08 Dicembre 2023
Per spiegare la festività dell'otto dicembre, il maestroTeo raccontò ai suoi alunni una storia che San Pio da Pietrelcina amava condividere.
«Il Signore passeggia per il Paradiso, e incontra parecchie facce di peccatori degni dell'inferno e non del Paradiso. Chiama san Pietro e gli raccomanda di stare attento a non fare entrare in Paradiso chi non merita. San Pietro promette maggiore sorveglianza e cerca di stare più attento.
Il giorno dopo, il Signore passeggia di nuovo, e incontra ancora altri peccatori. Chiama di nuovo san Pietro, e questa volta lo ammonisce severamente. San Pietro si sente umiliato, e promette la massima sorveglianza.
Ma il giorno dopo, la stessa cosa: il Signore incontra nuovi peccatori in Paradiso. Questa volta chiama san Pietro, deciso a castigarlo, togliendogli le chiavi del Paradiso.
Ma san Pietro sa come difendersi, perché ha scoperto in che modo quei peccatori entrano in Paradiso; e riferisce al Signore che, in piena notte, mentre tutti dormono, la Madonna Santissima apre le porte del Cielo e fa entrare quei peccatori.
"Orbene - conclude san Pietro - con tua Madre, io non posso farci nulla"; e il Signore di rimando: "E neppure io!».
Dopo aver raccontato la storia, il maestro Teo concluse la lezione con una riflessione profonda. "Questa storia ci insegna che, anche quando ci troviamo di fronte alle porte del Paradiso con il peso dei nostri errori, c'è sempre la possibilità della misericordia e del perdono. Maria, con il suo cuore materno, apre le porte a chi è pentito e desidera un cammino migliore."
Terminato il racconto, il maestro Teo concluse così la sua lezione:
"Durante questo periodo natalizio, mentre ci avviciniamo al giorno in cui celebriamo la nascita di Gesù, portiamo con noi la consapevolezza che l'amore e la misericordia possono illuminare anche i giorni più bui. Che la magia del Natale ci ispiri ad essere gentili, compassionevoli e aperti al perdono, proprio come la Madonna nei nostri cuori."
I bambini, immersi nel clima natalizio e nelle parole del maestro Teo, lasciarono la classe portando con sé non solo il bagaglio di conoscenze, ma anche la magia della storia che avevano appena ascoltato.
Giorgio La Marca