CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

Elena Tancredi

Quinta B  Scuola Primaria "N.Fiorentino"

Montalbano Jonico (MT)


Insegnante Anna Lombardi

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CATEGORIA G

FIABA SUL NATALE

 

C’era una volta un signore piuttosto anziano, con una lunga barba bianca e vestito di nero. Lui odiava tutte le feste dal Natale alla Pasqua. Un giorno un folletto gli disse di non odiare le feste perché portano allegria e felicità. Il signore, ostinato, gli chiese di lasciarlo stare. Dispiaciuto se ne andò. Il giorno dopo ritornò, ma niente; fu di nuovo rinnegato. Il folletto tra se e se disse che se il giorno dopo sarebbe stato cacciato, l’avrebbe ignorato anche lui. Il giorno seguente, al suo ritorno, l’omaccione lo cacciò bruscamente. Ormai rassegnato, stava per andarsene quando l’anziano lo fermò; dopo essersi scusato accettò la proposta. Il piccolo elfo felice, gli disse di vestirsi di rosso con una cintura nera, un cappello rosso; voleva fare una festa per lui e per i bambini. Il signore all’inizio non capì ma riflettendoci su accettò pensando che potesse essere una buona idea. Il vestito gli calzò a pennello; il folletto gli suggerì di farsi chiamare Babbo Natale e che doveva portare i regali in ogni casa la notte del 24 dicembre, giorno del loro primo incontro. Da quel momento l’allegro grassone e il piccolo omino diventarono inseparabili.





IL CORAGGIO DI BABBO NATALE


Era una fredda giornata di dicembre quando Babbo natale andò nella sua fabbrica, dove gli elfi incartano i regali, per controllare la regolarità e l’andamento dei lavori. In strada incontrò Pulcinella che lo seguì. Assicuratosi della positività dei lavori, tornò a casa con il suo amico. Arrivati in onda un’edizione speciale del telegiornale. Era successa una catastrofe nella vicina città di Pio Pio; il perfido e temibile Glicinicus aveva attaccato la cittadina . Babbo Natale e l’amico andarono sul posto per fare una ricognizione in città. Sul luogo incontrarono i due gemelli Ping e Pong che dissero a Babbo natale che la loro città era andata a fuoco. Babbo natale e Pulcinella salvarono Pio Pio e i suoi abitanti dalle fiamme. Dopo aver superato 101 prove arrivarono alla sala del trono. Subito l’affilata spada infuocata del cattivo venne sfoderata, così come la sciabola di Babbo Natale. La battaglia terminò con la disintegrazione di Glicinicus che scomparve nell’aria. Tornati alla ormai rasa al suolo Pio Pio, fecero rapporto al re. Terenzio IV li ringraziò e li ricompensò. L’allegro grassone per ricambiare riuscì, attraverso la magia del Natale, a riportare in vita la città e renderla ancora più bella. Da quel momento venne eretta un’enorme statua d’oro raffigurante Babbo Natale e Pulcinella nel centro della città.