CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

Simone Ravazza  


Classe PRIMA A - Scuola Secondaria di Primo Grado

IC "Rallo" di Favignana



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CATEGORIA I

Passò un anno dalla cerimonia di investitura del Cavalier Daniel e la brutta vicenda che aveva vissuto il regno di Serafin II, oramai era solo un brutto ricordo. C’era tanta felicità al castello, si avvicinava il giorno delle nozze che avrebbero visto coronare il sogno d’amore tra il giovane Cavaliere e la bella principessa Camilla. Ma le insidie erano nascoste dietro l’angolo. Eludendo la sorveglianza Marcus riuscì a scappare dalla sua prigione lasciando un messaggio inquietante “ Tornerò e per voi sarà la fine.”


Il sogno D'amore di Daniel e Camilla.    

 

Passò un anno dalla cerimonia di investitura del cavaliere Daniel e la brutta vicenda che aveva vissuto il regno di Serafin II ormai era solo un brutto ricordo. Tutto procedeva per il meglio. C'era tanta felicità al castello, si avvicinava il giorno delle nozze che avrebbe visto coronare il sogno d'amore tra il giovane cavaliere e la bella principessa Camilla. Ma le insidie erano nascoste dietro l'angolo. Eludendo la sorveglianza, Marcus riuscì a scappare dalla sua prigione lasciando un messaggio inquietante "Tornerò e per voi sarà la fine". Arrivò il giorno delle nozze tutto era pronto, la grande basilica era addobbata con magnifici fiori, e lì sull'altare il cavaliere Daniel attendeva impaziente la sua sposa. Ad un tratto dall'entrata principale la vide spuntare avvolta in un candido vestito; la sua bellezza era come un raggio di sole che illuminava l'intera basilica. La cerimonia venne celebrata dai loro cari amici monaci. Daniel e Camilla finalmente erano sposati, dopo essersi giurati amore eterno. Presi dalla gioia, tutti erano ignari del fatto che Marcus era evaso dalla prigione. A scoprire tutto questo fu un servitore del Re, che recatosi nella cella per portargli la cena, vide le guardie stordite a terra, forse vittime di qualche intruglio, che Marcus gli aveva dato. Nella cella c'era soltanto quel biglietto che gridava vendetta. Il servitore, preso dal panico, si precipitò nel grande salone dove si stava svolgendo la festa in onore degli sposi, e con voce tremante annunciò quello che era accaduto. Il Re Serafin II, la principessa Camilla e Daniel si guardarono negli occhi e capirono che stava iniziando un altro incubo. La festa venne interrotta, tutti fecero ritorno alle loro case, consapevoli di essere in grave pericolo. Daniel non aveva pace e temeva per la vita dei suoi familiari: per quella del Re, dei monaci e di tutti quelli che lo avevano aiutato. Tuttavia aveva a cuore soprattutto la vita della principessa Camilla che per lui non era più la migliore amica, ma l'amata moglie. Anche questa volta Marcus era riuscito a sconvolgere le loro vite. Quella che doveva essere la notte più bella, in realtà divenne un incubo. I punti di guardia vennero rafforzati, ma l'angoscia più grande era non sapere come, dove e quando Marcus si sarebbe fatto vivo; era come combattere contro un nemico invisibile. Passarono giorni, mesi, ma di Marcus non si seppe più nulla. Re Serafin II ormai si era rassegnato, credeva che fosse morto. Ma Daniel dal profondo del suo cuore sapeva che non era così e che prima o poi avrebbe attuato la sua vendetta. Nel frattempo al castello nacque la figlia di Daniel e Camilla alla quale fu dato il nome "Luce", come segno di speranza per una vita migliore senza più l'ombra del malvagio Marcus. La piccola Luce portò al castello tanta gioia e serenità. La sua dolcezza rese tutti più felici e spensierati. Ora erano in corso i preparativi per il suo battesimo. Re Serafin II era strafelice, voleva che tutto fosse perfetto per il lieto evento, soprattutto la sicurezza del castello doveva essere rafforzata. Un pomeriggio Daniel e Camilla sedevano nella terrazza principale del palazzo, dove un bellissimo tramonto li accompagnava, mentre sorseggiavano un tè caldo, quando ad un tratto un corvo nero si lanciò contro Daniel facendogli cadere la tazza di tè dalle mani. Camilla scoppiò in lacrime, quel corvo era il segnale di un brutto presagio. Ma Daniel volle rassicurarla stringendola forte a sé e disse che in fondo i corvi non portavano male augurio, era soltanto una superstizione, tutto sarebbe andato bene. Ma in realtà Daniel in cuor suo era molto preoccupato, sentiva una forte angoscia. Quella notte si scatenò una tempesta. C'era molto vento e pioveva a dirotto quando alla porta del castello bussò un'anziana signora che chiedeva ospitalità poiché la sua casa era stata data in fiamme da dei malviventi, che prima l'avevano derubata. Le guardie  impietosite chiamarono Daniel, che vedendo l'anziana signora in difficoltà le diede ospitalità. Il mattino seguente era il giorno del battesimo, la tempesta si era placata, l'aria era fresca e serena e tutto era tranquillo forse troppo tranquillo per Daniel e Camilla. La loro piccolina era fin troppo silenziosa. Si precipitarono nella culla e vedendola vuota urlarono di dolore. Marcus aveva messo in atto la sua vendetta,dopo tre anni dalla sua evasione. In tutto il castello fu dato l'allarme, le guardie setacciarono ogni ambiente ma della bambina nessuna traccia. Camilla, Daniel e il Re Serafin II erano distrutti dal dolore, il solo pensiero che Marcus avrebbe potuto far del male alla loro piccola principessa, era veramente un dolore immenso. Anche tutta la popolazione venne avvertita della scomparsa della bambina. Nel frattempo il padre e il fratello si recarono al palazzo di Daniel anch'essi loro sconvolti dal dolore perfino i monaci si misero subito alla ricerca della piccola Luce. Daniel con grande angoscia continuava la sua ricerca, si accorse che l' anziana signora non era più al castello, capì che il suo arrivo, quella notte, in realtà era un piano ben studiato da Marcus. All'improvviso da lontano si sentiva il pianto della bambina. Tutti si precipitarono fuori nel giardino e guardando in alto videro Marcus con la bambina sopra la torretta più alta del castello, mentre con grande malvagità minacciava di buttarla di sotto. A queste parole Camilla venne; Daniel cercava in tutti i modi di dissuaderlo, ma Marcus gli rispose che era bello vedere la sofferenza nei loro occhi e soprattutto voleva dare loro il dolore più grande, quella della perdita della loro figlioletta.Solo così poteva vendicare la morte del padre. Mentre Marcus continuava a penzolare la bambina, alle sue spalle, una mano con grande forza gli fece fare un balzo all'indietro, scaraventandolo a terra. Tutti si misero a urlare. Per la paura Daniel e Camilla si precipitarono sulla torretta e videro la loro bambina in braccio all'anziana signora che cercava di tranquillizzarla. Marcus vedendo Daniel cercò di affrontarlo ma poi preso dal rimorso salì sul cornicione della torretta e prima di gettarsi giù chiese scusa a Daniel e Camilla per il male fatto. Ma con grande stupore, anche l'anziana donna restituendo la bambina ai loro genitori disse: nonostante mio figlio fosse una persona malvagia non posso vivere senza di lui! Siate felici!, ultimate queste parole, si getto dalla torretta, raggiungendo il suo amato figlio. Daniel e Camilla terrorizzati e addolorati ma nello stesso momento felici di riabbracciare la loro bambina, capirono che l'incubo era finito. La tempesta si era placata e finalmente era arrivato il sereno. Il giorno seguente si celebrò il battesimo della piccola Luce. Al palazzo ci fu una grandissima festa aperta anche al popolo, tutti erano felici dopo tanti anni vissuti nell'angoscia. Daniel e Camilla finalmente avevano coronato il loro sogno d'amore insieme alla loro adorata bambina.