CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

Mauro Costantino


Classe PRIMA A - Scuola Secondaria di Primo Grado

IC "Rallo" di Favignana



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CATEGORIA I

Passò un anno dalla cerimonia di investitura del Cavalier Daniel e la brutta vicenda che aveva vissuto il regno di Serafin II, oramai era solo un brutto ricordo. C’era tanta felicità al castello, si avvicinava il giorno delle nozze che avrebbero visto coronare il sogno d’amore tra il giovane Cavaliere e la bella principessa Camilla. Ma le insidie erano nascoste dietro l’angolo. Eludendo la sorveglianza Marcus riuscì a scappare dalla sua prigione lasciando un messaggio inquietante “ Tornerò e per voi sarà la fine.”


La riconquista del regno

 

I CAPITOLO.

Il matrimonio tra Daniel e Camilla.

Serafin II nel frattempo divenne di nuovo il re del proprio regno. Daniel invece divenne il cavaliere di fiducia del re e di questo entrambi furono contenti. Camilla invece prese lezioni per poi diventare una futura, brava regina. Mastro Leonardo e Claudio si trasferirono al castello; vivevano in una stanza grandissima e partecipavano ogni domenica al pranzo reale. Al pranzo reale partecipavano anche i frati che erano rimasti amici di Daniel e Camilla, ma soprattutto di Mastro Leonardo e Claudio. Il re era diventato amico dei frati, soprattutto di Fra Aniello, l’amico di suo padre. Arrivò il momento del matrimonio tra Daniel e Camilla. Daniel si vestì con una gomurra nera e con dei pantaloni stretti e una cintura; Camilla si vestì con un bell’abito rosso che serviva a simboleggiare amore ardente, cucito con stoffe preziose. Il matrimonio si svolse nel castello.  Esso era adornato con fiori rosa e blu, con spade e scudi attaccati sulle mura. A questa celebrazione molto importante partecipò tutto il popolo che ormai aveva capito che Donna Romunda e Marcus erano i colpevoli e Camilla era innocente. Il matrimonio fu celebrato da Fra Aniello, il più anziano dei frati del convento del Bosco dei Ciliegi. Dopo la celebrazione del matrimonio, gli sposi insieme ai partecipanti andarono nella sala d’armi del castello e fecero un pranzo molto ricco. Il tavolo era lunghissimo e Daniel e Camilla si sedettero al centro uno di fronte all’altro. Essi mangiarono pane di latte, carne arrosto, biscotti salati, pinocchiate, insalata, zuppe di legumi vari, sfoglie allo zenzero e cannella. Mangiarono anche la torta che era buonissima fatta con miele e farro. Camilla e Daniel quel giorno provarono tanta gioia e felicità.

II CAPITOLO.

La nascita di Francesco

 Passò un anno, Camilla e Daniel ebbero un figlio e lo chiamarono Francesco. Francesco era un bambino molto sveglio e a partire dall’età di 5 anni Daniel gli insegnò a combattere ed a usare molto bene la spada e lo scudo come avevano insegnato a lui al Collegio San Giorgio. Spesso trascorrevano i pomeriggi a giocare nel giardino reale con spade, frecce, lance, scudi e travestendosi da soldati con armature in bronzo.

 

III CAPITOLO.

La vendetta di Marcus

Marcus, invece, per molti anni era rimasto nascosto nell’attesa di trovare il modo per vendicarsi di ciò che aveva subito da parte di Daniel. Egli pensò tra sé e sé:” Chi mi potrebbe aiutare a vendicarmi? Dai Marcus, pensa, pensa.” Ad un certo punto ebbe un’ illuminazione. “El Diablo! El Diablo è la persona che può aiutarmi “. Marcus andò a casa di El Diablo che ,non era molto distante da lì. El Diablo era stato allievo di un collegio chiamato San Filippo. In quel collegio insegnavano ad usare i superpoteri; egli infatti sapeva teletrasportarsi da un punto ad un altro. Marcus conosceva El Diablo perché spesso il collegio San Giorgio e il collegio San Filippo si sfidavano e loro due erano quasi sempre uno contro l’altro. Alcune volte vinceva El Diablo, altre Marcus. Marcus raccontò a El Diablo la sua situazione ed egli lo rassicurò dicendo: <<Tranquillo, amico mio, ti vendicherai, ti aiuterò io!>> Marcus lo abbracciò e lo ringraziò. El Diablo aveva molti amici, o meglio, dei compagni di collegio che avevano dei superpoteri. Questi amici erano: Acquasplash, che aveva il potere di creare delle onde d’acqua, Terremotem che aveva il potere di creare piccole scosse di terremoto, Bioman che aveva il potere di creare alberi, cespugli ecc. El Diablo e Marcus allora andarono con molta attenzione nella casa di ognuno di loro, raccontarono la situazione e tutti si unirono al gruppo formato da El Diablo e Marcus. Essi allora pensarono ad un piano efficace per vendicarsi. Bioman doveva costruire un albero per scavalcare le mura di cinta del castello, Acquasplash doveva produrre delle onde verso il castello, Terremotem doveva provocare un piccolo terremoto, mentre Marcus e El Diablo dovevano stare sulle mura di cinta con una balestra e colpire le persone che uscivano dal castello. L’attacco al castello non andò male… morirono tutti: Camilla, Daniel e tutti gli abitanti. Il comando del regno a quel punto passò nelle mani di Marcus.

IV CAPITOLO.

Francesco e i suoi amici.

 Il piccolo Francesco, però, al momento dell’attacco non si trovava nel castello e così per fortuna si salvò. Egli era a giocare nel Bosco dei Ciliegi. Quando giunse nel castello trovò i cinque assassini dei suoi genitori. Egli voleva vendicarsi, ma capì che non era il momento. Francesco, poverino, era rimasto orfano di entrambi i genitori a soli quindici anni. Egli non sapeva che fare e si mise a piangere. Francesco pensò a chi lo avrebbe potuto aiutare. Lo potevano aiutare i suoi cugini, figli di Claudio, Giosuè e Rosario e i suoi migliori amici Adam e Giovanni. I cinque si riunirono insieme nella casa di mastro Leonardo. Adam chiese a Francesco :<<Perché siamo tutti qui? Cosa ci volevi dire?>>. Francesco gli rispose:<<Siamo tutti qui perché i miei genitori e anche i miei zii, i genitori di Giosuè e Rosario, sono stati uccisi e noi dobbiamo vendicarli>>. I quattro accettarono e cominciarono ad escogitare un piano per vendicarsi. Nel frattempo Marcus e i suoi amici non sapevano che Camilla e Daniel avessero avuto un figlio e quindi al momento non davano la caccia a nessuno.

V CAPITOLO.

Francesco riconosce Marcus

Francesco e i suoi quattro amici nel mentre elaborarono il piano. Essi dovevano andare al castello per conoscere gli usurpatori. Daniel e Camilla avevano descritto Marcus a loro figlio e così quando egli lo vide lo riconobbe, si irrigidì e disse agli altri:<<Andiamo, poi vi spiegherò tutto>>. Tornarono a casa e Francesco disse ai suoi amici che quello era Marcus, colui che aveva ucciso i suoi genitori. Francesco raccontò ai suoi compagni che Marcus era un impostore. Circa venti anni prima aveva conquistato con l’inganno, insieme a sua sorella Donna Romunda, il regno di Serafin II. Disse che suo padre, il cavaliere Daniel, però li aveva sconfitti, aveva salvato il re e aveva fatto ritornare la pace nel regno. Ora, però, Marcus era ritornato! Era riuscito ad evadere dalla sua cella e aveva lasciato un messaggio inquietante che diceva :<<Tornerò e per voi sarà la fine>>. I quattro amici di Francesco sentendo questa storia rimasero a bocca aperta. Essi decisero di chiamare il loro gruppo” I cinque moschettieri”. Essi continuarono a cercare altre persone che avrebbero potuto aiutarli. Girarono per la città e si trovarono di fronte ad una luce splendente generata da una potente lampada ad olio. Quando giunsero nei pressi della lampada, videro una strana macchina. Era fatta di legno ed era costituita da una grande ruota incassata su due potenti affusti verticali. Nella ruota, che una volta avviata iniziava a girare vorticosamente, vi erano diversi alloggi dove potevano entrare una o più persone. Era una macchina del tempo, che poteva teletrasportare i passeggeri nel passato o nel futuro.

 

 

VI CAPITOLO.

Viaggio nel futuro.

Essi decisero di andare nel futuro, in particolare nell’anno 2020. Approdarono nella città di Roma e iniziarono a girare alla ricerca di qualcuno che avrebbe potuto aiutarli nel loro progetto. Essi giunsero davanti a Palazzo Chigi. Entrarono dentro il palazzo e cercarono dei personaggi che potessero entrare a far parte del loro gruppo. Incontrarono una guardia, che gli disse che in quel momento a Roma c’erano dei grossi problemi causati da un virus che stava facendo morire tanta gente e che gli unici che avrebbero potuto aiutarli potevano essere i signori Giuseppe Contes, Matteo Salvinis, Silvio Berlusca, Luigi Bibitaro, Giorgia Anguria ed Emma Panino.  I cinque moschettieri andarono nei loro uffici, si presentarono, gli raccontarono quello che era successo e perché si trovavano in quel posto e li invitarono a entrare nel loro gruppo. I Chigiani accettarono, si unirono a loro e così diventarono gli 11 moschettieri. Tutti insieme si diressero verso la macchina del tempo. I Chigiani la videro, chiamarono i loro meccanici e dissero loro di migliorarla costruendo una parte superiore in modo da renderla più compatta. I meccanici fecero ciò e gli 11 moschettieri ritornarono nel regno di Serafin II.

VII CAPITOLO.

Un piano perfetto

Essi si misero al lavoro per preparare un piano per sconfiggere Marcus, i suoi amici e riconquistare il regno. Il piano era questo: Francesco e i suoi piccoli amici dovevano mettere una musica assordante in modo da stordire gli abitanti del regno, ma soprattutto per far uscire dal castello Marcus ed i suoi amici; i Chigiani a quel punto dovevano salire sulle mura del castello e ognuno doveva utilizzare una sua dote per sconfiggere i cinque assassini. Contes lanciava parole gentili per far del male morale ai cattivi, Giorgia Anguria lanciava angurie, Luigi Bibitaro lanciava bibite e patatine fritte , Matteo Salvinis lanciava parole cattive contro gli abitanti del regno di pelle scura, Emma Panino lanciava panini “ca meusa” e Berlusca rapiva tutte le donne del regno. In mezzo a tutta questa confusione, Marcus e i suoi amici non riuscirono a difendersi da questo attacco improvviso; provarono a fuggire ma vennero catturati da Francesco. Francesco si presentò a Marcus, gli disse che era il figlio di Camilla e Daniel e che lui aveva distrutto tutta la sua famiglia e si meritava una morte violenta. Marcus si mise a piangere perché sapeva cosa significava essere orfano e chiese perdono.

VIII CAPITOLO.

La vendetta

Francesco non accettò il suo perdono e decise di far fare una brutta fine a Marcus e ai suoi amici. Chiese consiglio ai Chigiani su come avrebbe dovuto far scontare la pena a questi cattivi e tra i vari consigli accettò quello di Salvinis. Salvinis gli disse di metterli con le mani ed i piedi legati su una barca senza remi e lasciarli alla deriva; sarebbero morti da soli. Contes e Panino cercarono di fargli cambiare idea, ma Francesco non volle discuterne. L’idea era quella e non l’avrebbe più cambiata. Di forza presero i cinque cattivi, li portarono sulle rive del fiume Muerte li misero su una scialuppa e li mollarono.

IX CAPITOLO.

Francesco riconquista il regno.

 Finalmente il regno di Serafin II era ritornato nelle mani di Francesco grazie all’ aiuto dei suoi amici, dei suoi cugini e dei Chigiani. Francesco e i Chigiani diventarono molto amici. I Chigiani raccontarono quello che stava succedendo nel 2020 a Roma e in tutta Italia: un virus sconosciuto stava annientando un intero pianeta e loro adesso, ritornando a Roma nell’anno 2020, avrebbero dovuto trovare la soluzione per distruggere il virus.

X CAPITOLO.

Alla ricerca di una nuova avventura.

Francesco pensò che allo stesso modo in cui i Chigiani avevano aiutato lui con metodi nuovi a sconfiggere Marcus e i suoi amici ,anche lui doveva ricambiare. Adesso toccava a lui recarsi a Roma con loro per aiutarli a trovare una soluzione. Francesco allora nominò un suo sostituto nel regno, si mise con i Chigiani dentro la macchina del tempo e nel giro di pochi minuti approdò a Roma pronto per un'altra avventura.