29 Novembre 2023
Un giorno, il Maestro Teo decise di dedicare una lezione speciale alla solidarietà e all'importanza di aiutare coloro che, per varie ragioni, si trovavano in affanno rispetto alla "corsa" della vita.
Portò i suoi alunni in un centro comunitario dove incontrarono persone che vivevano situazioni di disagio e emarginazione e che provavano a rialzarsi grazie all'aiuto dei tanti volontari.
La prima cosa che il Maestro Teo mostrò ai suoi ragazzi fu un grande dipinto esposto all'ingresso. Era un'opera di Elena, una donna che aveva vissuto situazioni di disagio ma che aveva trovato una nuova vita attraverso la sua passione per la pittura.
"Elena è un esempio di come la solidarietà possa cambiare le vite", disse il Maestro Teo. "Oggi è un'importante pittrice, e parte dei suoi proventi sostengono questo centro e permettono ad altre persone di trovare speranza e avere una seconda possibilità".
Il maestro raccontò la sua storia. "Elena è una donna coraggiosa che ho conosciuto molti anni fa. La sua avventura ha inizio quando ha perso il lavoro, e con esso, la sua stabilità finanziaria. Si è trovata sola, senza una casa e senza alcun sostegno".
"In quel momento difficile, Elena avrebbe potuto arrendersi, ma ha trovato la forza di lottare grazie a delle persone che le hanno offerto aiuto. Elena ha un talento straordinario per la pittura".
Il Maestro Teo raccontò come la comunità si fosse mobilitata per aiutare Elena a coltivare la sua passione per la pittura. Le organizzarono delle mostre d'arte: la vendita delle sue opere le diedero le giuste energie economiche ed emotive per sostenere le sue necessità quotidiane e ridarle nuovi stimoli. Grazie a quel gesto di solidarietà, Elena non solo superò le difficoltà ma trovò una nuova vita attraverso la sua arte.
"Elena ci ha insegnato che gli 'ultimi' non sono statistiche o numeri, sono persone con storie, sogni e speranze", disse il Maestro Teo. "Ogni volta che vedete una persona in difficoltà, ricordate che potreste essere la chiave per aiutarla a scrivere una nuova storia".
Poco distante dal quadro di Elena c'era la foto di Ferdinando. Il maestro Teo si soffermò a guardare quel volto.
"Lui è Ferdinando, il fondatore del centro. Anche se è morto da qualche anno, il suo ricordo è sempre vivo in questo centro che ha fondato. Era un uomo gentile che aveva sperimentato in prima persona cosa significasse essere agli ultimi posti nella vita".
Il Maestro Teo raccontò la storia di Ferdinando, un uomo che aveva perso tutto a causa di fallimenti lavorativi e abbandoni familiari. Grazie all'aiuto di un prete che gli offrì una mano, Ferdinando ebbe la possibilità di riiniziare e di reinventarsi. Con il tempo, Ferdinando non solo ricostruì la sua vita ma decise di dedicare la sua esperienza a dare una seconda possibilità agli altri. Fu così che nacque il centro comunitario, un luogo che offriva non solo un tetto e un pasto caldo, ma anche opportunità di lavoro per coloro che ne avevano bisogno.
"Ogni volta che entrate in questo centro, ricordate che è stato fondato da qualcuno che conosceva la difficoltà di essere agli ultimi posti", disse il Maestro Teo ai suoi alunni.
"Dobbiamo essere consapevoli di chi sono 'gli ultimi' e come possiamo offrire la nostra mano per aiutarli ad emergere. "Insieme, possiamo creare un mondo più inclusivo e accogliente per tutti".
Giorgio La Marca