CONCORSI DI SCRITTURA CREATIVA

CREAZIONE DI UN FUMETTO

Christopher Eugenio Verallo 


Terza D  Scuola Secondaria di Primo Grado

plesso VALLEROTONDA (FR)

IC SANT'ELIA FIUMERAPIDO


INSEGNANTI: COLETTA ANGIOLETTA

                    DI MAMBRO VALENTINA

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CATEGORIA O

Passò un anno dalla cerimonia di investitura del Cavalier Daniel e la brutta vicenda che aveva vissuto il regno di Serafin II, oramai era solo un brutto ricordo. C’era tanta felicità al castello, si avvicinava il giorno delle nozze che avrebbero visto coronare il sogno d’amore tra il giovane Cavaliere e la bella principessa Camilla. Ma le insidie erano nascoste dietro l’angolo. Eludendo la sorveglianza Marcus riuscì a scappare dalla sua prigione lasciando un messaggio inquietante “ Tornerò e per voi sarà la fine.”

 

 

Il ritorno di Marcus


Ormai mancavano tre giorni al matrimonio tra il Cavaliere Daniel e la principessa Camilla, nel castello fervevano i preparativi, tutti volevano contribuire a rendere indimenticabile quel giorno per i due fidanzati, finché all’improvviso un portavoce del re arrivò correndo nel grande salone del trono.

 “Mio re, il cavaliere Daniel e la principessa Camilla sono in grave pericolo!” disse l’uomo, stremato dalla lunga corsa mentre gli mostrava il foglio lasciato dal fuggitivo Marcus in cerca di vendetta.

Serafin II convocò tutto l’esercito del regno e  ordinò di perlustrare tutta la zona circostante al castello e di sorvegliare notte e giorno con turni di 6 ore il castello in modo che non potesse entrare o uscire nessuno.

Intanto Daniel e Camilla, stressati dal losco messaggio, si misero a pensare a una soluzione. “Cosa faremo? Tra 3 giorni ci sarà il nostro matrimonio!”disse con aria molto agitata la principessa.

“E’ tardi, troveremo una soluzione domani mattina, stai tranquilla!” disse Daniel. I due trascorsero una notte agitata, in preda agli incubi.

Il giorno seguente si misero a discutere sul da farsi, “ E se celebrassimo il matrimonio normalmente e mettessimo delle guardie in agguato ad aspettarlo?” disse Claudio.

Sembrò a tutti una buona idea e si cominciarono a organizzare.

Arrivato il grande giorno era tutto pronto, Daniel,Camilla e il re si prepararono per accedere alla cappella in cui il vescovo avrebbe celebrato le nozze.

Daniel e Camilla erano molto tesi, la cerimonia iniziò, il castello era pieno di persone andate ad assistere all’evento.

Le guardie non videro nulla di strano e di Marcus non c’era alcuna traccia.

Poco dopo, finito il matrimonio, una guardia urlò: “Al fuoco! Correte, presto!”, qualcuno era entrato nella stanza di Camilla e aveva appiccato il fuoco, forse quel qualcuno era proprio Marcus.

Tutte le guardie andarono a cercare di mettere in sicurezza l’area, in quel momento un uomo incappucciato sbucò da dietro un pilastro della sala e, approfittando della confusione, prese in ostaggio Claudio puntandogli un coltello alla gola.

“Mi riconoscete?” disse l’uomo togliendosi il cappuccio, era proprio Marcus!

Arrivarono le guardie, ma Marcus stordì Claudio con un colpo alla testa e lo portò fuori, dove lo mise sul suo cavallo e partì al galoppo.

Il re e Daniel partirono all’inseguimento insieme a molti altri cavalieri.

Marcus si fermò in una vecchia casa e portò dentro Claudio  facendogli bere un veleno, proprio quello che in passato aveva fatto bere al re.

Intanto Daniel e il re entrarono nella  casa e videro il ragazzo disteso per terra, Daniel lo andò ad aiutare, intanto Marcus cercò di fuggire dalla casa uscendo sul retro, ma venne subito bloccato dalle guardie.

Ritornati al castello, con una votazione a cui parteciparono Camilla, il re e Daniel decisero di richiuderlo nelle segrete del castello, nella cella più in profondità, da dove non sarebbe potuto più scappare in nessun modo.

Ma Claudio  era ancora in coma a causa del veleno.

Allora Daniel andò dai suoi ormai cari amici frati e chiese a fra Pasquale, che aveva assistito il rettore quando aveva preparato l’antidoto per il re, di prepararlo anche per suo fratello .

Dopo due giorni l’antidoto fu pronto e glielo diedero, Claudio si risvegliò dopo poche ore.

Da quel giorno nulla più ormai avrebbe potuto rompere quella calma e tranquillità nel regno di Serafin II.