CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

Manuel Cerruti


Prima B  Scuola Secondaria di Primo Grado

IC CARDUCCI VOCHIERI

Alessandria


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CATEGORIA I

Passò un anno dalla cerimonia di investitura del Cavalier Daniel e la brutta vicenda che aveva vissuto il regno di Serafin II, oramai era solo un brutto ricordo. C’era tanta felicità al castello, si avvicinava il giorno delle nozze che avrebbero visto coronare il sogno d’amore tra il giovane Cavaliere e la bella principessa Camilla. Ma le insidie erano nascoste dietro l’angolo. Eludendo la sorveglianza Marcus riuscì a scappare dalla sua prigione lasciando un messaggio inquietante “ Tornerò e per voi sarà la fine.”

 

Il ritorno di Marcus

 

Il tempo passò e arrivò il giorno delle nozze, tutti erano felicissimi. Dopo la cerimonia, gli invitati si diressero verso la piazza interna del castello, dove c'erano tantissimi tavoli imbanditi di delizie prelibate. Tutti mangiavano con gusto, ma Daniel aveva una sensazione strana, come se qualcuno lo stesse guardando... si voltò e vide una figura con addosso un mantello nero e un grande cappuccio.

La faccia era coperta dal cappuccio, che si concludeva con un piccolo pezzetto di stoffa appuntito.

Daniel lo fissò, ma Camilla nel mentre lo chiamò. Andò da lei per il ritratto nuziale che, per lui, fu una distrazione per non pensare a quella strana figura nera.

Arrivò la sera e si fece l'ora di andare a dormire, ma Daniel era ancora in pensiero per quella figura…

“Chi era? Cosa voleva? Lo conosco e magari mi sono scordato di invitarlo?” pensava.

Camilla gli disse dolcemente: “Tutto bene, Daniel? Ti vedo un po’ preoccupato…”.

“Sì, tutto ok, ma stavo pensando… Hai notato quel tale che stava all’entrata?”

“No, perchè? Chi è? Lo conosci?” disse lei.

“No!” le rispose.

“Ma sì, non ci pensare, magari era solo curioso”.

“Credo tu abbia ragione” le disse.

“Notte!”.

“Buonanotte!”.

Il giorno seguente Daniel si alzò presto per andare a fare colazione, quando si sentiva di nuovo osservato... Si voltò e rivide la figura. Era ferma e lo fissava, non muoveva un dito, come se volesse intimidirlo.

Daniel, preso dall’ira, gli urlò: “Chi sei? Che cosa vuoi?”.

La figura misteriosa non fiatò e lui continuò: “Perchè mi osservi? Ti conosco?”.

Ed egli rispose: “Certo che mi conosci… Ti do un indizio: Marcus…”.

Daniel era sbalordito, non poteva essere vero! Era chiuso in cella ormai da un anno! Ma lui continuò: “Sono venuto qui per vendicarmi e sappi che mi preparo ormai da un anno!”.

Con un rapido movimento Marcus attaccò Daniel, che era disarmato. Camilla vide ciò che stava succedendo e gli lanciò la spada, in modo che si potesse difendere.

Il combattimento continuò, si spostarono di stanza in stanza con rapidi movimenti, fino ad arrivare su una torre dove i due duellarono ferocemente.

Marcus era veloce e Daniel era impreparato e assonnato per il fatto che, comunque, si era appena svegliato.

Marcus riuscì ad atterrarlo e disse: “Mi hai battuto una volta ma era stata solo fortuna, adesso è il mio turno!”.

Sferrò un pugno sulla fronte di Daniel. Gli procurò un forte mal di testa, ma il Cavaliere riuscì a riprendersi subito e a rotolare per atterrare Marcus. Questi, nel tentativo di liberarsi, cadde dalla torre!

Daniel gli afferrò il piede e Marcus, terrorizzato ma furibondo, gridò: “Perchè ora vuoi salvarmi?!?! Se siamo arrivati fino a qui significa che era destino, quindi, avanti, lasciami!!! Lasciami ora, hai vinto!".

Daniel fece per tirarlo su, ma Marcus, provando a liberarsi, precipitò nel vuoto.

Il Cavaliere si voltò per non vedere la scena, ma ormai era chiaro ciò che era successo: Marcus era stato sconfitto!

Daniel ora era sereno e la pace trionfava nel regno di Serafin II.

E vissero tutti felici e contenti.