il miglior amico di Babbo Natale era una marionetta che si chiamava Pulcinella e nessun bambino la voleva  perché  era  troppo grande  e di certo non poteva stare in una stanza di un bambino. Un giorno, mentre Babbo Natale e i folletti riposavano, il re cattivo che governava nella città, non poco distante dal polo Nord, venne a sapere che i folletti e Babbo Natale stavano preparando i regali da consegnare ai bambini per la vigilia di Natale,  così ordinò a due fratelli ladri cattivi di andare a rubare i regali preparati per i bambini. Durante la notte, i due ladri si misero in viaggio per andare a rubare i regali a casa di Babbo Natale. Quando arrivarono si misero a cercare i regali  senza mai stancarsi. Videro una porta con su scritto “Regali di Babbo Natale” e così pensando che lì c’erano i regali, distrussero la porta, presero i regali e scapparono  via. Quando si svegliarono non trovarono più i regali e Babbo Natale pensò che Pulcinella aveva visto qualcosa. Uno dei folletti disse a Babbo Natale che Pulcinella era una marionetta e non poteva parlare. Babbo Natale tranquillizzò il folletto, prese una pozione magica e mise una goccia della pozione su Pulcinella che si trasformò in umano. Poi Babbo Natale chiamò la Befana e quando arrivò, rimase stupita nel vedere Pulcinella reso umano  e le raccontò tutto quello che era successo. Alla Befana venne un’idea e disse che potevano andare a riprendere i regali. Così Pulcinella decise di andare nel regno del re e Babbo Natale e la Befana vollero andare con lui, in caso avesse avuto bisogno di aiuto. Così partirono tutti insieme e andarono al castello del re. I folletti rimasero nella casa di Babbo Natale a fare la guardia. Quando Pulcinella e i suoi amici arrivarono al castello, videro che il castello  era sigillato  da sbarre e dovettero per forza scavalcare. Così zitti, e senza fare rumore entrarono dentro il castello, ma due guardie, li videro e chiesero chi fossero. Loro dissero che erano delle persone che si erano perse, allora le guardie li portarono dal re e quest’ultimo disse che sarebbero potuti rimanere un giorno al castello, però dovevano lavorare tutto il giorno  per lui.  Pulcinella riconobbe, all’interno del castello  i due ladri che avevano rubato i regali e stavano ridendo di loro. Verso la sera il re e i ladri uscirono e ordinarono a Pulcinella e ai suoi amici di preparare la cena. Mentre Babbo Natale e la Befana cucinavano per il re, Pulcinella andò in giro per le stanze e trovò una chiave sul comodino della stanza del re. Subito la prese e la fece vedere a Babbo Natale. Nel vedere quella chiave, Pulcinella si ricordò che, quando arrivarono al castello e scavalcarono i muri, c’era anche un portone con un grosso lucchetto che giullava nella serratura della porta. Così ritornarono in quel posto, infilarono la chiave nel lucchetto e la porta si aprì. Quando entrarono, videro una stanza enorme con dentro i regali. Babbo Natale felice, prese un sacco grandissimo, lo riempì con i regali e  corsero via; quando arrivarono al polo Nord consegnarono tutti i regali ai folletti che li confezionarono. La vigilia di Natale,  Babbo Natale e Pulcinella andarono insieme a consegnare i regali a tutti i bambini; poi accesero le luci su un grande albero. La luce di questo albero, come per magia, raggiunse tutte le persone e riuscì a trasformare i cattivi in buoni.