CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA
CREAZIONE DI UN FUMETTO
Una marionetta per regalo
C’era una volta un bambino che si chiamava Marco e compiva 11anni il 15 febbraio, e quest’anno voleva un regalo a sorpresa. I suoi genitori pensarono per giorni e giorni finché alla mamma venne un’ idea. Stava pensando… ”visto che è carnevale potremmo regalargli un vestito o qualcos’altro”... Al papá venne in mente che a Marco piacevano un sacco le marionette e decisero di regalargli una marionetta di Pulcinella. I genitori avevano deciso cosa regalargli ma il problema adesso era dove trovarla. Cercarono la marionetta ma non la trovarono. Un giorno videro la pubblicità di un falegname e lo chiamarono per chiedergli se poteva creare la marionetta per l’ occasione e per fortuna lui accettò la richiesta. Prepararono così la festa di compleanno per Marco e invitarono tutti i suoi amici e compagni di classe; presero una fontana di cioccolato, misero i festoni; il regalo di compleanno nascosto sotto il tavolo.
Arrivarono tutti gli amici e portarono il festeggiato alla festa ma poco prima un suo antipatico compagno di classe rubò il regalo. Marco e i suoi amici giocarono a calcio, mangiarono panini e stuzzichini e finalmente arrivò il momento della torta. Cantarono tutti insieme la canzoncina mentre Marco soffiava le candeline e mangiarono la torta al cioccolato che aveva preparato la mamma. Ad un certo punto i genitori volevano dare a Marco il suo regalo ma si accorsero che era sparito. Lo cercarono dappertutto ma sembrava sparito nel nulla. Finalmente dopo molte ricerche lo trovarono nell’altra stanza nascosto dietro la porta con il colpevole: Luca il compagno di classe di Marco, un bambino birichino e monello che era invidioso del suo amico. Marco non si arrabbiò con lui ma gli chiese di aiutarlo ad aprire il regalo e poi tutti insieme giocarono con la marionetta e si inventarono un sacco di battute divertenti. Marco era davvero felice perché adorava quella marionetta: quel giorno si era divertito un sacco con i suoi amici e anche con Luca che in realtà non sembrava poi così tanto antipatico come voleva far credere.