SINOSSI a cura dell'Editor
I caratteri del romanzo di formazione si fondono qui con una vicenda dal sapore antico, romantico. Una storia di lealtà e di nobiltà, animata da spirito di squadra, sete di giustizia e buoni sentimenti, che tuttavia non cedono mai ad alcuna retorica.
Daniel è un giovane Cavaliere che torna a casa dopo i lunghi anni passati al Collegio San Giorgio, dove da bambino è diventato un uomo dai grandi ideali, coraggioso e devoto al suo sovrano. A Daniel, il re ha fatto una promessa: investirlo ufficialmente della nomina di Cavaliere; e l’avrebbe mantenuta, tale promessa, se non fosse stato per gli intenti malvagi di due loschi figuri i quali, con un potente veleno, lo hanno imprigionato nella torre del castello per lunghi, lunghi anni, soltanto per soddisfare una brama di vendetta determinata da un’antica ingiustizia involontariamente procuratagli proprio dal sovrano Terenzio IV.
Nel cuore di Daniel c’è la principessa Camilla, amica d’infanzia e attualmente reclusa in convento per non intralciare i piani dei malefici nemici del re, suo padre.
Un sovrano da salvare, una principessa da liberare, un intero popolo da riscattare. E l’amore che trionfa, ma solo in controluce rispetto all’onorificenza conferita al giovane Cavaliere, un autentico sogno realizzato e una promessa mantenuta.
L’intreccio – in questo racconto composto di una serie di atti che ben si prestano ad essere recitati, data la presenza di dialoghi serrati, botta e risposta e scambi d’opinione – ha un ruolo determinante. Si tratta, infatti, di un meccanismo di piani a incastro in cui si muovono i personaggi, ciascuno nel proprio ruolo eppure soggetti a scambi, travestimenti e trabocchetti tutti volti a sposare una causa comune: aiutare Daniel a sconfiggere gli oppressori e a riportare pace e verità.
Gli ingredienti della favola classica quindi, ci sono davvero tutti!
Rievocando a volte Il nome della rosa (per antichi codici e labirinti claustrali) e a volte il Barone rampante (per il legame tra i due giovani amici che passano gli anni più belli nel bosco dei Ciliegi), le atmosfere evocative si calano in un’azione estremamente ritmata, magicamente fusa con uno stile fluido, ‘leggero’, accattivante, capace di trasportarci negli antri più reconditi della fantasia. (testo formato A5 di 115 pagine)