CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

Giorgia Guidolin


Quinta A  Scuola Primaria "Guglielmo Marconi"

Catena di Villorba (TV)

IC VILLORBA E POVEGLIANO - Villorba (TV)


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CATEGORIA G

PULCINELLA E ARLECCHINO

 

C'era una volta un negozio che vendeva oggetti e mobili in legno. Ogni volta che i bambini entravano nel negozio ricevevano statuette di ogni genere, potendole anche scegliere.

Il proprietario di quel negozio era un signore molto gentile ed era anche giovane, aveva aperto da poco il suo negozio. Quando si entrava nel suo negozio si  sentiva un odore molto buono e poi il proprietario iniziava a fare tanti complimenti e solo dopo si metteva al lavoro.

Quel signore si chiamava Alberto e in occasione della festa di carnevale, aveva  costruito due statue di legno molto belle e gli aveva dato anche il nome : Pulcinella e Arlecchino. Erano le statue più belle che avesse mai realizzato.

Un giorno in piazza si diceva che chi avrebbe inventato e costruito una statua di legno, avrebbe vinto un milione di euro e  l’opera sarebbe diventata il nuovo simbolo di carnevale. Quando Alberto sentì questa notizia si candidò immediatamente e insieme a lui decisero di partecipare altre cinque persone. Il giudice accettò le candidature e dopo 2 ore disse – Stop! Sono finite le candidature, avete solo due giorni per costruire le vostre statue di legno. Tre, due, uno ...via ! Che la competizione abbia inizio. -

Alberto iniziò subito a creare un'altra statua che rappresentava insieme sia Pulcinella che Arlecchino, ma stavolta molto più grandi.

Un bel giorno decisi di entrare nel negozio ma, non avendo visto nessuno, pensai che Alberto fosse nel suo laboratorio. E in effetti lui era proprio lì e  mi disse che ogniqualvolta era impegnato in un  lavoro il negozio restava chiuso. Io ero lì per offrirgli il mio aiuto e portarlo alla vittoria e Alberto era felice di questa cosa. Ero consapevole del gran lavoro da fare: per prima cosa, dovevo togliere la corteccia del pezzo di legno, poi dopo questa richiesta ne seguirono tante altre. Quasi in un giorno la statua l'avevamo quasi terminata. Mancava solo qualche piccolo dettaglio da definire e perfezionare. Non ci aspettavamo che il giorno dopo finisse in catastrofe e infatti iniziò così: al mattino ci eravamo ritrovati davanti al negozio di Alberto alle 7:00 in punto, eravamo entrati e la statua era rovinata, anzi era DISTRUTTA!. Quando l'abbiamo vista eravamo increduli e tristi. La speranza di vincere svanì in un attimo. Dopo aver visto questa brutta scena, uscii dal negozio e andai a fare una passeggiata per pensare a come rimediare a questa disgrazia. Cammina, cammina.....ecco che mi giunse un’illuminazione: potevano darci una mano a ricostruire la nostra opera tutti i nostri amici e i genitori, forse solo così ce l’avremmo potuta fare!

Allora  corsi subito a chiamarli e tutti approvarono la mia idea, ne furono orgogliosi e volentieri ci vollero aiutare. Corremmo subito al negozio per metterci all’opera ma Alberto  non c'era più.

Allora pensai subito che fosse andato a riferire al giudice del terribile episodio e giunsi in tempo per  dirgli che c'era una soluzione al nostro problema. Lui disse –   Sei arrivato proprio al momento giusto, ero pronto a rinunciare alla competizione. Allora tutto non è perduto! Dimmi come faremo a rimediare?-.

Gli presentai la mia soluzione dicendogli che i miei genitori e i miei amici erano pronti a ricostruire la statua. Alberto disse – Sapranno lavorare il legno? Non è che faremo un altro disastro? Io sono molto preoccupato-. Cercai di tranquillizzarlo e di incoraggiarlo che sarebbe andato tutto bene e che dovevamo andare subito in negozio dove ci stavano aspettando tutti.

Dopo ben sette ore la statua era terminata, mancavano dei piccolissimi dettagli per completarla al meglio e vincere la gara.

Dopo un po' sentimmo il giudice dire – Stop! È terminato il tempo! Ora venite qui con le vostre statue-.

Quando fu il nostro turno con estrema cautela presentammo la nostra statua e spiegammo come l'avevamo realizzata. Il suo nome era “Pulcinella e Arlecchino together forever”. Quando finirono tutte le altre presentazioni, arrivò il momento del verdetto finale. Il giudice disse – Ha vinto...... Alberto! Complimenti lei ha vinto un milione di euro e da ora in poi questa statua sarà il simbolo della festa del carnevale del paese-.

Alberto era felicissimo, anzi stracontento di aver vinto tanti soldi e che la sua statua fosse diventata il simbolo della festa del carnevale del paese. Decise poi di dividere la ricompensa con me ed  io gli fui molto grato. Mi sentii soddisfatto sia per aver aiutato Alberto sia per la ricompensa da lui ricevuta.

Da quel giorno la statua di Alberto fu ricordata per sempre e troneggiò nella piazza del paese.